Ponte sullo Stretto, via agli espropri: i tempi e le procedure

Via alle procedure di esproprio per la costruzione del Ponte sullo Stretto: i cittadini interessati possono contattare dei numeri di telefono e visionare la documentazione.

Pubblicato: 3 Aprile 2024 07:00

Foto di Riccardo Castrichini

Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

A partire dal 3 aprile 2024 sui quotidiani nazionali e territoriali di Sicilia e Calabria viene pubblicato l’avviso inerente l’avvio delle procedure di esproprio dei terreni che saranno utilizzati per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, fortemente voluto dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini. I detti annunci servono per l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e alla dichiarazione di pubblica utilità, la quale verrà sancita dalla futura approvazione del progetto definitivo del ponte da parte del Cipess.

Ponte sullo Stretto, via agli espropri

Così come comunicato in una nota dalla società Stretto di Messina, incaricata della realizzazione dell’opera, la pubblicazione degli avvisi di esproprio deriva dall’approvazione del cda della società dell’aggiornamento del progetto definitivo dell’opera, dalla consegna degli elaborati progettuali ai ministeri e dall’avvio della conferenza di servizi.

L’avviso degli espropri, oltre che sui quotidiani, verrà pubblicato anche negli albi pretori dei Comuni interessati dalla realizzazione dell’intervento e online sui siti internet istituzionali della Regione Calabria, della Regione siciliana e dello Stretto di Messina.

Le famiglie coinvolte dagli espropri sono 300 sulla costa della Sicilia e 150 su quella della Calabria. Cittadini già sul piede di guerra, che dichiarano con forza che non lasceranno le loro case e non se ne andranno. Possibile dunque che scattino azioni legali.

I numeri da contattare e gli sportelli dedicati

Dall’8 aprile, ed entro 60 giorni, i soggetti interessati dagli espropri per il Ponte sullo Stretto potranno rivolgersi al personale tecnico per l’assistenza prendendo un appuntamento telefonico. Sarà possibile per loro prendere visione della documentazione e formulare eventuali osservazioni. I numeri telefonici da contattare sono:

  • lo 06.85826210;
  • lo 06.85826230;
  • lo 06.85826270.

Gli sportelli di riferimento, invece, si trovano presso:

  • il Palacultura Sala Rappazzo di Messina, Viale Boccetta 373 (piano terra), con orario dalle 15.00 alle 17.00 il lunedì; dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.00 il martedì e il mercoledì (a esclusione dei giorni festivi);
  • Villa San Giovanni, ex sede della Pretura, via Nazionale Bolano 541, con orario dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.00 il giovedì, dalle 9.00 alle 13.00 il venerdì (a esclusione dei giorni festivi).

Inutile dire che l’avvio della fase degli espropri ha generato polemiche da parte dei soggetti coinvolti che trovano nelle associazioni che si oppongono alla costruzione del Ponte sullo Stretto dei fedeli alleati.

Ponte sullo Stretto, i costi e i tempi

Il progetto del Ponte sullo Stretto va dunque avanti, anche se non pochi restano i dubbi legati alla realizzazione di quest’opera. Il primo grande interrogativo è rappresentato dai costi, non essendo al momento possibile conoscere nel dettaglio quanto denaro servirà a collegare via terra Calabria e Sicilia.  Quel che è noto è che il costo dell’opera non dovrà superare il 50 per cento di quello che era stato previsto dalla gara iniziale, altrimenti l’intero iter dovrà essere annullato e si dovrà avviare una nuova procedura di evidenza pubblica.

La risposta definitiva sulla spesa necessaria arriverà solo dal piano economico finanziario che verrà predisposto nei prossimi mesi dalla Società Stretto Messina. La stima parla di 13,5 miliardi di euro, più un miliardo di opere accessorie e, nel frattempo, la Legge di Bilancio 2024 ha già stanziato 11.630 miliardi di euro fino al 2032, di cui 9,3 miliardi a carico dello Stato, 718 milioni sul Fondo di sviluppo e coesione e 1,6 miliardi che graveranno sulle casse delle Regioni Calabria e Sicilia. Anche sui tempi di realizzazione è difficile dare delle date certe, con il ministro Salvini che ha però garantito che il traffico sul ponte sarà avviato entro nel 2032.