Quando si abbasseranno i tassi dei mutui nel 2024?

La BCE sta valutando seriamente l'opportunità di abbassare i tassi di interesse già dalla prossima settimana, una decisione questa che avrebbe impatti significativi, specialmente per i mutui

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

La Banca Centrale Europea (Bce) sta valutando seriamente l’opportunità di abbassare i tassi di interesse già dalla prossima settimana. L’annuncio è arrivato da Philip Lane, membro del Comitato esecutivo della Bce, in un’intervista rilasciata al Financial Times. Lane ha sottolineato che, a meno di grandi sorprese, l’attuale quadro economico è sufficientemente positivo da giustificare una riduzione delle restrizioni monetarie.

Si tratta di fatto di una decisionevche avrebbe impatti significativi, specialmente per i mutui. Una diminuzione dei tassi da parte della Bce, infatti, può portare a un calo dei tassi di interesse sui prestiti bancari, inclusi i mutui ipotecari. Questo è un aspetto positivo per i mutuatari, in quanto significherebbe pagare meno interessi sulle loro rate mensili.

Quando calano i tassi: le date

Alle parole di Philip Lane, proprio recentemente, si sono aggiunte quelle di Francois Villeroy, governatore della Banca di Francia, che in un’intervista al Boersen-Zeitunga, ha suggerito che non dovrebbe essere escluso un ulteriore taglio dei tassi sia a giugno che a luglio.

Le sue parole, quindi, non solo tengono acceso il dibattito sulla questione, ma sembrano riflettere un’atmosfera di cautela mista a flessibilità da parte della Bce, che è pronta ad adattare la propria politica monetaria alle mutevoli condizioni economiche.

L’eventuale decisione della Bce di abbassare i tassi di interesse avrebbe un impatto significativo sui mutui e sull’intera economia. Anche se i mutuatari potrebbero beneficiare di tassi di interesse più bassi, c’è comunque la necessità di dover prima capire come bilanciare attentamente questa mossa per evitare conseguenze indesiderate sull’inflazione e sulla stabilità finanziaria.

Tassi dei mutui: previsioni e conseguenze

Le conseguenze di una decisione della Bce di tagliare i tassi di interesse possono essere varie e dipendono dalle circostanze economiche e dalle reazioni dei mercati finanziari. Tuttavia, possiamo identificarne alcune generali e provare, già da oggi, a fare delle previsioni.

Un’immediata conseguenza, come abbiamo già detto, sarebbe un calo dei tassi di interesse sui mutui ipotecari e altri prestiti bancari. Ciò potrebbe stimolare l’attività nel settore immobiliare e incoraggiare le persone valutare l’acquisto di una nuova casa.

Con tassi di interesse più bassi, inoltre, i consumatori potrebbero avere maggiori incentivi a prendere in prestito soldi non solo per il mutuo ma anche per acquistare beni durevoli come auto, elettrodomestici o per finanziare altre spese, contribuendo così alla crescita economica.

Anche le imprese potrebbero beneficiare di costi di finanziamento inferiori, incoraggiando gli investimenti in nuovi progetti, espansione o innovazione. Ciò potrebbe dare una spinta alla crescita economica e alla creazione di posti di lavoro.

Una riduzione dei tassi di interesse, però, potrebbe anche aumentare il rischio di inflazione, poiché potrebbe innescare un aumento dei prezzi dei beni e dei servizi se l’attività economica si surriscalda troppo.

Inoltre, i tagli dei tassi di interesse possono influenzare i mercati azionari e obbligazionari. Le azioni potrebbero beneficiare di un ambiente di tassi di interesse più bassi, poiché rendono gli investimenti in azioni relativamente più attraenti rispetto ai bond.

Pertanto, ci potrebbero essere anche conseguenze negative, come una maggiore volatilità dei mercati, per esempio si potrebbe indebolire l’euro rispetto ad altre valute, poiché renderebbe meno attraenti gli investimenti denominati in euro. Ciò potrebbe avere impatti sul commercio internazionale e sull’economia dell’eurozona nel suo complesso.

