Truffa Whatsapp, un numero pericoloso in rubrica: come evitarlo

Whatsapp continua a essere territorio di caccia per i truffatori: ecco i tre campanelli d'allarme cui prestare molta attenzione

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Rivolgendo lo sguardo al passato, è facile ricordare i tentativi di truffa telefonica o al citofono. Si studiavano attentamente le vittime, magari osservandole da vicino, come veri e propri predatori. Importante l’età avanzata, per avere maggiori chance di confondere le idee ai soggetti, soprattutto se attraverso una cornetta telefonica.

Una volta avviata la chiamata, si fingeva una voce trafelata, provando a spacciarsi per uno dei figli, ovviamente alla ricerca di soldi nel minor tempo possibile, così da risolvere un imprevisto. In alcuni casi si poteva arrivare a citofonare, usando poche informazioni facilmente reperibili, per dimostrare la propria buona fede e il rapporto con la famiglia.

Oggi le cose avvengono in maniera differente e uno dei terreni fertili per le truffe 2.0 è Whatsapp. Una delle più recenti ha un sapore vintage, poggiandosi di fatto sulle spalle di quei trucchetti beceri descritti prima. Ecco a cosa prestare attenzione.

Il nuovo numero del figlio

Tutto ha inizio con un’emergenza, una situazione non preventivabile che mette il proprio figlio o figlia nei guai. Generalmente viene segnalato un nuovo numero di telefono, in molti casi si spiega che c’è stato un incidente e il telefono è quasi andato distrutto. Ecco spiegato il cambio.

Questo sarebbe di per sé un primo campanello d’allarme, considerando come la propria SIM possa essere semplicemente inserita in un altro dispositivo, quello che si sta usando per la conversazione ad esempio.

Il secondo campanello è l’immediata richiesta di aggiornare la rubrica. In questo modo si potrà tentare di ottenere maggiori informazioni nel corso del tempo o, semplicemente, non far partire la truffa nell’immediato, sperando di far sembrare il tutto più naturale.

Nella maggior parte dei casi, però, la truffa ha inizio subito dopo la prima risposta. Si dimostra di credere al fatto che si tratta del proprio figlio, mostrandosi dispiaciuti per l’accaduto. Ecco il segnale per i truffatori, che di colpo paventano un’emergenza economica e richiedono denaro in prestito o magari semplicemente di effettuare un pagamento al loro posto, impossibilitati a causa dell’incidente di cui sopra.

Conto corrente svuotato

Il terzo campanello d’allarme è la richiesta di un bonifico istantaneo. Considerata la presenza di tutti questi indicatori di truffa, sarebbe il caso di smettere di rispondere o semplicemente attendere di poter parlare telefonicamente, non via messaggio, con il proprio caro.

Fidarsi di una chat non è affatto consigliabile in questi casi. Si potrebbe quindi provare ad avviare una videochiamata su Whatsapp e attendere la reazione dell’interlocutore, che a questo punto potrebbe anche passare alla prossima vittima.

Ma perché si richiede un bonifico istantaneo? Tale tipologia non consente lo storno. Non si può quindi annullare il pagamento lasciato partire. La banca, infatti, non ha più quel lasso di tempo destinato alla lavorazione della transazione.

Cosa può accadere, dunque? Quello che si è ritrovata a vivere, purtroppo, una madre come tante, poco avvezza all’uso della tecnologia. La denuncia è divenuta virale quest’estate, pubblicata su Twitter da suo figlio. Dinanzi alla richiesta di far fronte a un bonifico urgente, la donna ha accettato e, senza troppi sospetti, ha lasciato partire poco meno di 5mila euro, convinta anche dal fatto che la cifra non fosse “tonda”, dunque apparsa più realistica.