È ufficiale: i Titoli di Stato e i buoni fruttiferi postali sono fuori dal calcolo dell’Isee. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto attraverso il quale è stato modificato il regolamento dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Un passo sostanzialmente formale, ma indispensabile per poter escludere gli investimenti garantiti dallo Stato.
A voler essere precisi il regolamento entrerà in vigore il prossimo 5 marzo 2025: a questo punto l’Inps dovrà mettere a disposizione la nuova Dsu e si potrà procedere con l’esclusione di questi investimenti dai vari calcoli.
Ricordiamo, comunque, che l’Isee 2025 si riferisce ai redditi maturati al 31 dicembre 2023: chi avesse investito nei Btp in questi giorni o lo avesse fatto nel 2024 dopo aver letto della novità, non trae alcun beneficio dall’esclusione. Per quest’anno sono esclusi unicamente gli investimenti che sono stati effettuati nel corso del 2023.
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Cosa cambia con l’esclusione dei Titoli di Stato
Il 18 febbraio sulla Gazzetta ufficiale (nella Serie generale n. 40) è stato pubblicato il tanto atteso Decreto n. 13 del 14 gennaio 2025 del Presidente del Consiglio dei Ministri, attraverso il quale sono state introdotte alcune modifiche all’Isee, lo strumento che viene utilizzato per accedere ad una serie di prestazioni sociali agevolate. Il nuovo regolamento entrerà ufficialmente in vigore il prossimo 5 marzo 2025.
L’aggiornamento del documento si è reso necessario per recepire la norma contenuta all’interno della Legge di Bilancio 2024, che ha previsto l’esclusione, per un importo massimo pari a 50.000 euro, dal calcolo Isee dei seguenti prodotti d’investimento:
- i Buoni del Tesoro Poliennali, ossia i cosiddetti Btp;
- degli strumenti di risparmio postale garantiti dallo Stato, tra i quali rientrano i buoni postali e i libretti di risparmio.
L’esclusione dei Titoli di Stato non costituisce l’unica novità che va ad impattare sulle vite delle famiglie. Dal calcolo, infatti, il legislatore ha deciso di togliere anche i redditi che sono connessi a particolari condizioni di disabilità e ha provveduto ad introdurre un’esenzione minima pari a 7.000 euro per le famiglie che non sono proprietarie di un immobile e che stiano abitando in un’abitazione in affitto.
Nuovo regolamento Isee e modifiche al Modello
L’introduzione del nuovo regolamento Isee comporta una modifica del Modello che le famiglie devono utilizzare per compilare la Dsu. Deve essere modificata, ovviamente, anche la Dsu Precompilata, la dichiarazione che contiene già la maggior parte dei dati, che viene messa a disposizione dall’Inps per ottenere l’Isee.
In questi giorni i nuovi documenti non sono ancora disponibili, perché è necessario attendere i provvedimenti dell’Inps. Si presuppone che, dato che il nuovo regolamento entrerà in vigore il prossimo 5 marzo, per la nuova documentazione sarà necessario attendere come minimo la sua entrata in vigore.
Il nuovo regolamento ha un impatto diretto anche sull’Isee corrente. Ad esempio sono state definite nuovamente le situazioni per considerare separati due coniugi che abbiano una diversa residenza anagrafica. L’Isee si allinea con le nuove disposizioni contenute all’interno del Codice di Procedura civile.