Andamento tassi mutui: come monitorarli

Nonostante gli esperti abbiano dato in linea di massima delle tempistiche, il taglio dei tassi della BCE deve ancora concretizzarsi e, solo in seguito, produrre gli effetti di cui abbiamo parlato fino ad ora sui mutui e i prestiti di privati cittadini e imprese. Potrebbe tutto concretizzarsi in poche settimane o in pochi mesi, quindi è importante – soprattutto per chi è interessato – monitorare l’andamento dei tassi. Ma come?

Ci sono diversi modi per monitorare i tassi dei mutui:

  1. siti web finanziari, che sono numerosi e offrono strumenti per confrontare i tassi di interesse sui mutui offerti da diverse banche e istituti finanziari;
  2. seguire banche e istituti finanziari, che pubblicano spesso i loro tassi di interesse sui mutui sui loro siti web o attraverso altri canali di comunicazione. Alcune banche e istituti finanziari offrono applicazioni mobile che consentono di monitorare i tassi di interesse sui mutui e persino di ricevere notifiche quando ci sono variazioni significative. L’alternativa è anche quella di contattare direttamente un consulente, per ottenere informazioni aggiornate;
  3. rivolgersi ai broker ipotecari, ovvero gli intermediari che possono aiutare a trovare e ottenere il miglior mutuo in base alle proprie esigenze finanziarie e al proprio profilo creditizio;
  4. tenersi informati sulle ultime notizie in campo economico finanziario, seguendo magazine di settore e siti che possono fornire informazioni sui tassi di interesse e sui trend del mercato in tempo reale, ma anche su decisioni delle banche centrali e altri eventi che potrebbero influenzare i tassi di interesse sui mutui.

Qual è la banca con il tasso più basso?

Secondo i dati di monitoraggio di Facile.it, aggiornati al 29 maggio 2024, al momento sembra che Crédit Agricole Italia offra alcuni dei tassi più competitivi sul mercato. Il loro prodotto “Mutuo CA Greenback Acquisto Green” offre un tasso fisso al 1,99% per l’acquisto della prima casa, con un TAEG del 2,51% e una rata mensile di 252,71 euro per un finanziamento di 50.000 euro per 20 anni.

Per capire meglio quali sono le condizioni e gli importi, basandoci sulle informazioni fornite e tenendo conto del tasso più basso offerto da Crédit Agricole Italia, possiamo stimare i costi approssimativi dei mutui, procedendo con una serie di simulazioni. Per esempio:

  • Mutuo di 150.000 euro in 20 anni

Tasso fisso: 1,99%
Utilizzando gli stessi parametri del mutuo da 50.000 euro, possiamo stimare una rata mensile di circa 758,13 euro e un costo totale intorno ai 181.947,57 euro.

  • Mutuo di 50.000 euro in 10 anni

Tasso fisso: 1,99%
Utilizzando i dati forniti, la rata mensile sarebbe di circa 423,40 euro e il costo totale intorno ai 50.808,10 euro.

  • Mutuo da 200.000 euro in 20 anni:

Tasso fisso: 1,99%
Utilizzando gli stessi parametri del mutuo da 50.000 euro, possiamo stimare una rata mensile di circa 1.014,27 euro e un costo totale intorno ai 242.596,76 euro.

Attenzione però, queste sono solo stime approssimative e il costo effettivo del mutuo può variare in base alle condizioni specifiche del prestito e delle banche, nonché dalle spese accessorie.

Facile.it ha confrontato i tassi attuali dei mutui di 38 banche partner. Tuttavia, è importante notare e sottolineare che il tasso di interesse e le condizioni del mutuo possono variare in base a diversi fattori, come l’importo del finanziamento, la durata del prestito e il profilo creditizio del richiedente. Pertanto, è consigliabile confrontare attentamente le offerte disponibili e valutare quale si adatta meglio alle proprie esigenze finanziarie a ridosso della richiesta di un mutuo o di un prestito.

Utilizzare strumenti di confronto come quelli elencati sopra può essere un buon punto di partenza per individuare l’offerta più conveniente.