Pensioni, governo più duro della Fornero: arriva Quota 103 con tetto

Salta Quota 104 e torna Quota 103, ma con il contributivo e con un tetto all’assegno. Cambia anche l’indicizzazione delle pensioni

Pubblicato: 28 Ottobre 2023 22:00

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Alessandro Mariani

Giornalista

Nato a Spoleto, dopo una laurea in Storia e una parentesi in Germania, si è stabilito a Milano. Ha avuto esperienze in radio e in TV locali e Nazionali. Racconta la società, con un focus sulle tematiche ambientali.

La riforma delle pensioni in Italia è destinata a subire importanti modifiche, con l’addio alla tanto discussa Quota 104 e l’introduzione di Quota 103, ma con nuove regole. Queste modifiche sono state oggetto di dibattito nella maggioranza, e ora sono in fase di definizione nel testo della legge di bilancio.

Per le pensioni arriva Quota 103

La principale novità riguarda Quota 103, che richiederà ai futuri pensionati di avere almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi. Tuttavia, sia i dipendenti privati che pubblici dovrebbero attendere un periodo di sospensione prima di poter accedere alla pensione. Nel settore privato, l’aspettativa di sospensione dovrebbe essere di 6 mesi, mentre nel pubblico sarebbe di 9 mesi.

Quindi, il requisito principale rimane 62/41, ma l’introduzione di una finestra di uscita differenziata tra i settori privato e pubblico rappresenta un cambiamento significativo. Questa modifica è stata oggetto di tensioni all’interno della maggioranza, con la Lega che ha chiesto ulteriori modifiche. Quota 104, che era stata annunciata, è stata rimossa dalle ultime versioni della manovra, sostituita da Quota 103 con alcune restrizioni. Inoltre, il calcolo delle pensioni sarà basato sul metodo contributivo, con un tetto massimo mensile di circa 2.250 euro, equivalente a quattro volte il trattamento minimo previsto dalla legislazione vigente.

Indicizzazione delle pensioni e altre misure

Le modifiche includono anche una retromarcia sull’indicizzazione delle pensioni, in particolare per le pensioni tra 2.250 e 2.800 euro. L’adeguamento di tali pensioni scenderà all’85%, rispetto al 90% annunciato inizialmente. Inoltre, è stato anticipato l’adeguamento alla speranza di vita al 2025, anziché al 2027. Tuttavia, queste modifiche prevedono adeguamenti inferiori per il personale sanitario, i docenti, i dipendenti degli enti locali e gli ufficiali giudiziari che hanno iniziato a lavorare tra il 1981 e il 1995.

Un altro punto importante riguarda il taglio del cuneo fiscale nel 2024, che non influenzerà le tredicesime. Il taglio del cuneo, che ridurrà le aliquote del 6% o 7% in base al reddito, non avrà alcun effetto sul rateo della tredicesima. Tuttavia, nel 2023, la tredicesima per coloro che beneficiano del taglio del cuneo subirà una riduzione di 2 o 3 punti, anziché 6 o 7, a seconda del reddito. La manovra include diverse altre misure, come il bonus notturno e festivo per i lavoratori di bar e ristoranti, un aumento della tassa d’imbarco per i Comuni che hanno completato la procedura di dissesto finanziario, l’aumento delle tasse sulla vendita di case ristrutturate con il Superbonus per un periodo di 10 anni, e la riduzione del fondo per l’accoglienza dei migranti a 190 milioni nel 2024.

Le misure della Manovra finanziaria

Mentre queste proposte sono ancora in fase di definizione, il Ministero dell’Economia ha inviato il disegno di legge di bilancio alla Presidenza del Consiglio, preparandosi per la trasmissione al Parlamento. La riforma delle pensioni rimane un punto critico nella manovra, con diverse forze politiche che continuano a discutere i dettagli prima dell’approvazione finale. La premier Giorgia Meloni ha affermato che la manovra è in dirittura d’arrivo, enfatizzando l’importanza di lavorare in modo efficiente e senza emendamenti significativi.

Inoltre, il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari ha difeso l’aumento della cedolare secca al 26% sugli affitti brevi, sottolineando che è progettato per tutelare le famiglie e gli studenti universitari, poiché applicare la stessa aliquota a tutti i tipi di affitti non ha molto senso e ha contribuito alla carenza di alloggi per studenti e famiglie nelle grandi città.