In Italia, il Ministero dello Sviluppo Economico promuove lo sviluppo dei mercati all’ingrosso e al dettaglio dell’energia elettrica. La liberalizzazione del settore elettrico avviata in Italia nel 1999 ha portato alla nascita del cosiddetto mercato elettrico, cioè la sede dove ora hanno luogo le transazioni legate alla compravendita all’ingrosso dell’energia elettrica. Per capire più precisamente di cosa si tratta e come funziona il mercato elettrico in Italia è necessario conoscere quali sono le sezioni che lo compongono, differenti l’una dall’altra su base temporale, e qual è lo specifico meccanismo che le regola.
Indice
Cos’è e come funziona il mercato elettrico in Italia
Come detto, la definizione di “mercato elettrico” fa riferimento alla sede delle transazioni che hanno per oggetto la compravendita all’ingrosso di energia elettrica in Italia. A livello più pratico, si tratta di un marketplace telematico dove avviene la negoziazione dell’energia elettrica all’ingrosso e in cui il prezzo dell’energia stessa è il risultato dell’incontro tra la sua domanda e la quantità offerta dagli operatori. In Italia è indicato generalmente anche come “borsa elettrica italiana”. Non si tratta di un mercato obbligatorio: ciò significa che i vari operatori, tramite contratti bilaterali (anche detti OTC), possono stipulare accordi di compravendita anche all’esterno.
Il mercato elettrico in Italia è nato per effetto del cosiddetto “Decreto Bersani” (cioè il Decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79), che, recependo la prima direttiva comunitaria sulla creazione di un mercato interno dell’energia, ha sancito l’avvio nel nostro Paese della liberalizzazione del settore elettrico. Le negoziazioni sulla borsa elettrica e, conseguentemente, l’avvio della prima fase del mercato elettrico risale a 5 anni più tardi, più precisamente al 1° aprile del 2004. La partecipazione attiva della domanda è partita il 1° gennaio del 2005.
La sua creazione risponde a due specifiche esigenze:
- promuovere, sulla base di criteri di neutralità, trasparenza e obiettività, la competizione nelle attività di produzione e di compravendita di energia elettrica tramite la creazione di una “piazza del mercato”;
- garantire la gestione economica di una adeguata disponibilità dei servizi di dispacciamento.
Il compito di gestire il mercato elettrico italiano in linea con queste due precise esigenze è affidato al Gestore dei Mercati Energetici (o GME). Si tratta di una società controllata dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), in base a una specifica Disciplina che definisce come funziona il mercato e le modalità di partecipazione degli operatori, predisposta dallo stesso GME e approvata dal Ministero dello Sviluppo Economico, previo parere dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico.
Il mercato elettrico italiano va inquadrato all’interno di un più ampio mercato integrato dell’energia elettrica, sviluppato su input dell’Unione Europea. In questa direzione vanno i progetti di integrazione dei mercati europei, come il Market Coupling, e l’utilizzo di codici di rete europei finalizzati a rendere più armoniche le varie regolamentazioni nazionali riguardanti i mercati e i sistemi elettrici.
Quali sono le sezioni del mercato elettrico e come funzionano
Il mercato elettrico italiano si articola, su base temporale, in quelle che è possibile definire sezioni e sottosezioni. La prima suddivisione, nello specifico, è tra:
- “Mercato a pronti” (MPE);
- “Mercato a termine” (MTE).
Il “Mercato a pronti”, poi, è suddiviso a sua volta tra:
- “Mercato del Giorno Prima” (MGP);
- “Mercato infragiornaliero” (MI);
- “Mercato dei prodotti giornalieri” (MPEG);
- “Mercato del Servizio di Dispacciamento” (MSD).
