Riciclo del vetro in Italia, per il quinto anno superati gli obiettivi Ue, tasso al 77,4%

L'Italia si conferma ancora tra i paesi più virtuosi nel riciclo del vetro, questo è quanto emerge dai dati presentati da Coreve, il Consorzio Recupero Vetro

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Pubblicato: 2 Agosto 2024 10:13

Nel 2023, il riciclo del vetro in Italia ha confermato la sua solidità, attestandosi al 77,4% degli imballaggi immessi sul mercato. Un risultato che, pur segnando un leggero calo rispetto al record del 2022 (80,8%), conferma il trend positivo degli ultimi anni e permette all’Italia di superare ancora una volta, e per il quinto anno consecutivo, l’ambizioso obiettivo europeo del 75%.

Nonostante l‘aumento del 15% degli imballaggi in vetro immessi sul mercato, pari a oltre 2.046.000 tonnellate di materiale riciclato, il dato del 2023 evidenzia la necessità di intensificare gli sforzi per mantenere le elevate performance degli anni precedenti. Questo risultato è frutto di un impegno costante da parte di cittadini, imprese e istituzioni, che hanno dimostrato una crescente consapevolezza dell’importanza della raccolta differenziata e del riciclo del vetro.

L’importanza del riciclo del vetro e le sfide del settore: un’analisi del 2023

“Il settore della produzione di nuovi contenitori rimane il naturale e, di gran lunga, il più importante sbocco per il riciclo dei rifiuti d’imballaggio in vetro raccolti in ambito nazionale, in un perfetto schema di economia circolare”, spiega il presidente del Coreve Gianni Scotti. “Tuttavia, nell’ultimo anno, l’aumento del costo del rottame a causa di un andamento turbolento del mercato e la sua conseguente importazione a prezzi inferiori dall’estero ha determinato una riduzione del tasso di riciclo che comunque è ben superiore al target europeo fissato al 2030. L’Italia, infatti, si conferma uno dei Paesi più virtuosi.”

L’Italia ha sempre dimostrato un forte impegno nel settore del riciclo del vetro, posizionandosi come uno dei leader europei in questo campo. Il riciclo dei rifiuti d’imballaggio in vetro è fondamentale per la creazione di nuovi contenitori, seguendo un modello di economia circolare che massimizza l’uso delle risorse e riduce al minimo gli sprechi. Questo approccio non solo contribuisce alla sostenibilità ambientale, ma anche alla riduzione delle emissioni di gas serra e alla conservazione delle risorse naturali.

Tuttavia, il 2023 è stato un anno particolare per il settore del riciclo del vetro in Italia. L’aumento del costo del rottame di vetro, dovuto a un mercato turbolento, ha portato a una maggiore importazione di rottame a prezzi inferiori dall’estero. Questo fenomeno ha avuto un impatto negativo sul tasso di riciclo nazionale, che è leggermente calato rispetto al 2022. Nonostante ciò, l’Italia continua a superare ampiamente il target europeo fissato per il 2030, confermando il suo status di Paese virtuoso nel campo del riciclo.

“L’uso però di rottame di vetro proveniente dall’estero, o peggio di materia prima vergine in luogo di materia prima seconda ha contribuito a rendere il 2023 un anno particolare in cui il tasso di riciclo è leggermente calato rispetto al 2022”, continua Gianni Scotti. “È fondamentale però che l’industria continui a privilegiare la materia prima seconda per non intaccare negativamente la contabilità ambientale del vetro.”

La preferenza per la materia prima seconda, ovvero il vetro riciclato, è cruciale per mantenere un bilancio ambientale positivo. L’uso di materia prima vergine non solo aumenta il consumo di risorse naturali, ma anche le emissioni di gas serra associate alla produzione di nuovo vetro. Privilegiare il vetro riciclato, invece, riduce l’impatto ambientale e promuove un’economia circolare più sostenibile.

Il consorzio Coreve, sotto la guida del presidente Gianni Scotti, continua a svolgere un ruolo fondamentale nel promuovere il riciclo del vetro in Italia. Attraverso la raccolta, il trattamento e il riciclo degli imballaggi in vetro, Coreve contribuisce a mantenere elevati standard di sostenibilità e a garantire che il vetro riciclato venga reintrodotto nel ciclo produttivo in modo efficiente.

Nonostante le sfide affrontate nel 2023, l’Italia rimane un esempio di eccellenza nel campo del riciclo del vetro. È essenziale che l’industria, le istituzioni e i cittadini continuino a collaborare per promuovere pratiche sostenibili e privilegiare l’uso di materia prima seconda. Solo attraverso un impegno congiunto e una visione a lungo termine possiamo garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire.

Il ruolo del rottame di vetro nel risparmio energetico e nella riduzione delle emissioni: dati del 2023

L’impiego del rottame di vetro al posto delle materie prime minerali rappresenta una strategia cruciale per il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale. Questo approccio non solo riduce significativamente il consumo di energia necessario per l’estrazione delle materie prime, ma anche per il processo di fusione. Infatti, la sostituzione delle materie prime vergini con rottame di vetro permette di ottimizzare l’efficienza energetica e ridurre l’impatto ambientale complessivo della produzione di nuovi contenitori.

