Con l’approvazione del Decreto Omnibus (tecnicamente due provvedimenti distinti) da parte del Consiglio dei ministri, il Governo tenta di venire incontro alle istanze di diverse categorie prima della pausa istituzionale estiva di Ferragosto. È bene precisare che il testo non è definitivo, ma potrà essere modificato da emendamenti nel corso del suo iter parlamentare.
Ecco che nei provvedimenti finisce praticamente di tutto (come la stessa denominazione omnibus suggerisce e come avevamo anticipato qui), con misure anche molto diverse tra loro e alcune attese da lungo tempo. Prima fra tutte quella sulle licenze dei taxi per arrivare al contrasto del caro voli, fino all’inasprimento delle sanzioni per chi appicca incendi dolosi e allo stop al tetto sugli stipendi nella Società per il Ponte sullo Stretto di Messina. Ma non solo: ecco tutte le misure contenute nei due decreti e cosa cambia.
Le licenze dei taxi: cosa cambia davvero
Dopo mesi di pressanti richieste da parte dei tassisti, il Governo Meloni interviene rispondendo alle istanze della categoria e venendo incontro anche alle esigenze dei clienti. In estrema sintesi: aumentano le licenze e a far rispettare le nuove norme saranno i Comuni. Città metropolitane, capoluoghi e Comuni con aeroporti internazionali potranno indire il concorso straordinario aperto a nuovi operatori, con un limite ben fissato: non si potrà andare oltre il 20% rispetto alle licenze esistenti.
Il decreto agisce anche sulla procedura per il rilascio della licenza, che diventa più snella, rapida e semplificata per il rilascio delle licenze temporanee, prorogabili per un totale di 24 mesi (nel testo viene specificato “con una durata non superiore ai 12 mesi, prorogabili per un massimo di ulteriori 12 mesi per esigenze di potenziamento del servizio”). Queste nuove licenze potranno essere rilasciate esclusivamente in favore di soggetti che già ne posseggono altre e che potranno decidere se affidare a terzi anche a titolo oneroso o gestirle in proprio.
Queste licenze aggiuntive saranno vincolate all’utilizzo di un veicolo elettrico o ibrido, e pertanto l’Esecutivo ha previsto incentivi dedicati per l’acquisto di taxi “green”. Si tratta in pratica di un raddoppio dell’Ecobonus, anche per Ncc (Noleggio con conducente). Lo strumento della doppia guida viene inoltre ampliato a livello nazionale e alleggerito per quanto riguarda la burocrazia, per incentivare il ricorso anche alle turnazioni integrative. In parole povere: a fine turno, lo stesso taxi potrà essere affidato a un altro conducente, portando sulla carta a un potenziamento del servizio. Un sistema già utilizzato nelle grandi città, è vero, ma il ministro Urso sottolinea che ora “sarà possibile farlo con una semplice comunicazione”.
E veniamo all’esclusione della cumulabilità delle licenze definitive. La norma è saltata dietro il pressing dei sindacati dei tassisti, preoccupati che le stesse licenze venissero vendute a soggetti terzi, anche a multinazionali, con conseguente perdita di valore. L’accumulo indiscriminato di licenze avrebbe inoltre potuto portare sulla carta ad assumere i tassisti, trasformandoli di fatto da lavoratori autonomi a dipendenti. Il Governo ha dovuto dunque correggere il tiro in Cdm. Il “no” secco al cumulo delle licenze è stato unanime, con una parte dei rappresentanti sindacali che è arrivata a minacciare lo sciopero.
Biglietti aerei, stop agli algoritmi che alzano i prezzi
La norma sul contrasto al caro voli impone il blocco degli algoritmi che aumentano i prezzi dei biglietti aerei (caro vita, dalla benzina ai voli e alberghi: cos’è aumentato). La norma approvata dal Cdm vieta la fissazione dinamica delle tariffe da parte delle compagnie aree, modulata in relazione al tempo della prenotazione. La fissazione vale su rotte nazionali di collegamento con le isole e avviene:
- durante un periodo di picco di domanda legata alla stagionalità;
- in concomitanza di uno stato di emergenza nazionale;
- se conduce a un prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori del 200% superiore alla tariffa media del volo.
