I nuovi scaglioni Irpef 2022: per quali redditi lo sconto sarà minore

Tutto pronto per la nuova riforma fiscale: ma chi pagherà di più dopo l'introduzione dei nuovi scaglioni Irpef?

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Dopo vari annunci e proclami, pare che sui nuovi scaglioni Irpef 2022 il Governo abbia trovato l’accordo. Inserita all’interno della riforma fiscale, la modifica dell’imposta sul reddito delle persone fisiche avvantaggerà però alcuni più di altri. Chi pagherà di più a partire dal prossimo anno, tenendo conto delle aliquote che verranno introdotte (e quelle che invece salteranno)?

Nuovi scaglioni Irpef 2022

Da gennaio 2022 l’Irpef avrà una “struttura” diversa: non cambiano le modalità di applicazione ma diverso sarà il calcolo dell’imposta. Versamenti, tempi di recupero e pagamenti saranno essenzialmente gli stessi (salvo interventi di modifica dell’ultimo minuto), tuttavia gli scaglioni scenderanno da cinque a quattro, con nuove percentuali di reddito e nuove aliquote.

Ad essere eliminato è lo scaglione relativo all’applicazione dell’aliquota pari al 41%, restano invece gli altri quattro scaglioni, ovvero:

  • 23%
  • 25%
  • 35%
  • 43%.

La modifica, come già detto, interesserà anche le fasce di reddito. Nello specifico, la tassazione sarà così distribuita:

  • aliquota del 23% per i redditi fino a 15mila euro;
  • aliquota del 25% per i redditi tra 15mila e 28mila euro;
  • aliquota del 35% tra 28mila e 50mila euro;
  • aliquota del 43% oltre i 50mila euro.

Fino a 15 mila euro, invece, si procederà con un prelievo al 23% sulla parte eccedente la no tax area.

Irpef 2022, cambiano le aliquote: chi risparmierà di più

Secondo una simulazione effettuata da Altroconsumo, che si è basata sui redditi dei dipendenti e dei pensionati, l’ultima versione delle nuove aliquote Irpef, “potrebbe portare fino a 945 euro in più nelle tasche dei lavoratori con un reddito annuo fino a 40 mila euro e quasi 760 per i pensionati con un reddito fino a 50 mila euro”.

“Poco più di 20 milioni di italiani pagano il 56% dell’Irpef totale, di questi circa un terzo è nella fascia di reddito tra i 20 e i 26 mila euro, un altro terzo tra i 26 e i 30 mila e la restante parte tra i 30 e i 50 mila euro”, si legge in una nota stampa dell’Associazione. Per cui: “La nuova Irpef dovrebbe avere un effetto positivo sui contribuenti italiani, in particolare su quelli che si situano nelle fasce intermedie di reddito, sia per pensionati che per lavoratori dipendenti”.

Qui, invece, abbiamo calcolato i risparmi per ogni fascia di reddito, per poi procedere con le simulazioni – svolte per ogni scaglione – che indicano quanto si risparmia in tasse con le nuove aliquote. Dai calcoli effettuati, i risparmi per un reddito di 40 mila euro sarebbero maggiori rispetto a quelli per un reddito di 80 mila euro. Nel primo caso, infatti, si passerebbe da un attuale versamento nelle casse dello stato italiano di 11.520 euro a un versamento di 10.900 euro, per un totale di 620 euro risparmiati. Chi invece guadagna 80 mila euro passerebbe da un’attuale Irpef netta di 27.570 euro a un’Irpef netta di 27.300 euro, con un risparmio totale di 270 euro. Nel caso di un reddito di 20 mila euro invece, lo sconto sarebbe minore, perché si risparmiano “solo” 100 euro rispetto alla versione precedente. Si passa infatti da un prelievo di 4.800 euro a un prelievo di 4.700 euro.