Dal 2035 in Europa non potranno più essere vendute auto a benzina o diesel ma soltanto le elettriche: la notizia era risaputa da tempo, ma lo stop è diventato ufficiale dopo l’intesa raggiunta tra l’Europarlamento e i 27 Paesi membri dell’Ue. Un accordo storico che rientra nel piano “Fit for 55”, sviluppato dall’Ue con l’obiettivo di ridurre del 55% le emissioni di CO2 entro il 2030, fino ad azzerarle nel 2050. Il traguardo è stato condiviso dai governi italiani precedenti, ma il vicepremier Matteo Salvini non ci sta. Come se la campagna elettorale non fosse mai terminata, il leader della Lega ha deciso di alzare i toni, parlando apertamente di “follie europeista”, contro la quale promette di dare battaglia.
Stop Ue ad auto benzina e diesel dal 2035: l’accordo
“Auto a benzina, diesel e metano fuorilegge in Europa dal 2035? Un errore, un regalo alla Cina: fabbriche e negozi chiusi in Italia e in Europa, operai e artigiani senza lavoro e stipendio, e dipendenza a vita dalla Cina” ha scritto sul suo profilo Twitter il capo della Lega commentando la decisione all’indomani del patto, garantendo inoltre che il suo partito farà tutto a Bruxelles per opporsi al piano.
Prima arrivare all’intesa tra Commissione, Europarlamento e Consiglio Ue, che dovrà essere poi formalmente approvata da questi ultimi due organi, l’iter ha subito brusche frenate tanto da spaccare la maggioranza Ursula con la parte dell’emiciclo che aveva spinto per una riduzione al 90% a partire dal 2035.
Ed è proprio la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a sottolineare come l’accordo sia “una pietra miliare cruciale per raggiungere il nostro obiettivo climatico per il 2030. Stimolerà l’innovazione e la nostra leadership industriale e tecnologica”.
Stop Ue a auto benzina e diesel dal 2035: cosa prevede il testo
Il testo dell’accordo raggiunto prevede che si rispettino delle tappe intermedie. Non si richiede, ovviamente, una trasformazione dall’oggi al domani. Questa sì che sarebbe una “follia”, per usare un termine caro a Salvini. Tutti insieme per arrivare al traguardo dello stop alla produzione di veicoli a combustione interna con benzina o diesel e il passaggio esclusivo al motore elettrico, step dopo step:
- entro il 2025 taglio delle emissioni CO2 del 15% per auto e furgoni
- entro il 2030 riduzione del 55% le emissioni delle nuove auto distribuite sul mercato e del 50% per i nuovi veicoli commerciali.
- i piccoli produttori potranno invece continuare a vendere le auto tradizionali fino al 2035 potranno continuare a produrre auto tradizionali
Il provvedimento include una clausola di revisione che garantirà la verifica nel 2026 da parte della Commissione dei progressi compiuti verso il raggiungimento della riduzione delle emissioni del 100% e il riesame degli obiettivi tenendo conto degli sviluppi tecnologici, anche per quanto riguarda le tecnologie ibride plug-in e l’importanza di una transizione praticabile e socialmente equa verso emissioni zero
“È una decisione storica”, ha esultato Pascal Canfin, presidente della commissione Ambiente del Parlamento Ue, nelle file del presidente francese Emmanuel Marcon. “Stiamo anche avviando il processo per avere nel 2025, dopo una precisa valutazione delle esigenze finanziarie, un Fondo di transizione dedicato ai dipendenti del settore e nel 2023 una nuova legge accelererà la diffusione delle flotte aziendali”, ha aggiunto Canfin.