Fisco: i beni che non può pignorare

Il fisco non può pignorare alcuni beni. Ad imporlo è direttamente la legge, che vuole tutelare i contribuenti.

Foto di Pierpaolo Molinengo

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Quali sono i beni che il fisco non può pignorare, nel caso in cui un contribuente abbia delle pendenze fiscali? Cosa devono temere i diretti interessati? Prima di rispondere a queste domande, ricordiamo che in Italia l’attività di riscossione delle cartelle esattoriali è in capo all’Agenzia delle Entrate Riscossione: un ente istituito proprio con questo scopo. Quando un qualsiasi soggetto non dovesse pagare imposte e tasse, l’AdER si mette quasi immediatamente in moto per recuperare i crediti fiscali. Nel momento in cui le azioni extra giudiziarie messe in campo non portino il debitore a sanare le proprie pendenze, l’amministrazione tributaria provvede a pignorare i beni.

L’attività di riscossione coattiva messa in azione dall’amministrazione finanziaria risponde a specifiche particolarità, che la differenzia rispetto ai creditori privati, che possono essere, ad esempio, le banche, le finanziarie o i condomini. Alcuni beni non possono essere pignorati dall’Agenzia delle Entrate Riscossione: questa è una vera e propria disposizione di legge, il cui scopo è quello di tutelare in tutto e per tutto la dignità del debitore.

Ma vediamo quali sono i beni tutelati dal legislatore.

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