Ponte sullo Stretto, costo e inizio lavori: progetto aggiornato

Primo passo completato verso la realizzazione del Ponte sullo Stretto, ma occorreranno ancora dei mesi: ecco i prezzi aggiornati

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Si legge in giro che il progetto del Ponte sullo Stretto ha ricevuto il suo via libera, ma le cose non stanno esattamente così. Ci sarà ancora da aspettare un bel po’ e, fino alla posa della famosa prima pietra, ma anche della seconda e terza, non si avrà certezza al 100% dello svolgimento dei lavori.

Si può dire, però, che la fase 1 è ormai alle spalle, il che è di certo un traguardo notevole, considerando tutti i rinvii e cancellazioni di questo sogno da campagna elettorale di Silvio Berlusconi. Importante la riunione di quest’oggi, 15 febbraio, iniziata alle ore 11 del mattino. Al termine della stessa il Consiglio di amministrazione della Società Stretto di Messina ha approvato l’aggiornamento. Abbiamo dunque un progetto definitivo di questa opera gigantesca che, almeno nell’immaginario, può iniziare a prendere forma con dovizia di particolari.

Il progetto del Ponte sullo Stretto

Fase 1 completata, come detto, ma ora ha inizio un viaggio nel mondo burocratico italiano, tra autorizzazioni e verifiche di impatto ambientale. Per quanto concerne i cittadini, si può parlare di appuntamento rinviato a giugno 2024, quando dovrebbe esserci l’approvazione del progetto esecutivo. Fatto ciò, il cantiere potrà essere avviato.

Ciò che è partito, per ora, è l’iter connesso a tutte le opere propedeutiche alla lavorazione, dalle bonifiche alle indagini archeologiche, geotecniche, geognostiche e non solo. Pietro Ciucci, Ad della società, fa un plauso al governo di Giorgia Meloni. Senza l’impegno dimostrato, dice, non si sarebbe riusciti a compiere questo passo in pochi mesi. Sguardo rivolto soprattutto a Matteo Salvini, che ha aperto oggi la riunione al Mit con queste parole: “Per me è una grande soddisfazione”.

È stata approvata la relazione del progettista di aggiornamento al piano di lavori definitivo del 2011. Tecnicamente è quanto accaduto nel cda di quest’oggi, con riferimento al programma accantonato dal governo tecnico Monti. Impensabile al tempo, dovendo fronteggiare tagli pesanti alla spesa pubblica. Oggi invece la situazione pare diversa, a giudizio dell’esecutivo. Possiamo dire che il Ponte sullo Stretto sarà lungo 3.3 km, con 40 km di raccordi tra ferrovie e strade. Il tutto per un costo di 13.5 miliardi di euro. Cifra alla quale occorrerà aggiungere 1 miliardo da destinare alle opere accessorie. Nel 2011 la cifra era 8.5 miliardi totali.

Quanto costerà

Abbiamo dato già delle cifre in merito al costo del Ponte sullo Stretto di Messina. La situazione non è però così semplice. Le spese possono cambiare, generalmente aumentando. Del resto è quanto accaduto per lo stesso progetto, o quasi dal 2011 a oggi.

La spesa rappresenta infatti l’incognita maggiore per questa opera gigantesca. Il costo non dovrà superare il 50% di quello previsto dalla gara iniziale. In caso contrario l’iter verrà annullato. Dovesse accadere, si procederà con una nuova procedura di evidenza pubblica.

Nei prossimi mesi la Società Stretto Messina dovrà predisporre il piano economico-finanziario. Sarà quest’ultimo a delineare la copertura del fabbisogno finanziario dell’opera. In campo i fondi già stanziati dalla legge di Bilancio 2024, così come le risorse che provengono dall’aumento di capitale dell’azienda, così come dalla redditività complessiva attesa.

Guardando nel dettaglio a quei 13.5 miliardi, più uno di opere accessorie, occorre specificare come la Manovra abbia stanziato 11.630 miliardi di euro fino al 2032. Di questi 9.3 miliardi a carico dello Stato. 718 milioni sul Fondo di sviluppo e coesione, mentre 1.6 miliardi graveranno sulle casse delle Regioni Calabria e Sicilia.

Opere accessorie

In cosa verrà investito quel miliardo extra citato? Si parla di opere accessorie, che si concretizzano ad esempio in opere stradali e ferroviarie, che garantiranno un agile collegamento con il Ponte sullo Stretto.

Ben 40 km di raccordi viari e ferroviari, di cui l’80% circa sviluppati in galleria. La società spiega come “collegheranno, dal lato Calabria, l’autostrada del Mediterraneo (A2) e la stagione FS di Villa San Giovanni. Dal lato Sicilia, invece, le autostrade Messina-Catania (A18) e Messina-Palermo (A20), così come la nuova stagione FS di Messina. Si procederà inoltre a realizzare tre fermate ferroviarie in sotterraneo, Papardo, Annunziata ed Europa, sul fronte siculo.