Il Governo ha poi definito “pratica commerciale scorretta” l’utilizzo di procedure automatizzate di determinazione delle tariffe basate su attività di profilazione web dell’utente o sulla tipologia dei dispositivi elettronici utilizzati per le prenotazioni, quando esso comporti un pregiudizio economico. Le compagnie aeree dovranno sempre informare l’utente, durante gli acquisti di biglietti online, sull’utilizzo di questi strumenti di profilazione.
Gli stipendi dei super esperti del Ponte sullo Stretto
C’è anche un’altra norma molto discussa inserita nel Decreto Omnibus: lo stop al tetto dei compensi per i super esperti che lavoreranno per la realizzazione del Ponte sullo Stretto (ecco quanto ci costerà l’opera). La deroga è stata fortemente sponsorizzata dal ministero di Matteo Salvini, “per garantire il coinvolgimento dei migliori professionisti”. L’articolo 15 del provvedimento stabilisce che alla società concessionaria non si applichi dunque il limite di 240mila euro dei compensi massimi per gli amministratori e i dipendenti.
Incendi dolosi, lotta ai piromani
Anche la situazione degli incendi ha spinto il Governo ad approvare una norma dedicata. Il Cdm ha introdotto sanzioni più severe per i responsabili di roghi dolosi, per i quali il minimo edittale passa da quattro a sei anni. Se la matrice è colposa, la pena minima è invece di due anni di reclusione.
La pena viene aumenta “da un terzo alla metà” se “il fatto è commesso al fine di trarne profitto per sé o per altri” oppure “con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti all’esecuzione di incarichi o allo svolgimento di servizi nell’ambito della prevenzione e della lotta attiva contro gli incendi boschivi”.
Novità per il Superbonus
Il Consiglio dei ministri è intervenuto anche in materia di Superbonus. Le cosiddette villette, cioè le unità abitative unifamiliari, potranno godere dell’agevolazione al 110% fino al 31 dicembre 2023. La norma proroga dunque l’attuale scadenza, stabilita al 30 settembre.
Qui abbiamo spiegato come cambia il Superbonus dal 2024 e chi potrà ancora richiederlo.
Il “nuovo” 8 per mille
I decreti consentono inoltre la destinazione dell’8 per mille al “recupero delle tossicodipendenze e delle altre dipendenze patologiche”. Dal prossimo anno, quindi con la dichiarazione dei redditi relativi al 2023, il contribuente potrà scegliere questa opzione.
Per l’anno in corso, senza la scelta di una delle cinque voci prevista attualmente, la quota destinata allo Stato andrà “prioritariamente” a finanziare “interventi straordinari” contro le tossicodipendenze.
Semiconduttori e costi delle materie prime
Il Cdm ha introdotto un credito d’imposta da 630 milioni di euro per le imprese che investono in ricerca e sviluppo nei chip, e dunque utilizzano semiconduttori (finiti nel vortice degli aumenti globali di prezzo per via della guerra in Ucraina e della crisi internazionale). In tale ambito potrà essere riconosciuto “il preminente interesse strategico nazionale” per investimenti esteri che superano il miliardo di euro. Il Governo si avvale inoltre la facoltà di nominare un commissario straordinario, per il quale basterà l’autorizzazione unica.
Contro l’aumento dei costi di materie prime e materiali sono previste risorse aggiuntive per oltre un miliardo di euro, coperte con il Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche.
Investimenti esteri in Italia
I due Decreti approvati dal Cdm sono denominati tecnicamente Dl Asset Investimenti e Giustizia. E lo si vede soprattutto dalle misure per rafforzare l’attrazione di investimenti esteri in Italia. Per gli investimenti dal miliardo di euro in su, a patto che siano riconosciuti dal ministero delle Imprese e del Made in Italy di preminente interesse strategico nazionale, viene introdotta la possibilità di nominare un commissario straordinario governativo. Quest’ultimo garantirà il coordinamento e l’azione amministrativa necessaria per una procedura tempestiva ed efficace.