Tutte le differenze tra scuola privata e pubblica

Scopri quali sono le funzionalità della scuola privata e tutte le differenze con la scuola pubblica

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Francesca Cimellaro

Avvocato Civilista

Laureata presso l'Università degli Studi di Milano, in seguito alla formazione presso il Foro di Milano, è iscritta all'albo degli avvocati di Varese e si occupa principalmente dell'ambito civilistico.

In alcune circostanze la scuola privata rappresenta un’alternativa rispetto alla scuola pubblica, con la possibilità di trovare sia istituti paritari che non paritari. Conoscere le differenze tra scuola statale e privata è importante per essere in grado di prendere una decisione consapevole, quando al momento dell’iscrizione alla scuola superiore sorgono dei dubbi in merito a quale sia l’opzione migliore e più adatta alle esigenze formative.

In Italia la maggior parte delle persone studia nella scuola pubblica, il cammino più comune dalla scuola primaria fino all’ingresso all’università, tuttavia non è l’unica soluzione per chi vuole seguire un percorso di studi. Alcune scuole non gestite direttamente dallo Stato sono comunque riconosciute dal MIUR, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con la possibilità di ottenere una formazione analoga rispetto a quella fornita nelle scuole statali.

Come funziona la scuola privata

La scuola privata è un’istituzione consentita e prevista dall’articolo 33 della Costituzione Italiana, il quale disciplina il principio costituzionale relativo alla presenza nel nostro Paese della libertà di educazione. In pratica, per la Costituzione privati ed enti possono creare istituti di educazione e scuole non statali, ovvero non amministrate dallo Stato ma da soggetti privati. Le istituzioni ammesse in Italia sono di tre tipologie:

  • scuole private paritarie;
  • scuole private non paritarie;
  • scuole straniere.

Ognuna di queste scuole prevede un funzionamento peculiare, con una serie di differenze importanti nella proposta formativa, nella gestione dell’attività educativa e soprattutto nel riconoscimento da parte dello Stato del titolo di studio ottenuto al termine del ciclo di studi. Si tratta di aspetti rilevanti che devono essere tenuti in conto nella scelta, in base al tipo di percorso formativo che si vuole seguire e agli obiettivi finali che si vogliono perseguire dopo la conclusione della scuola privata.

La scuola privata paritaria

Le scuole private paritarie sono degli istituti che svolgono un servizio pubblico, infatti sono equiparate in tutto alle scuole statali come previsto dalla Legge 62 del 10 marzo 2000. Questo riconoscimento da parte dello Stato assicura una serie di condizioni, in quanto gli studenti che frequentano queste scuole sono soggetti agli stessi doveri e diritti dei ragazzi delle scuole pubbliche. Inoltre l’esame di Stato prevede le stesse modalità di svolgimento, senza nessuna differenza tra le scuole pubbliche e quelle paritarie.

Ciò significa che uno studente iscritto a una scuola paritaria può diplomarsi e assolvere ai medesimi obblighi previsti per gli studenti delle scuole statali, poiché la partecipazione a questa tipologia di scuola privata permette di compiere l’obbligo di istruzione come previsto dalle normative di legge. Allo stesso tempo, il titolo di studio ottenuto al completamento del percorso di studi, dopo aver ottenuto il diploma, ha lo stesso valore legale delle abilitazioni rilasciate dalle scuole pubbliche, quindi il diploma di una scuola paritaria è equiparato a quello di una scuola statale.

Le scuole paritarie, infatti, fanno parte del Sistema nazionale di istruzione e sono riconosciute dal Ministero. Tali istituti dunque devono assolvere a una serie di funzioni indicate dalla Costituzione Italiana, garantendo innanzitutto che la scuola privata paritaria assicuri le finalità educative obbligatorie per un istituto equiparato a una scuola pubblica. Inoltre devono offrire la massima inclusione nei confronti degli studenti che richiedono l’iscrizione alla scuola paritaria, consentendo anche agli alunni con disabilità di inserirsi nel progetto educativo.

La scuola privata non paritaria

Le scuole non paritarie sono istituti privati riconosciuti anch’essi dallo Stato (DL 250 del 5/12/2005 convertito con modificazioni dalla L. 3 febbraio 2006, n. 27), inseriti all’interno di specifici elenchi regionali che ogni anno vengono aggiornati e controllati. Uno studente che frequenta una scuola non paritaria può assolvere l’obbligo di istruzione, in quanto la partecipazione al percorso di studi garantisce l’acquisizione di questo diritto. Tuttavia, a differenza delle scuole paritarie, il titolo di studio rilasciato non ha lo stesso valore in confronto a quelle delle scuole pubbliche.

Uno studente che conclude il ciclo di studi presso una scuola non paritaria, quindi, deve necessariamente effettuare un esame di idoneità. Questo passaggio è essenziale in due circostanze: quando si desidera che il percorso scolastico venga riconosciuto, ad esempio per l’iscrizione a un corso universitario o un’assunzione che richiede il diploma, oppure in caso di trasferimento da una scuola non paritaria a un istituto paritario o statale per il proseguimento degli studi.

Le scuole non paritarie, infatti, devono specificare questa condizione in modo chiaro e trasparente, informando gli studenti su questo status e tutte le limitazioni che tale inquadramento comporta. In caso contrario è possibile contestare la scuola privata rivolgendosi all’AGCOM, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, oppure inviando una segnalazione presso l’Ufficio scolastico regionale di riferimento, per reclamare contro la mancata o incompleta informazione ricevuta prima dell’iscrizione.

