Inflazione, altro record: ecco le città più care in Italia

L'inflazione cresce e la vita costa sempre di più in Italia: ecco quali sono le città più care del Bel Paese in base ai dati Istat sull'inflazione di marzo

Pubblicato: 18 Aprile 2023 21:00

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Lo abbiamo ripetuto più volte e anche l’Istat ora lo conferma: il 2023 è l’anno dei rincari in Italia, con l’inflazione che ha toccato picchi da record. L’aumento dei prezzi, infatti, si è fatto sentire in maniera decise sulle tasche degli italiani che, come vi abbiamo detto, vedono sempre più vuoto il loro carrello della spesa e soprattutto il loro portafoglio.

Da Nord a Sud sembra non salvarsi proprio nessuno in una situazione di crisi economica generale, con l’inflazione che ha tagliato le gambe a molte famiglie che faticano ad arrivare a fine mese. I costi rispetto allo scorso anno sono infatti aumentati a dismisura, con rincari che toccano anche i 2.000 euro annui a famiglia. Ma quali sono le città più care d’Italia? A rispondere a questa domanda è stata l’Unione Nazionale Consumatori che servendosi dei dati Istat sull’inflazione ha stilato una classifica delle 75 città italiane.

Inflazione record, le città più care

Nell’analisi dell’Unione Nazionale Consumatori basata sull’inflazione annua trovano spazio tutte le città italiane, da Nord a Sud, studiate nei minimi dettagli in chiave dei rincari annui subiti dalle famiglie. Una graduatoria lunga 75 posizioni, dalla città più cara alla più virtuosa dove, con tanta invidia da parte di milioni di cittadini, la vita sembra costare meno (qui vi abbiamo spiegato perché l’inflazione scende e la spesa resta comunque carissima).

Lo sanno bene i cittadini di Bolzano, che quest’anno si sono guadagnati la maglia nera come città più cara in assoluto nel Bel Paese, dove l’inflazione è al +8,5% (settimo risultato in Italia), ma che trova traduzione in una maggior spesa aggiuntiva rispetto allo scorso anno. Nella città della provincia autonoma del Trentino-Alto Adige, infatti, il rincaro annuo per famiglia è di 2.259 euro. Costi davvero elevati che staccano, di appena 33 euro, la seconda in classifica. Parliamo di Milano, medaglia d’argento di questa classifica, dove il rialzo dei prezzi dell’8,2% determina un incremento di spesa annuo pari a 2.226 euro a famiglia. Sul gradino più basso del podio c’è invece Siena, che con +9,6%, la seconda inflazione più alta d’Italia ex aequo con Imperia, ha una spesa supplementare pari a 2.164 euro annui per una famiglia tipo.

La top 10 prosegue poi con tutte città del Nord e del centro. Al quarto posto Genova, la città con inflazione più alta d’Italia, +9,8%, con una stangata pari a 2.136 euro per una famiglia media. Seguono Varese (+7,8%, +2.057 euro), Grosseto (+9,1%, +2.051 euro), al settimo posto Trento (+7,8%, +2.041 euro), seguita da Ravenna (+8,2%, +1.982 euro), Perugia (+8,6%, pari a 1.976 euro) e Pistoia (+8,7%, +1.961 euro).

Inflazione, dov’è cresciuta di meno in Italia

E gli ultimi posti della classifica? Ovviamente ribaltando la graduatoria possibile trovare le città più virtuose, ovvero quelle dove l’inflazione è più bassa e, soprattutto, dove la spesa aggiuntiva è la più bassa del Paese (qui la mappa delle città in Italia più colpite dall’aumento dei prezzi a febbraio).

Al 75° posto della classifica, ovvero il primo posto delle città meno care d’Italia, c’è Potenza dove c’è l’inflazione più bassa del Paese (+4,8%) e dove in media si spendono “solo” 948 euro in più. A seguire Reggio Calabria, ex aequo con Catanzaro, col +5,9% e +1.102 euro di spesa aggiuntiva per entrambe.

Scorrendo la classifica, e rimanendo di fatto al Sud, ci sono Campobasso (+6,8%, +1.245 euro), Caserta (+6,6%, +1.284 euro), Bari (+7,5%, +1.301 euro) e Caltanissetta (+6,9%, +1.316 euro). A chiudere la top 10 delle città virtuose poi Ancona (+6,7%, +1.332 euro), Napoli (+6,6%, +1.335 euro) e Trapani (+7,2%, 1.373 euro).