La multinazionale svizzera Nestlé ha comunicato di aver richiamato dal commercio due lotti di latte in polvere marca Nidina Optipro 1, prodotti nei Paesi Bassi. La ragione di questo richiamo è precauzionale: l’azienda teme che le confezioni coinvolte possano aver subito una contaminazione microbiologica e che quindi potrebbero non essere sicure da consumare.
Nestlé ha anche tenuto a sottolineare che, stando alle informazioni in suo possesso, non è stato ancora segnalato nessun caso di conseguenze sulla salute date dal consumo di questo prodotto.
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Richiamato latte in polvere Nestlé
Il Ministero della Salute ha pubblicato un comunicato della multinazionale svizzera degli alimentari Nestlé, con il quale vengono richiamati due lotti di latte in polvere Nidina Optipro 1. Il richiamo è cautelare, che significa che non ci sono certezze di una contaminazione, ma l’azienda sospetta che potrebbero non essere state rispettate alcune procedure di sicurezza e che quindi, potenzialmente, il prodotto potrebbe essere contaminato.
L’incertezza legata alla situazione non permette nemmeno di specificare quali siano i rischi che corre chi potenzialmente avrebbe potuto ingerire il latte in polvere. Nel comunicato, Nestlé parla di un generico “rischio microbiologico”, che potrebbe includere quasi qualsiasi forma di contaminazione batterica.

La comunicazione è stata diramata sul sito del Ministero della Salute, tramite l’apposito modulo, il giorno 10 dicembre 2026 da parte di Nestlé Italia.
I lotti richiamati
Sul portale del Ministero della Salute sono comparsi in realtà due avvisi separati legati a questo richiamo. La ragione è il confezionamento del prodotto richiamato, che viene presentato nei negozi in due formati differenti. I lotti coinvolti sono riconoscibili dai codici:
- 52850346AD, con data di scadenza 31/10/2027;
- 52860346BB, con data di scadenza 30/04/2027.
A ognuno dei lotti si può ricondurre una diversa confezione di latte in polvere:
- 52850346AD è composto da confezioni da 800 grammi;
- 52860346BB è composto da confezioni da 600 grammi.
In entrambi i casi, il contenuto è stato prodotto nei Paesi Bassi, da Nestlé Netherland BV, nello stabilimento di Nunspeet, all’indirizzo Laan 110, 8071 JC.
Nessuna segnalazione di conseguenze
Nestlé ha tenuto a specificare che, stando alle informazioni a sua disposizione, non ci sono al momento segnalazioni di casi di conseguenze dovute all’ingestione dei prodotti appartenenti a questi lotti. Nelle avvertenze diffuse dal Ministero della Salute, si specifica comunque che è assolutamente sconsigliato consumare il contenuto delle confezioni richiamate.
I lotti coinvolti nel richiamo erano già stati distribuiti nei supermercati e quindi potrebbero essere stati acquistati dai consumatori. Nel caso in cui si scoprisse di avere in casa una delle confezioni richiamate, è opportuno riconsegnarla al punto vendita nel quale è stata acquistata. Mostrando una prova di acquisto, come uno scontrino fiscale, sarà anche possibile ottenere il rimborso della cifra spesa.