Il Ddl Valditara mira a ripensare il sistema scolastico attuale sotto l’aspetto della disciplina. Il percorso in Senato è quasi concluso e poi si passerà alla Camera. Le novità previste non avranno alcun effetto sull’anno scolastico in corso. Saranno infatti valide dal prossimo. Ripristinata la rilevanza del voto in condotta e introdotte delle potenziali multe, ecco alcune delle novità che milioni di studenti si ritroveranno a fronteggiare dopo le vacanze estive.
Le valutazioni scolastiche
Parte del Ddl voluto dal ministro dell’Istruzione e del merito Valditara riguarda il sistema dei voti, a partire dalle elementari. Qui si opta per un giudizio sintetico, che viene riportato dai docenti in un documento di valutazione generale delle classi.
Ciò andrà ad affiancare quella che è una più precisa descrizione del percorso tanto umano quanto pedagogico dei giovani scolari. Non è da escludere il ritorno nelle pagelle di “vecchie” valutazioni come ottimo, buono e così via. Lo si scoprirà soltanto in seguito all’emanazione dell’ordinanza ministeriale. Ciò rappresenta però l’ultimo step in questo processo, successivo alla trasformazione in legge del Ddl.
Per quanto riguarda il voto numerico, invece, non ci sarà alcun cambio in tal senso per quanto concerne secondarie di primo e secondo grado. Volgendo lo sguardo alle scuole superiori, però, al voto numerico che tutti ben conoscono si aggiungerà una valutazione intermedia ulteriore, a metà anno. Ciò darà il via alla formazione di una vera e propria pagella.
Voto in condotta e multa
Il voto in condotta, espresso in decimi, fa ritorno alle scuole medie. Quanto indicato dai professori contribuirà alla media finale dello studente. In linea generale il voto in condotta andrà riferendosi all’anno scolastico in toto e non più al quadrimestre.
Il governo di Giorgia Meloni pone particolarmente l’accento sugli episodi violenti all’interno degli istituti, nei confronti di altri studenti, del personale scolastico e dei docenti. Atti di questo genere avranno ovviamente un peso specifico notevole.
Nei casi più gravi, inoltre, che raggiungono l’aula di un tribunale, è prevista una multa dall’importo minimo di 500 fino a un massimo di 10mila euro. Ciò unicamente nel caso di condanna penale per un reato commesso ai danni del personale scolastico. Il tutto in aggiunta a quello che è il risarcimento dei danni pattuito.
Vediamo però nel dettaglio che tipo di impatto specifico avrà il voto in condotta che, come detto, torna ad avere una sua notevole rilevanza effettiva:
- 5 in condotta: bocciatura (tale voto potrà essere assegnato anche in caso di caso di mancanze disciplinari reiterate e considerate gravi);
- voto inferiore al 6: in questo caso lo studente sarà coinvolto in attività di cittadinanza attiva e solidale;
- 6 in condotta: debito scolastico in educazione civica, da recuperare a settembre (alle superiori). Inciderà inoltre sui crediti per l’ammissione all’esame di maturità;
- Attribuzione del credito: soltanto in caso di un voto in condotta pari a 9 si potrà ottenere il punteggio più alto per la fascia di attribuzione del credito scolastico.
Questi non rappresentano però gli unici provvedimenti proposti. Ogni studente sospeso fino a 2 giorni dovrà svolgere delle attività scolastiche, terminando con la produzione di un elaborato critico su quanto appreso. Una sospensione superiore a 2 giorni, invece, costringerà lo studente ad attività di cittadinanza solidale.