Fisco del futuro: più semplice e “amico”, ecco come sarà

Se n'è parlato all'evento “The italian tax reform: challenges and opportunities”

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Redazione

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Il fisco guarda al futuro sotto il segno della semplificazione. “L’anno scorso abbiamo affrontato il tema della giustizia tributaria e ai primi di agosto è passata la riforma e speriamo che tra qualche anno si vedano i frutti di questo provvedimento legislativo. Quest’anno affrontiamo i temi della riforma della delega fiscale. In questa prima parte affronteremo le tematiche legate al disegno di legge”. Lo ha detto  Guglielmo Maisto, Funding Partner dello studio Maisto e Associati aprendo, la scorsa settimana,  il dibattito istituzionale dell’evento “The italian tax reform: challenges and opportunities” coordinato dallo Studio in occasione della Legal Community Week.

Il fisco guarda al futuro

All’evento ha partecipato anche il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo: “Ci sono una serie di misure incluse nella delega. Già nei primi articoli, quelli dei principi generali, si dice espressamente che la legislazione tributaria dovrà uniformarsi alle regolamentazioni in particolare dei principi europei, rivedere i meccanismi della residenza di persone fisiche e società, imposte sui redditi da rivedere in particolare per le società la qualificazione fiscale delle entità estere sulla base dei principi della giurisdizione di appartenenza; si rivedrà la disciplina delle perdite finali alla luce della disciplina dell’UE come anche quella degli interessi passivi con deduzione integrale. Altre misure di fiscalità internazionale sono contenute nei punti indiretti, come misure in termini di esenzione e detrazione”.

Come sarà?

Prosegue Leo: “Anche sul tema doganale adegueremo al testo unico per renderlo coerente con le norme dell’UE lavorando anche per lo sportello unico doganale e dei controlli che rendano i processi più semplici e veloci. Altri due aspetti importanti saranno quello del reshoring, quindi cercare di incentivare le imprese che intendono venire nel territorio nazionale per svolgere attività produttiva, imprese che si sono trasferite all’estero dando loro maggiori elementi di certezza, semplificazione e compatibilmente con le risorse finanziarie ridurne il carico impositivo. Ma anche per le persone fisiche che intendono dall’estero stabilirsi nel territorio italiano – stiamo lavorando in termini di cooperative compliance: pensiamo di rafforzare una struttura centrale per l’agenzia delle entrate che possa dialogare in modo più diretto con cittadini esteri che vengono in Italia e vogliono fissare la propria residenza nel territorio per avere regole certe sul loro carico fiscale”.

Semplificare per combattere evasione

Parola chiave, dunque, semplificazione. Come ha ribadito il ministro della Giustizia Carlo Nordio parlando al convegno che si è tenuto al Milano Luiss Hub, organizzato dalla Vice Presidente Luiss Paola Severino e promosso dall’Ateneo intitolato a Guido Carli “Noi, purtroppo, abbiamo una legislazione tributaria schizofrenica e piena di ossimori, cioè una legge contraddice l’altra”. Ed è proprio qui che occorre intervenire perchè – spiega Nordio – “il sistema della corruzione si annida nell’incertezza della normativa e delle competenze, nella complessità delle procedure e in questo senso il sistema sanzionatorio della nostra riforma intende andare fino in fondo”.