C’è anche la Carta dei nuovi nati tra le misure approvate nella giornata di ieri, 15 ottobre. Infatti, è stata approvata la Manovra 2025 da ben 30 miliardi. La Carta dei nuovi nati è un bonus una tantum di 1.000 euro, pensato per aiutare le famiglie a coprire le spese legate alla nascita di un figlio. Il sostegno sarà accessibile solo a chi ha un Isee inferiore ai 40.000 euro, confermando l’intento di focalizzarsi sulle fasce di popolazione con maggiori difficoltà economiche.
Con il calo costante delle nascite (nel 2024 saranno 5 mila i nati in meno rispetto al 2023), questa misura sembra uno dei pochi tentativi concreti per provare a fermare un trend che sembra difficile da invertire.
Un aiuto concreto per affrontare le prime spese
Secondo la nota del Ministero dell’Economia, la misura rientra in un pacchetto di interventi che include anche il potenziamento dei congedi parentali, confermando non solo l’impegno verso il sostegno delle famiglie, ma anche la volontà di avvicinarsi, seppure in minima parte, agli standard europei, come per esempio in Svezia, dove ogni genitore ha diritto a circa 480 giorni di congedo.
La Carta dei nuovi nati inserita nella bozza di Manovra non è un semplice assegno versato sul conto corrente, ma una carta prepagata. Un dettaglio che fa la differenza: il bonus non può essere speso liberamente, ma solo per beni e servizi essenziali nei primi mesi di vita del bambino. Pannolini, latte in polvere, vestiti, e forse anche attrezzature come seggiolini e passeggini. Insomma, tutto quello che può alleggerire il peso economico delle famiglie in un momento tanto delicato.
Chi ha memoria dei precedenti incentivi alla natalità avrà un senso di déjà-vu: misure come il bonus mamma domani, che regalava 800 euro indipendentemente dall’Isee, o l’Assegno unico, che già prevede due mensilità aggiuntive alla nascita. Questa volta però il contributo è mirato e destinato esclusivamente alle famiglie meno abbienti. C’è chi si chiede se fosse davvero necessario aggiungere un’altra misura alla già complessa giungla dei bonus, ma in tempi di crisi ogni sostegno sembra essere benvenuto.
Come funziona la Carta e chi può richiederla
Per chi si sta già chiedendo come ottenere la Carta dei nuovi nati, servirà un po’ di pazienza. Le modalità di richiesta verranno chiarite solo con la pubblicazione del testo definitivo della legge di Bilancio.
Alcune anticipazioni della Manovra 2025 parlano di un iter piuttosto semplice: basterà avere un Isee in corso di validità e fare domanda. Il bonus sarà concesso sia in caso di nascita che in situazioni di adozione o affidamento, a conferma della sua vocazione inclusiva.
Altre misure: asili nido e detrazioni fiscali
Oltre alla Carta per i nuovi nati, la manovra prevede il rafforzamento del bonus per la frequenza degli asili nido. Una novità riguarda l’esclusione dal calcolo dell’Isee delle somme ricevute tramite l’assegno unico universale, consentendo a molte famiglie di accedere più facilmente ai benefici previsti. Tra le altre iniziative sociali, viene rifinanziata per il 2025 la “carta dedicata a te” con un fondo di 500 milioni di euro.
Infine, sul fronte delle detrazioni fiscali, la Manovra introduce un criterio che tiene conto del numero di familiari a carico. Più numerosi sono i componenti della famiglia, maggiore sarà la possibilità di beneficiare di spazi fiscali più ampi, con l’obiettivo di alleggerire il carico economico delle famiglie numerose.