Oltre al Mercato a Pronti e al Mercato a Termine, il mercato elettrico italiano prevede, inoltre, la cosiddetta Piattaforma per la consegna Derivati Energia (CDE). Si tratta, nello specifico, della sede dove sono registrate le transazioni dei contratti finanziari derivati sull’energia stipulati sull’IDEX (cioè il segmento di Borsa Italiana s.p.a. dedicato alla negoziazione degli strumenti finanziari derivati sull’energia) e per cui l’operatore abbia richiesto l’opzione di consegna sul mercato elettrico.
Cos’è e come funziona il Mercato del Giorno Prima
Il Mercato del Giorno Prima (MGP) è quello che ospita il numero maggiore di transazioni relative alla compravendita di energia elettrica. Si chiama in questo modo perché le negoziazioni devono avvenire il giorno prima, per ciascuna ora del giorno seguente, rispetto alla produzione fisica dell’energia. Gli scambi riguardano, quindi, blocchi orari di energia per il giorno successivo. Gli operatori possono partecipare (su base facoltativa) presentando la loro offerta, in cui deve essere indicata la quantità e il prezzo a cui sono disposti ad acquistare o vendere.
L’apertura della seduta del Mercato del Giorno Prima è fissata alle ore 8 del nono giorno antecedente il giorno di consegna. La chiusura, invece, scatta alle ore 12 del giorno che precede quello di consegna. La comunicazione degli esiti del MGP avviene entro le ore 12.55 del giorno precedente il giorno di consegna. Il Mercato del Giorno Prima è un mercato d’asta e non a contrattazione continua.
Le offerte vengono accettate dopo la chiusura della seduta di mercato, in relazione al merito economico e nel rispetto dei limiti di transito fra le zone. Le offerte di acquisto accettate e riferite alle unità di consumo che appartengono alle zone geografiche d’Italia vengono valorizzate al cosiddetto PUN (Prezzo Unico Nazionale), che è uguale alla media dei prezzi delle zone geografiche ponderata per le quantità acquistate in quelle zone. Il Gestore dei Mercati Energetici, nel MGP, opera in qualità di controparte centrale.
Cos’è e come funziona il Mercato infragiornaliero
Il Mercato infragiornaliero (MI) è quello che permette agli operatori di modificare quanto definito nel Mercato del Giorno Prima, nell’eventualità di uno sbilanciamento in eccesso o in difetto della produzione elettrica rispetto al consumo. Ciò è possibile presentando nuove offerte di acquisto o di vendita. Le sessioni in cui si articola questo mercato sono sette: da MI1 a MI7.
Il criterio con cui sono selezionate le offerte di acquisto e vendita è il medesimo di quello utilizzato per il Mercato del Giorno Prima. A differenza del MGP, però, le offerte di acquisto accettate vengono valorizzate al cosiddetto prezzo zonale. Anche nel Mercato Infragiornaliero, il GME opera come controparte centrale.
Cos’è e come funziona il Mercato dei Prodotti Giornalieri
Il Mercato dei Prodotti Giornalieri (MPEG), avviato operativamente il 29 giugno 2016, è la sede deputata alla negoziazione dei prodotti giornalieri con obbligo di consegna dell’energia. Sono ammessi tutti gli operatori del mercato elettrico e le negoziazioni procedono in modalità continua.
Sono due le tipologie di prodotti giornalieri negoziabili sul MPEG:
- il “differenziale unitario di prezzo”, il cui prezzo di negoziazione è l’espressione del differenziale, rispetto al PUN (Prezzo Unico Nazionale), a cui gli operatori sono disposti a negoziare i prodotti;
- il “prezzo unitario pieno”, il cui prezzo è l’espressione del valore unitario di scambio dell’energia elettrica oggetto dei contratti che sono negoziati.
Per entrambe le tipologie, il GME può quotare i profili di consegna che seguono:
- il Baseload, quotato tutti i giorni, il cui sottostante è l’energia elettrica da consegnare in tutti i periodi rilevanti che appartengono al giorno di negoziazione;
- Il Peak Load, quotato da lunedì al venerdì, il cui sottostante è l’energia elettrica da consegnare nei periodi rilevanti dal nono al ventesimo che appartengono al giorno di negoziazione.
