Stellantis, il repulisti dei vertici, ma Tavares rimane fino al 2026. Oggi a Montecitorio

Carlos Tavares resta saldo alla guida di Stellantis, mentre nuovi cambiamenti ai vertici mirano a rilanciare il gruppo e superare le difficoltà

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Pubblicato: 11 Ottobre 2024 08:10Aggiornato: 11 Ottobre 2024 11:11

Carlos Tavares non molla la presa. Il lungo Consiglio di amministrazione di Stellantis, durato due giorni nella sede americana di Auburn Hills, Detroit, si è concluso con una serie di scosse ai vertici aziendali. La casa automobilistica ha diffuso un comunicato quasi a mezzanotte: cambiamenti immediati nel management, destinati a imprimere un’accelerazione alle operazioni del gruppo.

Il Ceo Tavares resta saldo al comando, mentre il gruppo cerca di uscire da un periodo tutt’altro che semplice, segnato da una perdita del titolo di oltre il 20% nell’ultimo anno, dalla riduzione della produzione in Italia e dall’allarme sugli utili.

Un ricambio che ha l’obiettivo di raddrizzare la situazione, dopo che il gruppo nato dalla fusione tra Fca e Psa nel 2021 ha dovuto rivedere i suoi target per il 2024, a causa dei risultati deludenti sul mercato. Nonostante questi cambiamenti, il Consiglio di amministrazione ha confermato la fiducia in Carlos Tavares, anche se la sua sostituzione non è del tutto esclusa. Infatti, il processo formale per trovare un successore, che prenderà il suo posto all’inizio del 2026, è già in corso, guidato da un comitato speciale presieduto da John Elkann.

Secondo indiscrezioni, Tavares potrebbe annunciare anche un anticipo di sei mesi per la produzione della Fiat 500 ibrida a Torino e possibili novità sulla piattaforma Smart per le utilitarie, con Pomigliano d’Arco e Mirafiori in corsa per la produzione.

Via i vertici, Filosa prende il comando del Nord America

Le uscite eccellenti si fanno notare. Tra queste c’è il numero uno del Nord America, Carlos Zarlenga, sostituito per affrontare un panorama che richiede decisioni rapide e mirate.

Antonio Filosa, che resta alla guida di Jeep, diventa il nuovo chief operating officer per il Nord America. Il Nord America, dove Stellantis genera metà dei suoi profitti, ha avuto grosse difficoltà sul fronte vendite e scorte, e Filosa, con i suoi successi in Sud America, viene chiamato a ribaltare la situazione. L’annuncio sul futuro di Zarlenga arriverà prossimamente.

Energia per l’Europa: Imparato alla guida

Un’altra mossa chiave riguarda Jean-Philippe Imparato, già Ceo di Pro One, che ora diventa responsabile delle operazioni per l’Europa allargata, sostituendo Uwe Hochgeschurtz, che esce di scena. Con 34 anni trascorsi dentro l’azienda, Imparato porta in dote un’esperienza profonda in brand e reti commerciali, e avrà il compito di affrontare un mercato europeo in piena trasformazione, dove le vendite rappresentano un aspetto da non sottovalutare.

Ostermann nuovo Cfo, Knight fuori

A prendere il posto della dimissionaria Natalie Knight è Doug Ostermann, che diventa il nuovo chief financial officer. Ostermann ha maturato quasi 20 anni di esperienza nel settore finanziario e ha già lavorato con Stellantis e in altre importanti realtà internazionali. Anche il suo passato alla guida di Stellantis China fa intuire come la scelta sia stata dettata da un mix di esperienza e visione strategica.

Audizione in parlamento e cessione di Comau

Oggi Tavares si presenterà alle 13.30 a Montecitorio, forte anche del via libera del governo Meloni alla vendita della quota di maggioranza del 50,1% di Comau – società di automazione industriale del gruppo Stellantis – al fondo americano One Equity Partners, attraverso la newco OEP Heron BidCo.

Sull’azienda, considerata un asset strategico per il paese, il Governo ha esercitato il golden power per bloccare o intervenire sui termini dell’operazione. La cessione è stata approvata con alcune condizioni, tra cui il mantenimento degli investimenti in ricerca e sviluppo e la preservazione delle funzioni di direzione e controllo in Italia.

In una nota, il Consiglio dei ministri afferma di aver “preso atto che le parti si sono impegnate a garantire che l’operazione avrà un impatto positivo sulla forza lavoro nel medio-lungo termine”, sottolineando che le prescrizioni sono volte a tutelare l’asset strategico di Comau e, in particolare, ad assicurare il livello degli investimenti nelle attività di ricerca e sviluppo, il mantenimento, in Italia, degli impianti di produzione delle società italiane del gruppo e delle funzioni di direzione e coordinamento delle attività di ricerca e sviluppo del Gruppo Comau. Infine, “andrà garantito il know how tecnologico italiano, attraverso la tutela dei brevetti e degli altri titoli di proprietà intellettuale”.