Sharing mobility sempre più green, due città italiane al top in UE

Più elettrica, piccola e leggera, la sharing mobility continua a crescere, nel 2021 i viaggi realizzati in sharing hanno registrato un incremento del 61%.

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

La condivisione di veicoli è in continua crescita nelle città italiane. Nel 2021 i livelli di utilizzo dei servizi di condivisione di veicoli (carsharing, scootersharing, bikesharing, monopattino-sharing) tornano a salire come nel periodo pre-pandemia: i viaggi realizzati in condivisione di veicoli sono stati in tutto 35 milioni circa, + 61 % rispetto al 2020 e il 25% in più del 2019 e l’83% dei noleggi avviene su un veicolo di micromobilità.

Sharing mobility sempre più green

Continuano a crescere anche le flotte di sharing mobility che diventano sempre più “leggere”, piccole ed elettriche, passano dagli 84,6 mila veicoli del 2020 ai circa 89 mila veicoli nel 2021, ripartiti tra monopattini (51%), bici (31%), scooter (10%) e auto (7%) e i veicoli elettici passano dal 63% al 77% nell’ultimo anno. Lo sharing diventa sempre più green con il 94,5% dei veicoli in condivisione a zero emissioni. Cresce anche il fatturato del settore arrivato a 130 milioni + 52% rispetto al 2020.  Le città simbolo della sharing mobility continuano ad essere Milano e Roma, ma anche Palermo e Napoli stanno salendo all’interno delle classifiche, confermando quindi una crescita del settore nel centro-sud.

Il “Rapporto sulla sharing mobility”

Il “Rapporto sulla sharing mobility”, presentato in occasione della 6^ Conferenza Nazionale della Sharing Mobility, “Lesscars: drive the revolution”, offre una fotografia della sharing mobility in Italia. Il Rapporto anticipa anche le tendenze positive del 2022, che si prepara ad essere un anno ancora migliore del 2021, visto che l’insieme dei noleggi registrati dai servizi di sharing mobility cresce tra gennaio e giugno del 113% a Milano e dell’83% a Roma.

La sharing mobility italiana rivendica la sua posizione di vertice in Europa, nell’European shared mobility index, tracciato da Fluctuo, con Milano prima città europea in termini di veicoli in sharing per abitante.

Di seguito i dettagli del rapporto.

Car sharing

I servizi di car sharing stanno cambiando: i servizi di car sharing a flusso libero sono in difficoltà nei noleggi brevi, ma crescono nei noleggi di durata medio-lunga, puntando a diventare l’alternativa all’auto di proprietà. Nel 2021, i servizi di car sharing a flusso libero registrano l’8% di noleggi in meno del 2020, ma aumenta la durata dei noleggi arrivati ​​a 43,7 minuti e superiore di 11 minuti circa rispetto al 2019. Vanno meglio invece i di carsharing con che segnano un +22,2% di viaggi rispetto al 2020. Il 32% delle auto è elettrico o ibrido e l’elettrico è aumentato del 12% rispetto al 2020.

Bike sharing

Il numero dei servizi di bike sharing in Italia è calato nel 2021 rispetto all’anno precedente a causa di una ricalibrazione delle flotte nelle grandi città e del passaggio a contratti. Tuttavia, tra fine anno e inizio 2022, in particolare nelle grandi città dove gli stessi operatori di servizi di scooter sharing arricchiscono il proprio parco mezzi con migliaia di bici elettriche, il bike sharing fa un balzo in avanti rispetto al 2020 in termini di domanda: + 56% per il bike sharing free-floating con 4,6 milioni di noleggi e + 22% con 3,4 milioni di noleggi per il bike sharing in stazione. Un trend particolarmente visibile a Roma e Milano, dove gli affitti aumentano del 90% e del 157% da gennaio a giugno 2022.

Monopattino sharing

I servizi di monopattino sharing registrano una forte diffusione in Italia, con un aumento del numero di noleggi del 100% rispetto all’anno precedente. Il 2021 certifica la forte diffusione di questo servizio. In particolare questo segmento da solo ha registrato la metà dei noleggi totali fatti in Italia (17,9milioni). I servizi sono attivi in ​​24 città, con 15 città che hanno aggiunto il servizio nel 2021.

Scooter sharing

La richiesta di scooter in condivisione è in forte espansione e nel 2021 è tornata ai livelli del 2019 (+5%). Circa 9.000 scooter sono disponibili in condivisione in diverse città italiane, tra cui Benevento, Bergamo, Grosseto, La Spezia, Lago di Garda, Lecce, Pescara e Taranto. La flotta di scooter in condivisione è quasi completamente elettrica.

La sharing mobility è un modello economico conveniente

Dall’analisi della comparazione dei costi della mobilità condivisa in relazione ai costi della mobilità privata. Un cittadino che usa più spesso la propria bicicletta in città, il trasporto pubblico e, all’occorrenza, una combinazione di servizi di sharing mobility, può ottenere un risparmio annuo fino a 3.800 € rispetto alla scelta di utilizzare abitualmente la propria auto. I soli costi fissi per il possesso di un’auto in Italia permetterebbero l’acquisto di 3 viaggi al giorno con diversi servizi di sharing mobility.

La sharing mobility per ridurre l’impatto ambientale

L’utilizzo della sharing mobility ha ricadute positive non solo sulla qualità ecologica della flotta (94% a zero emissioni), ma anche sullo stile di vita dell’utente. Quest’ultimo, infatti, compie un numero di spostamenti simili a quello dei non utilizzatori, ma opta maggiormente per soluzioni sostenibili, come il trasporto pubblico. Inoltre, la sharing mobility riduce la necessità di auto in famiglia: il 44% degli utenti dichiarano di non possederne nessuna, contro il 14% dei non utilizzatori.