Spetta al GME, che agisce come controparte centrale, la determinazione della posizione netta di ogni operatore e la sua registrazione in corrispondenti transazioni sulla PCE (Piattaforma Conti Energia) secondo quanto stabilito nella Disciplina del mercato elettrico.
Cos’è e come funziona il Mercato del Servizio di Dispacciamento
Dal momento che l’energia elettrica non può essere immagazzinata, la quantità di energia prodotta deve essere esattamente coincidente con quella richiesta. Il cosiddetto dispacciamento, cioè la gestione dell’equilibrio dei flussi di energia sulla rete nazionale, è di pertinenza dell’azienda Terna s.p.a.. Lo strumento a sua disposizione è il Mercato del Servizio di Dispacciamento (MSD), sul quale Terna agisce come controparte centrale.
Nel caso in cui la domanda di energia dovesse discostarsi dai consumi effettivi, Terna provvede al cosiddetto bilanciamento, cioè a registrare la differenza tra il consumo programmato ed effettivo e a inviare disposizioni aggiornate alle centrali di generazione. Nel MSD le offerte sono accettate sulla base del merito economico e sono remunerate secondo la formula pay-as-bid, cioè al prezzo presentato. Il Mercato del Servizio di Dispacciamento è articolato in Fase di programmazione (MSD ex-ante) e Mercato del Bilanciamento (MB), che si svolgono in diverse sessioni.
Cos’è e come funziona il Mercato a Termine
Il Mercato elettrico a termine (MTE) è stato avviato il 1° novembre 2008 ed è stato successivamente riformato nel 2009, con effetto a decorrere dal 1° novembre 2009. È la sede dove sono negoziati i contratti energetici a termine con obbligo di consegna e ritiro. Le negoziazioni, in questo mercato, avvengono in modalità continua. Possono partecipare tutti gli operatori, le cui proposte devono includere il tipo e il periodo di consegna dei contratti, il numero e il prezzo a cui si è disposti a comprare o vendere.
Nel MTE sono negoziabili contratti sia di tipo Baseload che Peak Load. I periodi di consegna previsti sono: mensile, trimestrale e annuale. Per le ultime due opzioni è previsto il cosiddetto meccanismo della “cascata”. Alla fine della trattativa, il GME, che agisce come controparte centrale, registra sulla Piattaforma Conti Energia la posizione netta in consegna dell’operatore sul Mercato elettrico a Termine.
Transizione al mercato libero dell’energia: incentivi, scelte e prossimi passaggi
Attualmente, i consumatori di luce e gas si dividono tra coloro che hanno già aderito al mercato libero dell’energia, scegliendo tra le molteplici offerte dei fornitori, e quelli che sono ancora nel cosiddetto “mercato tutelato”, usufruendo di condizioni economiche stabilite dall’Autorità dell’energia in base ai prezzi all’ingrosso di luce e gas. È semplice distinguere se si è nel mercato tutelato: basta controllare una bolletta dove è indicata la dicitura “servizio di tutela” (per il gas) o “servizio di maggior tutela” (per la luce). Gli utenti del servizio tutelato possono passare al mercato libero aderendo a una delle molte offerte disponibili.
Si avvicina la fine del mercato tutelato dell’energia elettrica (luglio 2024), con la transizione dei clienti attuali verso il mercato libero. Per i clienti vulnerabili, il passaggio sarà meno evidente, continuando a beneficiare delle condizioni del mercato tutelato, mentre per gli altri sarà necessario scegliere tra il mercato libero o un’offerta proposta dal fornitore.
La campagna informativa e il monitoraggio dei prezzi sono essenziali per accompagnare questo cambiamento e garantire trasparenza ed equità. Il governo ha previsto un sistema di Tutele Graduali per garantire la continuità della fornitura di energia elettrica per coloro che non avranno scelto un fornitore sul mercato libero entro luglio 2024, con una campagna di comunicazione per informare gli utenti.