Bonus tinteggiatura 2025, quali sono i lavori ammessi

I requisiti e i lavori ammessi nel bonus tinteggiatura, rifinanziato anche per il 2025 con modifiche al tetto massimo e alla percentuale di spesa detraibile

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Pubblicato: 30 Gennaio 2025 07:20

Confermato anche per il 2025 il bonus tinteggiatura, ma con alcune importanti modifiche. La detrazione fiscale, compresa nel pacchetto delle agevolazioni del più generale bonus ristrutturazione (confermata dal Governo Meloni nell’ultima Legge di Bilancio), è stata rifinanziata anche quest’anno. Un contributo per sostenere le spese di manutenzione e rifacimento delle pareti della propria unità abitativa, nell’ambito di interventi di riqualificazione condominiale e, con alcuni paletti, per gli immobili privati.

Il bonus tinteggiatura

Il bonus tinteggiatura non è dunque un beneficio fiscale indipendente, ma rientra tra i lavori che sono previsti per le detrazioni fiscali su manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione. Il tutto realizzato su parti comuni di edifici residenziali o di singole unità di qualsiasi categoria catastale.

Tra questi sono compresi, ad esempio:

  • installazione di ascensori e scale di sicurezza;
  • realizzazione e miglioramento dei servizi igienici;
  • sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso;
  • rifacimento di scale e rampe; interventi finalizzati al risparmio energetico;
  • recinzione dell’area privata; costruzione di scale interne.

Vengono esclusi dall’agevolazione gli interventi di manutenzione ordinaria, invece, per gli immobili di privati. Il bonus tinteggiatura non vale quindi per la semplice verniciatura delle pareti interne della propria abitazione, ma può essere richiesto solo per gli esterni o in caso di imbiancatura delle parti comuni del condominio.

Come ottenere la detrazione

Con la manovra 2025, il Governo Meloni ha eliminato le modalità previste dal Superbonus della cessione del credito e dello sconto in fatture. Per ottenere la detrazione si potrà fare ricorso soltanto al rimborso Irpef, compilando la dichiarazione dei redditi, tramite il 730 precompilato o il modello Redditi Persone Fisiche.

Per poter usufruire dell’agevolazione, il richiedente deve poter dimostrare i pagamenti effettuati esclusivamente con metodi tracciabili, quali bonifici postali o bancari, e relative ritenute.

Inoltre, è necessario presentare la seguente documentazione:

  • domanda di accatastamento, se l’immobile non è ancora censito
  • ricevute di pagamento dell’imposta comunale (Imu), se dovuta
  • delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori e tabella millesimale di ripartizione delle spese, per gli interventi sulle parti condominiali
  • dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori del possessore dell’immobile, per gli interventi effettuati dal detentore dell’immobile, se diverso dai familiari conviventi
  • abilitazioni amministrative richieste dalla vigente legislazione edilizia in relazione alla tipologia di lavori da realizzare (concessioni, autorizzazioni, eccetera) o, se la normativa non prevede alcun titolo abilitativo, dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui indicare la data di inizio dei lavori e attestare che gli interventi realizzati rientrano tra quelli agevolabili

Le novità del 2025

A differenza delle spese per gli interventi di riqualificazione, inclusi quindi anche nel cosiddetto bonus tinteggiatura, effettuati dal 26 giugno 2021 al 31 dicembre 2024, a partire dall’1 gennaio 2025 la percentuale della detrazione fiscale è passata dal 50% al 36%, per i lavori realizzati fino al 31 dicembre 2025. Il tutto con un limite di spesa sceso da 96mila a 48mila euro.

Il rimborso sarà accreditato in dieci rate annuali di pari importo.