L’auto elettrica diventa low cost: costa appena 10mila euro

I due nuovi modelli, chiamati Sakura e eKXEv, sono stati progettati su una singola piattaforma e intendono rivoluzionare il mercato delle auto elettriche

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Nissan e Mitsubishi Motors (alleate di Renault), due tra i maggiori produttori di automobili al mondo, hanno recentemente presentato due nuovi modelli 100% elettrici nel segmento delle kei cars. Le kei cars sono auto piccole e molto popolari in Giappone, che rappresentano circa il 40% del mercato automobilistico nipponico. I due nuovi modelli, chiamati Sakura e eKXEv, sono stati progettati su una singola piattaforma e condividono molte caratteristiche, ma hanno un design diverso.

I prezzi dei due modelli sono stimati intorno ai 10.000 euro. I nuovi modelli di Nissan e Mitsubishi Motors offrono un’ottima opportunità per chi vuole guidare un’auto a zero emissioni in Giappone, grazie alle agevolazioni fiscali previste per questo tipo di veicoli. Le kei cars sono infatti auto molto piccole, che non superano i 3,4 metri di lunghezza e 1,48 metri di larghezza. Queste nuove auto elettriche potrebbero quindi rappresentare una vera e propria rivoluzione nel settore automobilistico giapponese.

Le kei cars

Le kei car sono piccole auto elettriche lunghe al massimo 3,4 metri, perfette per la mobilità urbana e che in Giappone beneficiano di agevolazioni fiscali.

Sono dotate di un motore al massimo da 660 cm3 e con 64 cavalli di potenza e per questo sono più adatte a muoversi in città piuttosto che essere utilizzate per lunghi viaggi.

I modelli presentati

Le auto presentate sono dotate di motori che non superano i 660 cm3 di cilindrata, possono essere ricaricate direttamente a casa, con una presa di corrente normale, in solo otto ore e consentono un’autonomia di 180 km.

Una strategia messa in campo per anticipare gli altri due costruttori del Paese del Sol Levante che hanno annunciato modelli concorrenziali ma, per Honda in uscita nel 2024 e per Daihatsu (filiale di Toyota) e per Suzuki nel 2025.

Come ha dichiarato il CEO di Nissan, Makoto Uchida, per il momento la casa Giapponese non ha previsto di esportare all’estero di questi modelli di auto ma, serviranno per comprendere meglio le attese dei consumatori in questa particolare fascia di mercato.

Le strategie giapponesi nel settore delle auto elettriche

I clienti di Tesla, General Motors e Ford beneficeranno di un credito d’imposta di 7.500 dollari (circa 7.400 euro) grazie alle decisioni prese dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Tuttavia, questo credito d’imposta andrà a scapito di case europee e di aziende come Nissan, che stanno lavorando duramente per la commercializzazione delle loro vetture negli Stati Uniti.

L’industria automobilistica asiatica non si arrenderà facilmente a queste decisioni e farà del suo meglio per competere con i giganti americani.

La strategia di Renault

Il partner Renault lavorerà con i due nuovi modelli elettrici realizzati delle case giapponesi per realizzare la trasformazione dello stabilimento di Cleon, in Francia.

Questa sarà l’unica fabbrica del gruppo specializzata nella produzione di motori elettrici. La Megane E-tech sarà assemblata a Douai, seguita dalla R5 elettrica nel 2024. Luca de Meo, CEO di Renault, ha dichiarato che tutte le energie sono concentrate sul lancio del nuovo SUV compatto Austral del segmento C.

L’alleanza Renault, Nissan e Mitsubishi

I tre gruppi automobilistici Renault, Nissan e Mitsubishi a inizio 2022 avevano annunciato le loro azioni per sostenere la loro strategia aggressiva nell’elettrificazione. Entro il 2030 i tre gruppi avranno 35 nuove auto elettriche, proponendo la più larga offerta elettrica a livello globale sulla base di 5 piattaforme comuni per vetture nativamente elettriche.

L’obiettivo è quello di condividere le piattaforme per oltre l’80% dei modelli entro il 2026. Questo accordo rafforzerà la presenza di Mitsubishi Motors in Europa, con due nuovi modelli basati su quelli di Renault. Nissan, Renault e Mitsubishi hanno già investito 10 miliardi nell’elettrificazione, con 15 stabilimenti che producono parti, motori e batterie per 10 modelli di auto elettriche già sul mercato. Fino ad oggi sono stati venduti un milione di veicoli elettrici, e si prevede che questa cifra aumenterà rapidamente grazie all’accordo tripartito.

Un investimento da 23 miliardi di euro

I tre gruppi investiranno ulteriori 23 miliardi di euro nei prossimi 5 anni per accelerare ulteriormente il processo di produzione di nuovi modelli Ev.

Ciò renderà possibile arrivare a 35 nuovi modelli Ev entro il 2030. Il 90% di questi nuovi modelli avrà come base le 5 piattaforme comuni Ev, comprendendo la maggior parte del mercato in tutte le grandi aree di presenza del gruppo. In particolare, la piattaforma Cmf-Ev entro il 2030 servirà per produrre 15 modelli con una capacità produttiva di 1,5 milioni di unità all’anno.