Nel corso del 2023, l’utilizzo del rottame di vetro ha portato a risultati notevoli in termini di risparmio energetico e riduzione delle emissioni di gas serra. Secondo i dati forniti dal Consorzio Coreve, grazie al riciclo del vetro, sono state risparmiate ben 375.181 tonnellate equivalenti di petrolio. Questo risparmio energetico si traduce in una significativa diminuzione della dipendenza dalle risorse fossili e contribuisce alla sostenibilità del settore.

Inoltre, l’adozione di pratiche di riciclo ha permesso di evitare l’emissione di 2.406.989 tonnellate di anidride carbonica (CO2), un contributo essenziale alla lotta contro il cambiamento climatico. Questa riduzione delle emissioni di CO2 rappresenta un passo importante verso il raggiungimento degli obiettivi climatici e la mitigazione dell’impatto ambientale della produzione di vetro.

In sintesi, l’uso del rottame di vetro non solo offre vantaggi economici e operativi, ma gioca anche un ruolo fondamentale nella promozione della sostenibilità ambientale e nella riduzione delle emissioni di gas serra. Il riciclo del vetro, pertanto, si conferma come una pratica indispensabile per un futuro più sostenibile e per il miglioramento continuo della performance ambientale del settore.

Gestione e sostegno del settore del riciclo del vetro: bilancio dell’anno 2023

Il consorzio Coreve, attraverso le convenzioni locali, ha gestito nell’ultimo anno direttamente circa 1.660.000 tonnellate di rifiuti d’imballaggio in vetro. Questo risultato è il frutto di un impegno costante e di una collaborazione efficace con le comunità locali. Il consorzio ha svolto un ruolo fondamentale nel promuovere il riciclo del vetro, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale e a promuovere un’economia circolare più sostenibile.

Oltre alla gestione diretta dei rifiuti, Coreve ha sostenuto, grazie ai bandi lanciati in collaborazione con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci), 216 progetti per il miglioramento della raccolta in 579 comuni. Questi progetti hanno beneficiato di un investimento complessivo di 15 dei 22 milioni di euro messi a disposizione in poco più di due anni. Questo sostegno finanziario ha permesso di migliorare le infrastrutture di raccolta e di sensibilizzare le comunità locali sull’importanza del riciclo del vetro.

Nel corso del 2023, i comuni convenzionati con Coreve sono stati 7.034, rappresentando l’89,0% del totale per 53,2 milioni di abitanti, ovvero il 90% della popolazione italiana. Questo dato evidenzia l’ampia portata e l’efficacia delle attività del consorzio, che ha saputo coinvolgere una vasta parte del territorio nazionale e della popolazione nel processo di riciclo del vetro.

La gestione diretta di circa 1.660.000 tonnellate di rifiuti d’imballaggio in vetro è un risultato notevole che dimostra l’impegno del consorzio nel promuovere pratiche sostenibili. Questo volume di rifiuti riciclati contribuisce a ridurre il consumo di risorse naturali e a diminuire le emissioni di gas serra associate alla produzione di nuovo vetro. Inoltre, il riciclo del vetro consente di risparmiare energia sia in fase di estrazione del materiale che di fusione, promuovendo un uso più efficiente delle risorse.

Il sostegno finanziario ai progetti di miglioramento della raccolta è un altro aspetto fondamentale dell’attività di Coreve. Grazie ai bandi lanciati in collaborazione con Anci, il consorzio ha potuto sostenere 216 progetti in 579 comuni, migliorando le infrastrutture di raccolta e promuovendo una cultura del riciclo. Questo investimento ha permesso di aumentare l’efficienza della raccolta e di coinvolgere un numero sempre maggiore di cittadini nel processo di riciclo del vetro.

Il consorzio Coreve ha svolto un ruolo fondamentale nel promuovere il riciclo del vetro in Italia nel 2023. Attraverso la gestione diretta dei rifiuti, il sostegno finanziario ai progetti di miglioramento della raccolta e la collaborazione con i comuni convenzionati, il consorzio ha contribuito a ridurre l’impatto ambientale e a promuovere un’economia circolare più sostenibile. È essenziale che questo impegno continui e si rafforzi, per garantire un futuro più verde e sostenibile per tutti.

La sfida di Coreve: ridurre i rifiuti in discarica e aumentare il riciclo del vetro

“La sfida di Coreve sarà quella di riuscire a sottrarre alla discarica, con la collaborazione dei comuni italiani e dei gestori delle raccolte, una buona parte delle circa 250.000 tonnellate che, ancora oggi, per svariati motivi, non vengono avviate al recupero”, indica Gianni Scotti. Questa ambiziosa missione mira a ridurre significativamente la quantità di vetro che finisce nelle discariche, promuovendo un uso più efficiente delle risorse e contribuendo alla sostenibilità ambientale.

