Nuovo condono: quali debiti vengono cancellati con lo stralcio

Con il decreto Sostegni del 22 marzo 2021 sono state definite nuove regole riguardo al cosiddetto Stralcio delle cartelle. Ecco come funziona e quali debiti vengono annullati

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Con il decreto Sostegni del 22 marzo 2021 sono state definite nuove regole riguardo al cosiddetto Stralcio. Sono stati infatti automaticamente annullati i debiti di importo residuo al 23 marzo, data di entrata in vigore del decreto, fino a 5mila euro, comprensivi di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010.

Mentre dal 1° settembre sono ripartite le notifiche dopo mesi di pausa dovuta all’emergenza Covid-19 e circa 25 milioni di cartelle sarebbero pronte a partire, distribuite nell’arco di 4 mesi, per 4 milioni di contribuenti, è allo studio del governo una nuova proroga che potrebbe arrivare dopo il 31 dicembre.

Stralcio cartelle: cosa cambia

Per chi rientra nel nuovo condono non si applicano dunque le disposizioni in tema di discarico per inesigibilità dei carichi iscritti a ruolo e, fatti salvi i casi di dolo, non si procede a giudizio di responsabilità amministrativo e contabile.

Fino al 31 ottobre 2021, per i debiti rientranti nel perimetro applicativo dello Stralcio sono sospesi:

  • le attività di riscossione;
  • i relativi termini di prescrizione.

Le somme pagate prima dell’annullamento automatico non possono essere oggetto di rimborso.

Stralcio cartelle: chi può avere il condono

Ma chi può avere lo Stralcio? Lo chiarisce una circolare dell’Agenzia delle entrate, la n.11 del 22 settembre 2021, che precisa che lo stralcio riguarda i carichi affidati all’agente della riscossione da qualunque ente creditore, pubblico e privato, che sia ricorso all’utilizzo del sistema di riscossione a mezzo ruolo.

I debiti che possono essere oggetto di Stralcio devono riferirsi:

  • alle persone fisiche che hanno percepito nell’anno d’imposta 2019 un reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi fino a 30mila euro;
  • ai soggetti diversi dalle persone fisiche – società di capitali, società di persone e enti non commerciali che hanno conseguito – nel periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2019 un reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi fino a 30mila euro.

Precisiamo che per individuare i carichi definibili occorre fare riferimento non alla data di notifica della cartella di pagamento, ma alla data antecedente di affidamento del carico all’agente della riscossione.

Stralcio cartelle: quali debiti vengono annullati

Ma quali sono i debiti oggetto di Stralcio? I debiti di importo residuo fino a 5mila euro sono calcolati tenendo conto del capitale, degli interessi per ritardata iscrizione a ruolo e delle sanzioni, mentre restano esclusi dal computo gli aggi di riscossione, gli interessi di mora e le eventuali spese di procedura.

Il limite di 5mila euro è determinato non con riferimento all’importo complessivo della cartella di pagamento, ma in relazione agli importi dei singoli carichi contenuti nella stessa.

Dunque, in caso di pluralità di carichi iscritti a ruolo, rileva l’importo di ciascuno: se i singoli carichi non superano i 5mila euro, possono beneficiare tutti dell’annullamento, ed è anche possibile che, all’interno della stessa cartella di pagamento ci siano carichi rientranti nello Stralcio, in quanto d’importo residuo inferiore alla soglia di 5mila euro, e carichi esclusi perché d’importo residuo superiore a questa soglia.

Rientrano nello Stralcio anche i carichi originariamente di importo superiore a 5mila euro, ma che, ad esempio, a seguito di un provvedimento di sgravio o di un pagamento parziale, anche in attuazione di definizioni agevolate, risultino al di sotto della soglia dei 5mila euro.

Lo Stralcio trova applicazione anche con riferimento ai debiti rientranti nelle definizioni agevolate previste:

  • dalla Rottamazione-ter del 2018
  • dal Saldo e Stralcio (Legge di Bilancio 2019)
  • dalla Riapertura dei Termini del 2019.

Stralcio cartelle: quali debiti non vengono cancellati

Lo Stralcio, invece, non trova applicazione con riferimento a:

  • le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato
  • i crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti
  • le multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna
  • le risorse proprie tradizionali
  • l’IVA riscossa all’importazione.

Stralcio cartelle: come funziona

Come avviene lo Stralcio automatico? Alla data del 20 agosto 2021 l’agente della riscossione ha trasmesso all’Agenzia delle entrate l’elenco dei codici fiscali presenti nel proprio sistema informativo alla data del 23 marzo 2021, delle persone fisiche e dei soggetti diversi dalle persone fisiche aventi uno o più debiti di importo residuo fino a 5mila euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010.

Entro il 30 settembre 2021, l’Agenzia delle entrate restituisce all’agente della riscossione l’elenco dei codici fiscali, segnalando quelli relativi a soggetti che, sulla base delle dichiarazioni dei redditi e delle certificazioni uniche presenti nella propria banca dati alla data del 14 luglio 2021 (data di emanazione del richiamato) risultano avere conseguito redditi imponibili superiori ai limiti normativamente previsti, per i quali non si procede all’annullamento dei debiti.

L’annullamento dei debiti è effettuato alla data del 31 ottobre 2021, relativamente ai soggetti i cui codici fiscali non sono segnalati dall’Agenzia delle entrate, per cui i debiti oggetto di Stralcio si intendono tutti automaticamente annullati in data 31 ottobre 2021.

Stralcio cartelle: come verificare se il proprio debito rientra o no

Sul sito internet dell’Agenzia delle entrate-Riscossione è possibile, attraverso un apposito servizio, verificare se i debiti ammessi possono essere potenzialmente oggetto di Stralcio: potete cliccare qui per collegarvi al sito dell’AE ed effettuare la vostra verifica.

Si tratta di un servizio che controlla esclusivamente la presenza o meno di debiti aventi i requisiti precedentemente rappresentati (il cosiddetto perimetro oggettivo), non essendosi ancora perfezionato l’effettivo annullamento, che si concretizzerà solo dopo la verifica del limite reddituale.

Se emerge la presenza di carichi potenzialmente interessati dall’annullamento e se, nel periodo d’imposta 2019, il contribuente ha conseguito un reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi non superiore a 30mila euro (per i soggetti diversi dalle persone fisiche, per individuare il reddito imponibile si deve far riferimento al periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2019), è anche possibile, con lo stesso servizio, procedere in autonomia alla richiesta e alla stampa dei moduli di pagamento da utilizzare per il versamento delle rate ancora dovute, calcolate al netto delle somme relative ai suddetti carichi.