Lagarde annuncia segnali di ripresa economica e la frenata dell’inflazione: la mossa della Bce sui tassi

Di fronte all'Europarlamento in plenaria, la presidente della Bce Christine Lagarde ha indicato la discesa dell'inflazione, confermando però l'attuale livello dei tassi di interesse

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Christine Lagarde rileva i segnali positivi di una generale ripresa dell’economia nell’eurozona, ma rimanda qualsiasi discorso sul taglio dei tassi di interesse. Nell’attesa audizione di fronte all’Europarlamento in sessione plenaria, la presidente della Bce ha constatato la tendenza in discesa del caro, confermando però l’intenzione di mantenere l’attuale livello dei tassi fino al raggiungimento del target del 2 per cento sull’inflazione fissato dalla Banca centrale.

Il discorso di Lagarde

“Nella riunione del Consiglio direttivo di gennaio – ha premesso Christine Lagarde alla plenaria – abbiamo ritenuto che le informazioni pervenute fossero sostanzialmente in linea con la nostra valutazione di dicembre sulle prospettive di inflazione a medio termine. Abbiamo quindi deciso di mantenere invariati i nostri tassi di interesse ufficiali“.

“Questi tassi di interesse sono a livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, daranno un contributo sostanziale a garantire che l’inflazione ritorni tempestivamente al nostro obiettivo di medio termine del 2%” ha assicurato la presidente della Bce (qui Lagarde aveva detto che era prematuro parlare del taglio tassi di interessi).

“Si prevede che l’attuale processo disinflazionistico continui – ha aggiunto – ma il Consiglio direttivo deve avere fiducia che ci porterà in modo sostenibile al nostro obiettivo del 2%. Continueremo a seguire un approccio dipendente dai dati per determinare il livello e la durata appropriati della restrizione, tenendo conto delle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione sottostante e della forza di trasmissione della politica monetaria” (qui avevamo riportato le ipotesi sui tagli dei tassi di interesse per giugno.)

Nel resoconto tracciato dalla numero uno della Banca centrale europea, si sottolinea una crescita stagnate del Pil reale nell’ultimo trimestre, seguita a un 2023 debole per tutta l’eurozona dopo l’espansione del 3,4% nel 2022.

“Tuttavia – ha spiegato Lagarde – ci sono sempre più segnali di un’inversione di tendenza e alcuni indicatori prospettici indicano una ripresa nel corso dell’anno”.

“In prospettiva, ci aspettiamo che l’inflazione continui a rallentare, poiché l’impatto dei passati shock al rialzo si attenua e le condizioni di finanziamento restrittive contribuiscono a far scendere l’inflazione” ha annunciato la presidente della Bce.

Il cappio dell’eurodeputato leghista Ciocca

Per raggiungere gli obiettivi indicati nel suo intervento a Strasburgo, Christine Lagarde non ha mancato di chiamare alle proprie responsabilità le istituzioni europee e degli Stati membri: “Di fronte alle attuali sfide economiche e geopolitiche, i responsabili politici devono avere il coraggio di compiere gli ulteriori passi necessari per far progredire l’integrazione europea. Conto su questo Parlamento – e sul prossimo – per guidare l’azione europea necessaria a rafforzare l’area dell’euro.”

“Gli elevati prezzi dell’energia e la crescente instabilità geopolitica stanno rappresentando una minaccia per la competitività dell’area euro. E si stanno aggiungendo alle sfide strutturali esistenti dell’Europa come l’invecchiamento, il cambiamento climatico e la digitalizzazione”, aggiunge.

Durante il dibattito in plenaria sul bilancio annuale dell’Europarlamento, l’eurodeputato della Lega Angelo Ciocca è intervenuto contro la politica monetaria della Bce, sventolando un cappio davanti al volto di Christine Lagarde.

Il membro del Gruppo Identità e Democrazia ha affermato che i costi dei mutui sono triplicati a seguito dei rialzi dei tassi della Bce “ma questa inflazione non è causata dalla domanda: ci sono più poveri e ci sono meno figli. Questa inflazione è causata dalla carenza di forniture, non solo energetiche e dagli sbagli di questa Europa”.

Le politiche criminali di questa Europa da lei guidata hanno lo stesso effetto di questo cappio”, ha detto Ciocca, sventolando una corda estratta dalla giacca, di fronte a una Lagarde impassibile. Cappio “che strangola la gente, che strangola le famiglie, le imprese e la nostra economia. Fermiamo l’aumento dei tassi di interesse, abbassiamo i tassi di interesse”.

Ciocca non è nuovo a queste plateali dimostrazioni all’Eurocamera: famosa la contestazione contro l’intervento del commissario all’Economia Pierre Moscovici, nel 2018, quando l’eurodeputato leghista prese i fogli del discorso e li schiacciò con una scarpa di fronte all’Aula.