Gli impegni fiscali continuano ad essere una priorità anche nel mese di febbraio 2024, con diverse scadenze e obblighi da considerare attentamente. Un punto di particolare rilevanza è rappresentato dalla terza rata della rottamazione quater, la cui mancata corresponsione comporta la perdita dei benefici associati.
Le scadenze di metà mese per i titolari di partita IVA
La prima scadenza di rilievo in febbraio 2024 è fissata per il 15 del mese. Entro questa data, i soggetti con partita IVA devono emettere e registrare le fatture differite relative ai beni consegnati o spediti nel mese solare precedente. Le fatture devono includere la data e il numero dei documenti di riferimento. Nel caso di cessioni tra gli stessi soggetti avvenute nel mese precedente, è consentita l’emissione di una sola fattura riepilogativa.
Segue poi un blocco significativo di scadenze fiscali il 16 febbraio, che è tradizionalmente impegnativo a causa degli adempimenti mensili e periodici. Importante ricordare che, esclusivamente per il 2023, le persone fisiche con partita IVA e ricavi/compensi inferiori a 170.000 euro hanno beneficiato di una proroga per il versamento del secondo acconto Irpef, originariamente previsto per il 30 novembre. Questa proroga ha spostato la scadenza al 16 gennaio 2024. Coloro che hanno scelto la rateizzazione devono effettuare il pagamento della seconda rata entro il 16 febbraio 2024. La mini proroga non ha interessato i contributi previdenziali, assistenziali e i premi assicurativi Inail.
Il 16 febbraio 2024 è caratterizzato da diverse scadenze di rilievo per i contribuenti. In particolare, i contribuenti IVA mensili devono procedere al versamento dell’imposta relativa al mese di gennaio entro tale data, utilizzando il modello F24 con il codice tributo 6001.
Coloro che agevolano le vendite a distanza di telefoni cellulari, console da gioco, tablet PC e laptop tramite mercati virtuali o piattaforme online devono anch’essi versare l’IVA entro il 16 febbraio, impiegando il codice tributo 6001.
Chi effettua la liquidazione IVA trimestrale, relativa all’ultimo trimestre del 2023, entro il 16 febbraio è soggetto a una maggiorazione dell’1%, utilizzando il codice tributo 6034. Tuttavia, i contribuenti speciali, come distributori di carburanti, autotrasportatori, esercenti servizi al pubblico e professionisti sanitari, sono esclusi da questa maggiorazione.
Inoltre, il 16 febbraio rappresenta la scadenza per il versamento di Tobin Tax, dell’imposta sugli intrattenimenti e dei contributi INPS a carico di artigiani, commercianti e pescatori. Sostituti d’imposta devono versare le ritenute mensili, comprese quelle sulla busta paga dei dipendenti, redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi, entro il 16 febbraio.
Infine, coloro che esercitano attività di intermediazione immobiliare devono versare la ritenuta del 21% sui canoni o corrispettivi relativi a contratti di locazione breve del mese precedente, utilizzando il modello F24 in modalità telematica. La tempestiva adesione a queste scadenze è fondamentale per garantire il corretto adempimento degli obblighi fiscali.
I pagamenti di fine mese, tra rottamazione e Intrastat
A fine mese, nel febbraio 2024, si registrano alcune scadenze di non trascurabile importanza. La prima riguarda i titolari di partita IVA che svolgono operazioni comunitarie, i quali devono presentare il modello Intrastat comunicando i dati delle transazioni effettuate nel mese di gennaio 2024.
Infine, il mercoledì 28 febbraio rappresenta la data in cui i contribuenti che hanno aderito alla Rottamazione quater sono tenuti a effettuare il versamento della terza rata concordata con l’Agenzia delle Entrate.
La Rottamazione quater si occupa dei debiti accumulati nel tempo da un cittadino nei confronti della pubblica amministrazione. Accettando di rispettare una nuova serie di scadenze, tra cui quella del 28 febbraio 2024, i contribuenti consentono allo Stato di riscuotere importi che altrimenti sarebbero difficilmente recuperabili.
L’ultimo appuntamento significativo del mese è il 29 febbraio 2024, entro il quale i soggetti IVA devono inviare telematicamente la Liquidazione periodica IVA (Lipe) relativa alle operazioni del quarto trimestre 2023. Questo obbligo non si applica ai contribuenti che presentano la dichiarazione annuale IVA entro la stessa data, la quale comprende evidentemente anche le operazioni dell’ultimo trimestre 2023.