Nuovo boom per il fotovoltaico: il settore corre in tutta Europa

Nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, crisi economica e alla guerra in Ucraina, in Europa il settore del fotovoltaico vola e supera le previsioni

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Nel corso degli ultimi dieci anni, il settore del fotovoltaico si è imposto in Europa come il principale produttore di energia rinnovabile. Questo è un chiaro segno della volontà e della possibilità di allontanarci da fonti di energia inquinanti, come il carbone, che hanno avuto un notevole impatto sui cambiamenti climatici che stiamo osservando. Il fotovoltaico è una fonte di energia pulita e sostenibile, e siamo orgogliosi di essere in grado di offrire questa opzione ai nostri clienti.

I numeri del fotovoltaico

L’Europa può fare un ulteriore passo avanti verso l’obiettivo di diventare totalmente sostenibile entro il 2050 se realizza il potenziale di energia “verde” che si stima sia disponibile nel continente. Secondo le stime, la produzione di fotovoltaico potrebbe aumentare di 12 GW entro il 2022, portando il totale a 39 GW.

Questo surplus di energia sostenibile equivale a 4,6 miliardi di metri cubi di gas naturale e, se convertito in elettricità, potrebbe alimentare 84 navi cisterna di GNL. L’obiettivo è quello di far sì che tutta l’energia prodotta in Europa sia sostenibile entro il 2050, un traguardo che sembra sempre più alla portata grazie a iniziative come questa.

Il fotovoltaico è una delle fonti di energia rinnovabile in crescita più rapida al mondo. Secondo le nuove stime di SolarPower Europe, il fotovoltaico è cresciuto del 34% nell’ultimo anno, con 25 dei 27 Paesi europei che hanno investito maggiormente in energia solare.

In Europa, la Germania è al primo posto per l’utilizzo di energia solare, seguita da Spagna, Paesi Bassi, Polonia e Francia. Negli ultimi dodici mesi, altri Paesi come Danimarca, Svezia, Belgio e Portogallo hanno iniziato a investire nello sviluppo del fotovoltaico.

Il perché del cambio di rotta

I cambiamenti climatici sono una delle principali minacce per il nostro pianeta e per la nostra specie. Purtroppo, però, fino ad ora abbiamo sfruttato in maniera indiscriminata le risorse naturali, causando un dannoso impatto sull’ambiente.

Ora è arrivato il momento di cambiare rotta, e di puntare su fonti di energia rinnovabile, come l’eolico e il solare. Questo nuovo corso non solo ci aiuterà a salvaguardare l’ambiente, ma anche a risparmiare sui costi energetici a lungo termine.

Il fotovoltaico in Europa

Il solare europeo sta crescendo a un ritmo record in previsione di un inverno difficile. Secondo SolarPower Europe, le capacità di nuova installazione raggiungeranno i 228,5 GW a fine anno, con un tasso di crescita del 36% rispetto al dato 2020.

La Germania, capofila del settore, dovrebbe chiudere l’anno con altri 7,4 GW installati, seguita da Spagna, Olanda e Polonia con oltre 3,5 GW a testa. Walburga Hemetsberger, ceo di SolarPower Europe, ha commentato i dati sostenendo che ogni megawatt di energia generata dal solare e dalle energie rinnovabili è un minor numero di combustibili fossili di cui l’Europa ha bisogno dalla Russia.

La situazione in Italia

Nonostante i recenti progressi, l’Italia è ancora indietro rispetto agli altri Paesi europei nella produzione di energia rinnovabile. Questo significa che c’è ancora molto lavoro da fare per raggiungere gli obiettivi stabiliti dall’Unione Europea. Tuttavia, con un aumento del 70% del numero di installazioni di impianti fotovoltaici rispetto al 2020, l’Italia sta muovendo nella giusta direzione.

Secondo recenti stime, l’Italia produce circa 60 gigawatt di energia rinnovabile, principalmente da fonti solari e eoliche. Tuttavia, la maggior parte degli impianti di produzione di energia rinnovabile in Italia sono obsoleti e avrebbero bisogno di essere rinnovati. Questo significa che c’è un enorme potenziale per aumentare la produzione di energia rinnovabile in Italia nel prossimo futuro.

Molti impianti di produzione di energia hanno almeno 10 anni e hanno perso potenza. Pertanto, è necessario eseguire interventi di manutenzione e ripotenziamento per mantenere l’efficienza. Tuttavia, questo richiede denaro e tempo, due fattori che non sono a vantaggio dell’Italia.

Il rovescio della medaglia

Il fotovoltaico europeo sta crescendo a un ritmo significativo, ma non riuscirà a mantenere la quota di mercato a causa della concorrenza cinese. Secondo gli esperti, il mercato europeo del fotovoltaico perderà l’1,4% della quota di mercato, passando dal 18,5% al 17,1% nel 2022. Questo calo è dovuto all’avanzata dei produttori cinesi, che stanno guadagnando terreno nel settore.

Il piano aiuti dell’UE

Con il via libera della Commissione europea agli aiuti pubblici per 1,2 miliardi di euro, gli investimenti nel fotovoltaico per l’agricoltura dovrebbero ricevere un importante sostegno. L’obiettivo di Bruxelles è quello di incoraggiare gli operatori del settore agricolo ad utilizzare le energie rinnovabili, in linea con gli ambiziosi obiettivi climatici dell’Italia. La misura sarà finanziata tramite il Recovery Fund e prevede sovvenzioni dirette fino al 90% dei costi di investimento ammissibili. Si tratta di un importante passo avanti per sostenere le aziende agricole e agroindustriali nel loro utilizzo delle energie rinnovabili.