Pannelli fotovoltaici, gli strumenti per smaltirli (e risparmiare)

Il ministero ha stanziato nuovi fondi, ma sono moltissimi i cittadini che preferiscono il “fai da te”: ecco cosa usare per disinstallare i pannelli con poca spesa

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Federico Casanova

Giornalista politico-economico

Giornalista professionista specializzato in tematiche politiche, economiche e di cronaca giudiziaria. Organizza eventi, presentazioni e rassegne di incontri in tutta Italia.

Fin dal 1999, in Italia esiste una società per azioni che prende il nome di GSE spa (acronimo di Gestore dei Servizi Energetici), interamente partecipata dal ministero dell’Economia e delle Finanze, a cui spetta l’attività di promozione delle politiche di efficientamento energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Ha sede a Roma e conta circa 700 dipendenti attivi (secondo gli ultimi dati disponibili riferiti al 2022).

Tra i compiti di GSE c’è anche quello di informare i cittadini, le famiglie e le imprese sulle modalità più idonee per installare gli impianti a basso impatto ambientale, indicando anche le procedure corrette per rifornirsi della strumentazione necessaria presso i rivenditori abilitati e (non ultimo) smaltire i macchinari e le attrezzature in modo idoneo, senza rischiare di danneggiare gli stessi.

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Ecco come smontare i pannelli solari di casa in modo facile e veloce: tutte le informazioni pratiche

In questi giorni, sul sito di GSE (www.gse.it) sono state pubblicate le istruzioni aggiornate per la gestione del fine vita dei pannelli fotovoltaici. Un tema che riguarda centinaia di migliaia di proprietari che, nell’ultimo ventennio, hanno scelto di installare gli impianti di produzione di energia solare e che oggi – a causa del deterioramento degli strumenti o per altre necessità di vario genere – si ritrovano con l’esigenza di dover smontare i pannelli dalla loro precedente sede.

Lo stesso GSE ha a disposizione una percentuale di finanziamenti pubblici destinati proprio a questa attività, ma i soldi possono essere utilizzati per le operazioni di raccolta, trasporto, trattamento e smaltimento dei materiali. A quanto pare, dunque, non vengono compresi i lavori di smontaggio. E così sono moltissimi gli utenti che – messi nella condizione di agire in autonomia – scelgono di non rivolgersi ai tecnici specializzati e alle ditte apposite, preferendo adoperarsi di persona, mettendo mano al proprio impianto per disinstallare i pannelli fotovoltaici.

Quali sono gli attrezzi più indicati per disinstallare i pannelli fotovoltaici in modo corretto e senza danneggiarli

Ma quali sono gli attrezzi necessari per compiere questo lavoro senza fare danni? Innanzitutto bisogna dotarsi di uno strumento per la rimozione dei cosiddetti rivetti metallici, che tengono unite le varie parti del pannello in modo che non vengano esposte – ad esempio – all’azione della pioggia o del vento. Su Amazon è possibile acquistare ad un prezzo scontato la rivettatrice manuale a pistola, perfetta sia per rimuovere i piccoli cilindri di metallo, sia per poi reinserirli nel caso in cui i pannelli vengano spostati presso una nuova sede.

Per chi invece volesse sfruttare un trapano elettrico o un cacciavite a batteria già presenti nella cassetta degli attrezzi, ecco che la soluzione più efficace ed economica la si trova ordinando l’adattatore professionale multiuso in vendita sullo store Amazon.

Infine, per eliminare la colla e il silicone presenti tra le diverse componenti, uno strumento pratico ed economico acquistabile su Amazon è il cavo del cambio della bicicletta: sottile e resistente, assolutamente adatto per le evenienze come queste, è l’ideale per rimuovere i materiali incollanti con delicatezza e precisione.

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