Stellantis punta sull’Italia: cosa produrrà e dove

Il gigante dell'automotive ha annunciato l'estensione della produzione della fabbrica di Cassino anche alle auto elettriche secondo il piano "Dare Forward 2030"

Espandere la produzione dello stabilimento italiano di Cassino anche alle auto elettriche. Il colosso mondiale dell’automobile Stellantis ha individuato la sua fabbrica in provincia di Frosinone, tra maggiori i siti da dedicare all’assemblaggio dei veicoli non inquinanti basati sulla piattaforma Stla Large. Non è ancora stato rivelato quali modelli saranno realizzati a Cassino, ma ad annunciare la novità a manager e delegati è stato lo stesso amministratore delegato Carlos Tavares.

L’annuncio di Stellantis sullo stabilimento di Cassino

Lo stabilimento di Cassino vanta una lunga tradizione di innovazione e tecnologia – ha dichiarato il Ceo Carlos Tavares – I veicoli basati sulla piattaforma STLA Large che stiamo progettando rivoluzioneranno l’esperienza di guida grazie a funzionalità e caratteristiche all’avanguardia e per questo, confidiamo nella grande competenza dei nostri dipendenti e nel team manageriale di Stellantis per riuscire a raggiungere i nostri audaci obiettivi legati al costo e alla qualità”.

In attesa di conoscere il piano dettagliato sui modelli da costruire, l’investimento incontra il favore dei sindacati: “Dopo l’importante accordo di rinnovo del contratto specifico di lavoro di Stellantis che ha portato un incremento salariale nel biennio di oltre 207 euro mensili – commenta il segretario nazionale della Fim, Ferdinando Uliano – la comunicazione fatta dal ceo di Stellantis Carlos Taváres, in visita allo stabilimento di Cassino, che prevede la destinazione in questa importante realtà produttiva della futura piattaforma Stla large bev, è molto positiva e ricca di prospettive occupazionali promettenti per il sito di Cassino per il territorio e nazionale”.

“Dopo la destinazione a Melfi della piattaforma medium che prevede il lancio di quattro nuovi modelli, quella di Cassino è indubbiamente una novità molto importante – ha sottolineato Uliano – viste le difficoltà vissute dallo stabilimento ciociaro per i bassi livelli produttivi degli ultimi anni” (qui avevamo parlato del recente taglio di 2mila posti da parte del colosso dell’auto).

La produzione nell’impianto Stellantis di Cassino

Quello di Cassino è il secondo grande stabilimento Stellantis dopo il Windsor Assembly Plant in Canada, di cui è stato pubblicamente annunciato l’utilizzo per produrre veicoli basati sulla piattaforma STLA Large, progettata per offrire un’autonomia fino a 800 chilometri in elettrico in abbinamento con i moduli di propulsione elettrica e i pacchi batteria modulari.

Si tratta di una delle quattro piattaforme su cui si fonda il piano di sviluppo di auto elettriche di Stellantis “Dare Forward 2030” sul quale sono previsti investimenti per 30 miliardi di euro diretti a coprire il 100% del mix di vendite con veicoli a batteria in Europa e il 50% con autovetture e veicoli commerciali leggeri a batteria negli Stati Uniti entro la fine del decennio (qui avevamo riportato il piano per l’elettrico sull’Italia di Stellantis).

Nell’impianto nel Frusinate vengono realizzati oggi i modelli dei marchi premium e di lusso della casa italo-francese come le Alfa Romeo Giulia e Stelvio o le Maserati Grecale, brand molto probabilmente confermati anche per la produzione elettrica, ai quali se ne potrebbero aggiungere altri appartenenti al gruppo della stessa fascia.

Secondo la periodica analisi della Fim-Cisl, proprio grazie al lancio a metà anno della Maserati Grecale, nel 2022 la produzione è aumentata del +25,7% rispetto al 2021, per un totale di 55 mila unità.

Inaugurato nel 1972, lo stabilimento di Cassino è situato per la precisione a Piedimonte San Germano e rappresenta un impianto ad alta automazione con oltre 1200 robot che eseguono le operazioni di stampaggio, lastratura, verniciatura e produzione di parti in plastica.

Come spiega il gruppo, tra le caratteristiche del sito c’è l’attenzione al risparmio energetico e alla conservazione delle risorse: dal 2017 il consumo di acqua è stato dimezzato, mentre pannelli fotovoltaici situati nei parcheggi interni consentono di produrre energia solare.