Supermercati presi d’assalto anche in Italia: cosa sta succedendo

Il blocco degli autotrasporti indetto a partire da lunedì 14 marzo a causa del caro carburante ha scatenato la psicosi in Sardegna

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Scatta il blocco degli autotrasportatori e nei supermercati è corsa agli scaffali: dalla Sardegna arrivano le immagini dei reparti di alcuni punti vendita della grande distribuzione svuotati dall’assalto dei clienti, per paura di rimanere senza beni di prima necessità. I timori sono nati dall’interruzione dei servizi annunciata dai camionisti a partire da lunedì 14 marzo, ma a provocare questa reazione spropositata sarebbe stato un audio circolato tra le chat nell’Isola.

Supermercati presi d’assalto anche in Italia: l’audio allarmista

Nel messaggio rimbalzato su Whatsapp si sente un autotrasportatore avvertire di uno sciopero di 15 giorni dei Tir: “Signori buongiorno, sappiate che da lunedì i camionisti incroceranno le braccia per quindici giorni, quindi organizzatevi perché presto non arriverà più merce da nessuna parte. Fatevi subito la spesa, non è uno scherzo, ma una cosa serissima”, dice la voce nell’audio.

Tanto è bastato per scatenare l’assalto ai supermercati in Sardegna, con lunghe file davanti ai punti vendita che sono stati svuotati dalla clientela.

Interpellati da ‘La Nuova Sardegna’ i responsabili della grande distribuzione nell’Isola hanno però tenuto a rassicurare che “al momento non ci sono assolutamente problemi di approvvigionamenti” e sempre sulle testate locali si è scoperto come l’annuncio su Whatsapp sia stato frutto di un’iniziativa solitaria.

Supermercati presi d’assalto, l’audio allarmistico: chi è l’autore

Non volevo creare allarmismi, mi è stata riferita questa cosa e volevo avvisarli di prendere scorta da bere e mangiare. Mai avrei pensato che una di queste 5 persone inviasse il messaggio ad altri, è partito tutto da lì” si è fatto avanti così l’autore dell’audio allarmistico su ‘Casteddu online’.

“Ne pagherò le conseguenze, ma non volevo creare allarmismi. Chiedo scusa a tutti. Siamo molto preoccupati, parlo da dipendente, noto che per riempire il camion arrivo a spendere anche 400 o 500 euro in più alla settimana per il gasolio” ha confessato l’autotrasportatore, promettendo di non inviare più audio.

“Si tratta di un messaggio di un lavoratore disperato che sta annunciando qualcosa di illegale – ha chiarito il segretario generale della Filt Cgil Arnaldo Boeddu – Vietare i beni di prima necessità è un reato, non è possibile privare la popolazione di beni primari”.

Supermercati presi d’assalto: autotrasportatori in crisi per il caro-carburante

Alla base delle preoccupazioni dell’autotrasportatore allarmista ci sono però le rivendicazioni di un settore messo gravemente in crisi per il caro benzina e diesel.

A causa della corsa del costo del carburante, diventata insostenibile per il comparto, l’associazione italiana degli autotrasportatori professionisti, Trasportounito, ha annunciato sul proprio sito la sospensione a livello nazionale dei servizi “per causa di forza maggiore” a oltranza, a cominciare da lunedì 14 marzo. Proprio per questo si sta assistendo al fenomeno dei supermercati vuoti. In molte città, infatti, si è verificato un aumento degli acquisti in tali punti vendita, attribuito al panico generato dal conflitto in Europa.
Nella stessa Sardegna saranno 450 gli autotrasportatori senza sigle sindacali che hanno annunciato di aderire alla protesta nazionale.

“Il blocco dell’autotrasporto avrà effetti diretti sulla collettività, sospendendo i rifornimenti di beni nel settore del commercio e portando ad una impennata dei listini al dettaglio nei negozi e nei supermercati” ha avvertito il presidente di Codacons, Carlo Rienzi.

“Una conseguenza inevitabile, considerato che l’85% delle merce venduta in Italia viaggia su gomma, e un ulteriore danno per i consumatori, stremati al pari delle imprese dal caro-carburante” ha aggiunto il responsabile dell’associazione dei consumatori. Ed è proprio per questo che è scattato l’allarme supermercati vuoti.