Negli ultimi dieci anni, la quantità di vetro raccolta e riciclata è cresciuta del 26,7%. Questo aumento è il risultato di un impegno costante e di una collaborazione efficace tra Coreve, i comuni italiani e i gestori delle raccolte. Tuttavia, nonostante questi progressi, circa 250.000 tonnellate di vetro continuano a non essere avviate al recupero, finendo così nelle discariche. Questo rappresenta una perdita significativa di risorse e un impatto negativo sull’ambiente.

Per affrontare questa sfida, Coreve ha lanciato numerosi progetti per lo sviluppo della raccolta differenziata del vetro di qualità. Questi progetti, presentati dai comuni attraverso i bandi di gara predisposti da Coreve a partire dal 2022, mirano a migliorare le infrastrutture di raccolta e a sensibilizzare le comunità locali sull’importanza del riciclo del vetro. Grazie a questi interventi, il consorzio prevede che nel 2026 si possano raggiungere 2.619.000 tonnellate di vetro riciclato, con una crescita complessiva di circa il 9% rispetto al 2023.

La messa a terra di questi progetti è fondamentale per aumentare l’efficienza della raccolta differenziata e ridurre la quantità di vetro che finisce nelle discariche. Migliorare le infrastrutture di raccolta significa dotare i comuni di strumenti e tecnologie avanzate che facilitano il recupero del vetro. Inoltre, sensibilizzare le comunità locali sull’importanza del riciclo del vetro è essenziale per promuovere una cultura del riciclo e coinvolgere un numero sempre maggiore di cittadini nel processo di raccolta differenziata.

L’importanza del riciclo del vetro

Il vetro gettato nell’ambiente può persistere per millenni, causando danni duraturi all’ecosistema. Tuttavia, se viene correttamente smaltito, può essere riciclato fino a sette volte, rendendolo una risorsa preziosa e sostenibile. Il riciclo del vetro è un processo ecologico per diversi motivi. Innanzitutto, riduce la quantità di rifiuti destinati alle discariche, diminuendo così i costi di trasporto e gestione dei rifiuti. Inoltre, la rifusione del vetro riduce la necessità di materie prime come sabbia silicea e carbonato di calcio, limitando i danni ambientali derivanti dall’estrazione di queste risorse.

Un altro vantaggio significativo del riciclo del vetro è il risparmio energetico. Per ogni tonnellata di vetro riciclato, si possono risparmiare circa 100 kg di combustibile e 1,2 tonnellate di materie prime. Questo comporta una riduzione delle emissioni di CO2 e un minore impatto ambientale complessivo.

Ottimizzare il riciclo del vetro: vantaggi e pratiche corrette

La prima cosa importante da sapere è che riciclare il vetro conviene solo ed esclusivamente se il processo di smaltimento, raccolta e trasporto dei rifiuti è ottimizzato al meglio. Quando questo avviene, il riciclo del vetro comporta numerosi vantaggi e benefici, sia a livello ambientale, che economico e di produzione.

Esistono diverse tipologie di vetro, differenziate per colore, come il vetro bianco e quello verde. Tuttavia, in Italia, la raccolta avviene allo stesso modo per tutte le tipologie. Prima di differenziare, è sempre consigliabile consultare il proprio rifiutologo per assicurarsi di seguire le corrette procedure.

I rifiuti che possono essere riciclati includono:

  • Bottiglie di vetro
  • Vasi e vasetti di vetro
  • Vetri rotti e frammenti di vetro

Non possono essere smaltiti nel bidone del vetro invece le lampadine, i piatti e le porcellane. Prima di gettare i rifiuti in vetro nel bidone dedicato, bisogna prestare attenzione a due aspetti importanti: eliminare i tappi e i coperchi, che nella maggior parte dei casi sono in plastica o alluminio e vanno differenziati separatamente, e lavare le bottiglie e i barattoli in modo che non permangano altri elementi oltre al vetro. Ottimizzare il processo di riciclo del vetro non solo riduce l’impatto ambientale, ma contribuisce anche a un’economia più sostenibile e circolare.

Migliorare il riciclo del vetro

Sebbene il riciclo del vetro sia una pratica consolidata, c’è ancora margine di miglioramento. Attualmente, in Italia, la raccolta del vetro avviene in modo misto, senza distinzione di colore. Tuttavia, differenziare il vetro per colore (bianco, verde, ambrato) porterebbe a numerosi vantaggi:

  • Qualità superiore del materiale riciclato: ogni colore ha una composizione chimica leggermente diversa. Separandoli, si ottiene un vetro riciclato più puro, ideale per la produzione di nuovi contenitori;
  • Maggiore flessibilità produttiva: la differenziazione consente di adattare il vetro riciclato a specifiche esigenze industriali, creando prodotti su misura;
  • Riduzione dei costi di produzione: un vetro più puro richiede meno trattamenti e meno energia durante il processo di riciclo;
  • Minore impatto ambientale: riducendo l’utilizzo di materie prime vergini e l’energia necessaria per la produzione, si contribuisce alla tutela dell’ambiente.