Sondaggi, un partito crolla e un altro vola: cosa cambia

Secondo gli ultimi sondaggi politici ci sono due partiti che tornano a sorridere, mentre uno registra un clamoroso tonfo: ecco le preferenze degli elettori

Foto di Luca Bucceri

Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Con le elezioni in Friuli-Venezia Giulia ormai alle spalle è ora per i partiti di voltare pagina con l’obiettivo di mantenere stabile, e perché no far crescere, l’indice di gradimento degli elettori. Il centrodestra continua a sorridere dopo la conferma di Fedriga come governatore friulano, ma anche e soprattutto guardando gli ultimi sondaggi politici che confermano ancora una volta il dominio della maggioranza in Parlamento con nuovi balzi interessanti nelle intenzioni di voto.

Sondaggi politici, cosa cambia nella maggioranza

Stando agli ultimi dati elaborati nel sondaggio di Swg per La7, la situazione nella maggioranza è pressoché immutata a livello di equilibri di forza, ma i partiti del centrodestra hanno di che sorridere. Lo fa prima di tutto Fratelli d’Italia, il partito della premier Giorgia Meloni, che dopo alcune settimane in perdita e sotto il 30% torna a sfiorare la quota. Gli azzurri, infatti, guadagnano il +0,1% e registrano oggi il 29,7% delle preferenze confermandosi ancora una volta il primo partito in Italia.

Torna a sorridere anche la Lega di Matteo Salvini (che nelle scorse settimane ha incassato l’ok per il Ponte sullo Stretto). Il partito del Carroccio, infatti, ha registra un ottimo +0,4%, portandosi di fatto all’8,4%. Si tratta del gruppo che è cresciuto di più nell’ultima settimana, seguito poi da Forza Italia. Il partito di Silvio Berlusconi, infatti, fa registrare lo 0,2% in più rispetto alle ultime settimane, toccando quota 6,2%. Dato però ancora deludente, poiché FI ha perso tanto rispetto alle elezioni del 2022 (allora fu 8,3%, poi il crollo verticale). Oggi comunque i tre partiti principali della maggioranza raccoglierebbero il 44,3% dei consensi.

Opposizione, che tonfo di un partito

Passando all’opposizione, invece, è arrivato il momento per il Partito Democratico di frenare la propria corsa. Dopo l’entusiasmo per l’elezione di Elly Schlein a segretario del partito, i dem restano stabili nei sondaggi rispetto alle scorse settimane in crescita, con un 20,4% che conferma il Pd come secondo partito del Paese.

Preoccupazione, invece, in casa 5s, dove il tonfo risuona forte. Nelle ultime settimane, infatti, il partito guidato dall’ex premier Giuseppe Conte ha proseguito la sua discesa e anche nelle ultime rilevazioni di Swg per La7 si conferma questo trend in perdita. Rispetto a sette giorni fa il Movimento ha perso lo 0,5%, portandosi di fatto al 15,1% delle preferenze degli elettori.

In calo anche il Terzo Polo, con Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi in leggera flessione. Dopo i deludenti risultati in Friuli, infatti, il duo incassa il -0,2 e ora si trova al 7,8%. Guardando agli altri partiti di opposizione, l’Alleanza Verdi-Sinistra scende leggermente dal 3,4% al 3,3%, così come per +Europa, dal 2,7% al 2,6%.

Negli schieramenti minori Unione popolare di Luigi De Magistris resta stabile all’1,8%, mentre Italexit di Gianluigi Paragone va all’1,9% guadagnando lo 0,2%.

Da sottolineare, però, un dato che fa ben sperare. Nel sondaggio di Swg, infatti, è stato registrato un calo sul dato sull’astinenza, sceso dal 36% al 34%. Numeri che lasciano uno spiraglio di ottimismo dopo le ultime tornate elettorali flop in Lazio e Lombardia, per le elezioni regionali. Una criticità che però, sempre di più nel 2023, è di certo legata alla mancata tutela degli elettori fuorisede (qui vi abbiamo parlato delle possibili leggi per permettere a studenti e lavoratori lontani dalla propria terra di votare).