Taxi a Roma, il video diventa un caso: quanto costa davvero una corsa

Dopo il video diventato virale sul tassista "furbetto", tante le persone che hanno denunciato gli alti costi del servizio. Per questo è utile conoscere le tariffe corrette

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Pubblicato: 12 Giugno 2021 00:27Aggiornato: 30 Maggio 2024 19:22

Il Codacons ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma per denunciare i comportamenti illegali di alcuni tassisti della Capitale. Il caso è nato in seguito a una segnalazione di Selvaggia Lucarelli, che ha filmato un tassista che avrebbe aumentato il conto dopo la richiesta della giornalista di pagare con la carta di credito, giustificandolo come costo di un bagaglio supplementare inesistente.

Una battaglia, quella di alcuni professionisti, che non ha futuro in un mondo sempre più digitalizzato. Al tempo stesso, però, si tratta di un tema politicamente divisivo. In campagna elettorale si torna infatti spesso a parlare di costi dei pagamenti digitali e, dunque, dei profitti delle banche. Innegabile, però, come tutto ciò rappresenti un utile strumento contro il “nero”.

Codacons contro i taxi di Roma: cos’è successo

Il video ha fatto in breve tempo il giro del web, arrivando anche al Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, che ha fatto sapere tramite Adnkronos di aver sporto la denuncia.

Il Codacons ha anche invitato il presidente della Cooperativa Radio Taxi 3570, che gestisce il servizio a Roma, ad allontanare le “mele marce” e condannare esplicitamente le irregolarità e gli abusi commessi dai soci.

Loreno Bittarelli, presidente di Radio Taxi 3570, ha fatto sapere che è sbagliato “fare di tutta l’erba un fascio” e che sarebbe bastato segnalare subito il comportamento alla cooperativa invece di “spiattellarlo sui social”. Un comportamento definito disonesto e scorretto per tutta la categoria dei tassisti.

La querelle ha riportato alla luce la discussione sulle tariffe del servizio a Roma, con molti utenti sui social che hanno denunciato brutte esperienze e conti salati da parte dei tassisti disonesti che, seppur in minoranza, contribuiscono a fare una cattiva pubblicità a tutti i colleghi.

È polemica anche sui costi della licenza e la mancanza di convenzioni per gli operatori che abilitano i pagamenti digitali, che denunciano le difficoltà di andare avanti con la propria attività, considerando anche il periodo nero a causa della pandemia di Covid e la conseguente flessione nel numero di turisti presenti nella Capitale.

Polemiche per i costi del taxi a Roma: quanto costa

Per evitare fraintendimenti e vere e proprie truffe, è bene tenere a portata di mano il tariffario per i taxi di Roma, stabilito dalla giunta comunale nel 2012.

Innanzitutto c’è una quota fissa di partenza da includere nel prezzo. Ammonta a:

  • € 3 nei giorni feriali dalle 6 alle 22;
  • € 4,5 nei giorni festivi dalle 6 alle 22;
  • € 6,5 nella fascia oraria notturna dalle 22 alle 6.

La tariffa vera e propria è poi la seguente:

  • 27€ all’ora come scatto a tempo per velocità inferiori a 20 km/h;
  • 1,10€ a km fino a 11€ cumulati oltre la quota fissa di partenza indicata dal tassametro (T1);
  • 1,30€ a km fino a ulteriori 13€ cumulati (T2);
  • 1,60€ a km fino a fine servizio (T3).

Sono dovuti supplementi di:

  • 1€ per ogni bagaglio successivo al primo con dimensioni superiori a 35cm x 25 cm x 50 cm;
  • 1€ dal quinto passeggero in poi;
  • 3,50€ diritto fisso di chiamata da radiotaxi.

Ci sono poi tariffe fisse predeterminate da e per l’aeroporto di Fiumicino e in ogni caso le corse dallo scalo alla parte della città che si trova all’interno del Grande Raccordo Anulare non possono superare i 70€.