Un progetto internazionale ha scoperto, attraverso una serie di sondaggi eseguiti in tutti i Paesi del mondo, che una percentuale tra l’80% e l’89% delle persone vorrebbe che il proprio governo facesse di più per affrontare i problemi causati dai cambiamenti climatici. Lo stesso sondaggio ha però scoperto che le stesse persone hanno molta meno fiducia che i loro concittadini sostengano questa battaglia.
In media meno del 50% degli intervistati ritiene che il resto delle persone la pensi al suo stesso modo sul clima. Questo significa che c’è una percezione distorta della volontà di cambiare il modo in cui i governi agiscono per l’ambiente. Per questa ragione è nato un progetto per mostrare meglio, a livello mediatico, questa maggioranza silenziosa, The 89 Percent Project.
La maggioranza silenziosa ed ecologista
Il sondaggio, pubblicato su Nature Climate Change, ha mostrato anche altri dati interessanti. Il 68,5% delle persone intervistate (135mila in 125 Paesi diversi) ha affermato che contribuirebbe con l’1% del proprio stipendio a combattere il cambiamento climatico, ma solo il 42,8% si aspetta che anche altri lo farebbero.
In Italia il sostegno a una maggiore azione climatica da parte del governo è al 92%. Il nostro Paese ha diverse aree esposte a rischio idrogeologico ed è quindi molto colpito dall’aumento dell’intensità delle precipitazioni e dalla frequenza delle siccità, tutti fenomeni favoriti dal cambiamento climatico. La volontà di contribuire però è sotto la media mondiale, al 63,7% e la fiducia verso il prossimo è al 39%.
Cos’è The 89 Percent Project
Queste percentuali hanno fatto nascere in Mark Hertsgaard e Kyle Pope, co-fondatori della organizzazione no-profit Covering Climate Now, l’idea che sia necessario cambiare il modo in cui si comunica la volontà delle persone di una maggiore azione climatica: “È una superpotenza nascosta sotto gli occhi di tutti” hanno affermato.
“Da anni ormai, e soprattutto in questo momento politico teso, la maggior parte della copertura della crisi climatica è stata difensiva. Alle persone che sostengono l’azione per il clima viene implicitamente detto, dai loro eletti, dall’industria dei combustibili fossili, da media e social media, che la loro è una visione minoritaria, perfino marginale. Questo non è ciò che ha trovato la nuova ricerca” hanno continuato.
Per questa ragione Hertsgaard e Pope hanno lanciato The 89 Percent Project, un’iniziativa che unisce alcune delle più grandi testate internazionali, per cambiare la percezione che le persone hanno del consenso attorno a una maggiore azione climatica da parte dei governi.
Chi partecipa al progetto
The 89 Percent Project ha raccolto l’adesione di molti importanti giornali internazionali:
- The Guardian (Regno Unito);
- Asahi Shimbun (Giappone);
- Afp (Francia);
- Time (Usa);
- Deutsche Welle (Germania);
- Arab Reporters for Investigative Journalism (Giordania).
L’obiettivo è quello di creare una serie di campagne informative che trovino il loro culmine nella Cop30, la conferenza sul clima dell’Onu, che si terrà a novembre in Brasile.