Il mercato dei carburanti è attualmente nel bel mezzo di una fase di crisi, caratterizzata da una calma apparentemente surreale nei prezzi praticati, ma con un notevole aumento delle quotazioni del petrolio Brent, che hanno raggiunto i 90 dollari al barile. Questa situazione è una conseguenza della prima settimana di guerra in Israele, che ha scosso i mercati a causa della crescente necessità di risolvere la mancanza di petrolio e prodotti raffinati russi, insieme al declino dell’approvvigionamento di petrolio grezzo dall’Iran, nonostante un embargo ufficiale che gli Stati Uniti hanno in gran parte ignorato.
Benzina per ora in calo, i motivi
Se la situazione diplomatica a Teheran dovesse peggiorare ulteriormente, gli Stati Uniti potrebbero non concedere ulteriori agevolazioni, il che potrebbe tradursi in settimane difficili per i conducenti. Al momento, tuttavia, i prezzi al pubblico dei carburanti mantengono una tendenza al ribasso, con la benzina in self service che si è ridotta a una media di 1,927 euro al litro e il gasolio a 1,905 euro al litro, secondo le ultime informazioni dell’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico, datate 12 ottobre 2023, elaborate da Staffetta Quotidiana.
Anche i prezzi dei carburanti serviti stanno seguendo questa tendenza al ribasso, con la benzina a 2,066 euro al litro e il diesel a 2,044 euro al litro. Tuttavia, rimane un’incognita sul futuro, con il prezzo del petrolio Brent che ha registrato un improvviso aumento di 4 dollari al barile solo nella mattinata del 13 ottobre, toccando quasi i 90 dollari. Prima dell’inizio del conflitto, il prezzo del petrolio era ben al di sotto degli 85 dollari al barile, pertanto le prospettive future sono ancora incerte. Il raggiungimento di una soglia di 2 euro al litro sembra sempre più vicino, e l’eventualità di superare questa cifra non è affatto remota.
I prezzi medi di diesel e benzina
Ecco le medie dei prezzi dei carburanti comunicate all’Osservatorio prezzi del Ministero dello Sviluppo Economico, considerando circa 18.000 impianti:
Per quanto riguarda il self-service:
- Benzina: 1,927 euro/litro (compagnie 1,928, pompe bianche 1,924)
- Diesel: 1,905 euro/litro (compagnie 1,909, pompe bianche 1,898)
Queste le medie al servito:
- Benzina: 2,066 euro/litro (compagnie 2,105, pompe bianche 1,986)
- Diesel: 2,044 euro/litro (compagnie 2,086, pompe bianche 1,960)
- Gpl: 0,719 euro/litro (compagnie 0,728, pompe bianche 0,709)
- Metano: 1,399 euro/kg (compagnie 1,407, pompe bianche 1,392)
Queste le medie in Autostrada:
- Benzina self-service: 2,009 euro/litro
- Benzina servito: 2,265 euro/litro
- Diesel self-service: 1,990 euro/litro
- Diesel servito: 2,252 euro/litro
- Gpl self-service: 0,839 euro/litro
- Gpl servito: 0,853 euro/litro
- Metano self-service: 1,548 euro/kg
L’allarme del Codacons
Secondo il Codacons, l’impatto economico sugli italiani potrebbe raggiungere i 390 milioni di euro al mese, considerando solo i costi dei rifornimenti di carburante. Anche un modesto aumento di 10 centesimi di euro al litro per benzina e gasolio potrebbe tradursi in un aumento di 5 euro per ogni pieno. Di conseguenza, il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha sottolineato l’importanza di essere vigili poiché la situazione in Medio Oriente potrebbe innescare ulteriori problematiche, simili a quanto accaduto durante la guerra in Ucraina causata dalla Russia, che ha avuto un impatto significativo sull’approvvigionamento di gas e petrolio. Il timore è che i prezzi della benzina possano addirittura raggiungere i 3 euro al litro.
Sui mercati petroliferi internazionali regna l’incertezza dopo il deflagrare delle tensioni tra Israele e Gaza. E tra bollette e benzina il conto rischiano di pagarlo le tasche degli italiani.