RC Auto, il Cid digitale in app non sostituisce la carta

La constatazione amichevole (l'ex Cid) diventa digitale con tutte le compagnie assicurative, ma il modulo cartaceo non sparisce definitivamente e si potrà ancora usare

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web dal 2005, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Pubblicato: 14 Aprile 2025 07:00

Il Regolamento IVASS n. 56 del 25 marzo 2025 segna una svolta importante per il mondo delle RC Auto. Introduce la possibilità per gli assicurati di compilare, firmare e inviare digitalmente il modulo Cai (Constatazione Amichevole di Incidente, ex Cid). Tuttavia il modulo cartaceo non viene abolito e continua a essere valido e obbligatorio su richiesta del contraente.

La decisione dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni arriva dopo un confronto aperto con le associazioni dei consumatori e le osservazioni pervenute in consultazione pubblica, tra cui quelle di Assoutenti, che aveva criticato l’ipotesi di eliminare il modulo cartaceo.

I numeri dell’ex Cid

Nel 2023, secondo i dati ufficiali Ivass, in Italia si sono verificati circa 1,8 milioni di sinistri tra veicoli. Di questi, oltre l’80% è stato risolto grazie alla compilazione del modulo Cai. Si tratta dunque di uno strumento molto più diffuso di quanto si sia portati a credere e che smentisce l’immaginario dei furbetti delle assicurazioni del Belpaese.

Il formato cartaceo è ancora oggi lo standard – e non solo per motivi tecnologici. La constatazione amichevole può infatti contenere informazioni delicate, come dati personali o sanitari, e viene compilato spesso in situazioni di stress e urgenza, dove un supporto fisico garantisce chiarezza, immediatezza e accessibilità.

Il nuovo regolamento Ivass sul Cai

Il nuovo regolamento Ivass stabilisce che tutte le imprese assicurative devono offrire un servizio digitale per la compilazione e la trasmissione del Cai. Vediamo le principali novità.

App mobile per tutti gli assicurati

Le compagnie devono mettere a disposizione dei clienti strumenti informatici, quali app, web app e software, per redigere e inviare la constatazione amichevole in formato digitale. L’uso è facoltativo per l’assicurato, ma l’offerta è obbligatoria per l’assicurazione, che ha 12 mesi di tempo per adeguarsi.

Gli strumenti digitali devono:

  • essere accessibili anche da smartphone;
  • permettere la compilazione assistita del modulo;
  • prevedere campi precompilati e guide all’uso.

Firma elettronica con valore legale

Uno degli aspetti più delicati del Cai è la firma. Quello digitale deve essere sottoscritto con una firma elettronica avanzata (Fea), che deve garantire:

  • l’identità del firmatario;
  • l’integrità del documento;
  • la tracciabilità delle modifiche.

Non è ammessa la firma elettronica semplice, che non offre adeguate garanzie di autenticità.

Stessa validità legale del cartaceo

Un principio fondamentale ribadito dal regolamento è quello della equivalenza giuridica tra il modulo cartaceo e la compilazione del Cai digitale:

  • hanno la stessa efficacia probatoria, se firmati correttamente;
  • l’assicurato può scegliere liberamente il formato;
  • la compagnia non può imporre l’uso di un solo formato.

Privacy e garanzie per il consumatore

L’Ivass impone anche limiti chiari all’uso dei dati. Infatti:

  • le compagnie non possono utilizzare il modulo digitale per inviare pubblicità o promozioni;
  • le compagnie devono garantire la protezione dei dati personali, inclusi quelli sanitari;
  • ogni assicurato ha diritto a ricevere una copia duratura del documento inviato.

Per quanto riguarda la pubblicità, inoltre, è importante sottolineare che le app che permetteranno di compilare il nuovo Cid digitale non dovranno avere annunci.

Assoutenti: “Scelta di buon senso”

Assoutenti ha accolto con favore la decisione dell’Ivass di mantenere il modulo cartaceo. Come ha spiegato il presidente Gabriele Melluso, un’eliminazione forzata avrebbe creato disagi enormi:

avrebbe complicato la sottoscrizione di un accordo tra i conducenti nell’immediatezza di sinistro, a maggior ragione nei casi in cui i sottoscrittori sono persone con scarsa dimestichezza nell’uso delle tecnologie informatiche.

L’associazione ha infatti sottolineato la possibilità di commettere errori di compilazione su un dispositivo di piccole dimensioni come lo smartphone.

Il documento dell’Istituto di vigilanza dovrebbe aver rassicurato tutti anche riguardo le criticità legate alla privacy degli utenti. Chi ancora dovesse avere delle riserve, potrà continuare a compilare il Cai cartaceo.