Scuola privata straniera

La terza opzione per le scuole private riguarda gli istituti stranieri in Italia, disciplinati dal decreto 389 del Presidente della Repubblica del 18 aprile 1994. Queste scuole devono essere autorizzate dal Ministero dell’Istruzione, dell’università e della Ricerca, tuttavia anche in questo caso i titoli di studio rilasciati non hanno valore legale nel nostro Paese. Per equipararli è necessario sostenere un apposito esame di Stato, allo scopo di certificare il percorso di studi e rendere idonea l’abilitazione allo stesso modo di quanto avviene per le scuole private non paritarie.

Quanto costa una scuola privata?

Il costo di una scuola privata dipende da vari aspetti, tenendo conto del numero di studenti per ogni classe, del tipo di percorso di studi proposto dall’istituto, delle strutture presenti e del riconoscimento di scuola paritaria o non paritaria. Tuttavia non bisogna valutare appena il prezzo della scuola, ma le opportunità che l’offerta formativa mette a disposizione per gli studenti. Un aiuto in questo caso arriva da Eduscopio, una piattaforma online gestita dalla Fondazione Agnelli, attraverso la quale vengono monitorati gli esiti degli studenti che seguono percorsi formativi presso le scuole private secondarie in termini di risultati accademici e professionali.

Secondo i dati del Ministero, la retta di una scuola paritaria di qualità costa dai 5.000 agli 8.000 euro: il Ministero dell’Istruzione, con la nota n. 2968 del 30 gennaio 2023, ha pubblicato il costo medio per studente all’anno, oggi corrispondente ad € 7.000. In alcuni casi vengono proposte anche borse di studio da parte degli istituti, oppure delle rette commisurate al reddito delle famiglie. Inoltre non tutte le scuole paritarie richiedono costi così elevati, infatti la maggior parte degli istituti prevede rette inferiori a 5.000 euro. I costi sono in più legati al livello d’istruzione, con prezzi più bassi per la scuola primaria e secondaria inferiore e tariffe più alte per la scuola secondaria superiore.

Per le scuole private non paritarie non sono previste agevolazioni fiscali, quindi è necessario pagare l’intera retta e tutto l’importo è a proprio carico. Al contrario, è prevista una detrazione per la scuola privata paritaria, con la possibilità di usufruire di una sgravio fiscale Irpef del 19%. In questo caso è stabilito un importo massimo detraibile di 800 euro per ogni figlio, mentre tra le spese sulle quali è possibile beneficiare dell’agevolazione fiscale ci sono i costi di iscrizione alla scuola privata, le gite scolastiche, il servizio di mensa e il post o pre scuola.

Quante sono le scuole private in Italia

Secondo i dati forniti dal MIUR, in Italia ci sono 11.876 scuole paritarie, le quali rappresentano circa il 24% del totale degli istituti scolastici direttamente gestiti dallo Stato. Di queste quasi 8.000 sono scuole private cattoliche, circa il 63,4% del totale delle paritarie, tuttavia la maggior parte sono dedicate all’infanzia e alla scuola primaria. Complessivamente in Italia sono quasi 810 mila gli alunni delle scuole paritarie, a fronte di 8,5 milioni di studenti che frequentano la scuola pubblica nel nostro Paese.

La regione con il maggior numero di studenti delle paritarie è la Lombardia, dove si registra un totale di 220.501 alunni distribuiti in oltre 2.471 istituti. Segue la Campania con più di 103.608 alunni e oltre 1.641 scuole paritarie, mentre subito dietro c’è il Lazio con più di 266 mila alunni in oltre 14.800 scuole paritarie. Successivamente la proposta di scuole paritarie è più elevata in Veneto (8.883 scuole paritarie e 214 mila alunni), Sicilia (8.796 scuole paritarie e 249 mila alunni) e Piemonte (5.423 scuole paritarie e 182 mila alunni).

Differenza tra scuola pubblica e privata

La differenza principale tra scuola privata e pubblica, considerando le paritarie, riguarda le gestione dell’istituto scolastico. Nel caso delle scuole statali l’amministrazione dell’attività educativa è realizzata dallo Stato, il quale si occupa attraverso il MIUR di tutti gli aspetti relativi alla didattica e alle altre attività proposte. Nelle scuole private la gestione è autonoma da parte di enti non pubblici, tuttavia i titoli di studio conseguiti sono equiparati a quelli delle scuole pubbliche.

Ovviamente esiste anche una differenza di tipo economico, in quanto le scuole statali non prevedono nessun tipo di pagamento diretto, mentre l’iscrizione e la frequentazione di una scuola privata paritaria richiede il pagamento della retta scolastica. Per le scuole non paritarie invece i titoli di studio non sono equiparati, quindi lo studente deve sostenere un esame di Stato per ottenere un’abilitazione riconosciuta al termine della conclusione del percorso di studi.

Per quanto concerne la qualità dell’insegnamento dipende dal singolo istituto scolastico, infatti come esistono scuola statali d’eccellenza si possono trovare scuole paritarie di altissima qualità formativa. In genere le scuole private mettono a disposizione orari più flessibili, materie specifiche che preparano all’ingresso nel mondo del lavoro, attrezzature tecnologiche di supporto allo studio e un numero di studenti inferiore rispetto alla scuola pubblica, ad ogni modo dipende sempre dal singolo istituto scolastico.

Alcune scuole paritarie consentono anche di recuperare gli anni scolastici persi nella scuola statale, con la possibilità di velocizzare il percorso di studi per non rimanere indietro e proseguire regolarmente il cammino di formazione. Si tratta spesso di soluzioni scolastiche personalizzate, tuttavia bisogna sempre sostenere un esame di Stato affinché il titolo di studio abbia valore, un passaggio necessario per iscriversi a un corso di laurea o entrare direttamente nel mondo del lavoro.