Codice della strada, arriva l’ergastolo della patente

Ergastolo della patente per chi causi incidenti stradali sotto effetto di alcol o droga. Previste maggiori sanzioni per tutta una serie di infrazioni. Il nuovo codice della strada dovrebbe essere redatto entro il 2023

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Il nuovo codice della strada sta per arrivare. La modifica all’attuale normativa è stata promessa da Matteo Salvini per aggiornare il codice in vigore, considerato obsoleto, e per porre un freno alle stragi sulle strade, soprattutto quella dei giovani.

Ergastolo della patente nel nuovo codice della strada

“Fermare la tragica strage di ragazze e ragazzi sulle strade italiane è una mia priorità, da papà ancora prima che da ministro. In questi mesi il Mit ha lavorato per aggiornare il nuovo codice della strada e, presto, porteremo le proposte in Consiglio dei ministri e in Parlamento. Ne va della sicurezza e della vita di tanti”. Così scrive su Facebook il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, nonché leader della Lega.

Salvini ha tracciato la rotta, ora i tecnici ministeriali sono al lavoro per trasformare l’indirizzo politico in un disegno di legge. Al testo stanno lavorando tecnici del ministero dei Trasporti, del ministero dell’Interno e del ministero della Giustizia.

Le misure del nuovo codice della strada

Il tavolo tecnico è partito lo scorso 22 marzo e il Mit ha raccolto le proposte di associazioni ed enti che operano nel settore. L’obiettivo è presentare la bozza in Consiglio del Ministri entro giugno per poi approvarla entro fine 2023. Per alcuni punti si è già stabilita l’approvazione, per altri si sta ancora valutando. Ecco tutti i punti al momento sul tavolo:

  • ergastolo della patente, ovvero una sospensione a tempo indeterminato della licenza di guida per chi si sia macchiato di infrazioni di massima gravità come incidenti causati da conducenti ubriachi o sotto effetto di droghe;
  • provvedimenti più duri contro la sosta selvaggia su posti riservati ai disabili, in doppia fila, sui marciapiedi e sui passi carrabili;
  • sanzioni più dure per chi guidi sotto l’effetto di alcol o di droga;
  • eventuale aumento del limite di velocità su determinati tratti autostradali;
  • è sicura l’introduzione dell’obbligo di targa e casco per chi guidi un monopattino elettrico. Si valuta anche l’obbligo di stipulare polizze assicurative per la responsabilità civile. E si valuta l’introduzione di limiti di velocità per i monopattini di 20-25 kmh;
  • condizioni più severe per il conseguimento della patente, come richiesto dal viceministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Galeazzo Bignami, a partire dall’innalzamento delle ore di guida necessarie per accedere all’esame;
  • regole più stringenti per il recupero dei punti persi sulla patente;
  • aumento dei punti persi per le infrazioni più gravi;
  • crediti formativi legati alla frequenza di corsi di sicurezza stradale nelle scuole superiori e al primo anno di università;
  • eventuale aumento generalizzato delle sanzioni;
  • cambiano anche gli autovelox, con la segnaletica che dovrà indicare la presenza dei dispositivi di controllo e i limiti di velocità da rispettare;
  • si punta infine a inserire un sistema di multe progressive in base al reddito secondo l’esempio di Svezia e Svizzera.

Ridurre il numero di vittime della strada

È dal 2021 che che la politica ragiona sull’inasprimento delle sanzioni stradali. Il restyling del codice della strada ha animato il dibattito politico anche nel corso del 2022.

L’idea espressa da Salvini è quella di “sanzionare per prevenire incidenti e salvare vite, non solo per incassare”, come ha anticipato sulla sua pagina Facebook. L’obiettivo è comprimere drasticamente il numero delle vittime della strada, che nel 2022 ha superato quota 3mila morti.