Riparazioni smartphone extra garanzia, dove costa di più in Italia

Come cambiano i costi per riparare gli smartphone in Italia, da Regione a Regione: un mercato in netta crescita

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Riparare uno smartphone è un processo ben differente rispetto ad alcuni anni fa. L’industria ha modificato un dettaglio non di poco conto, che ha di fatto tagliato fuori la chance di parte degli utenti di risparmiare un bel po’ di soldi.

Si parla dell’opportunità di aprire la scocca posteriore del proprio telefono, senza correre il rischio di arrecare danni al display. In precedenza non c’era altro che un gioco di incastri e leve. Oggi invece è tutto bene incollato e richiede la giusta attrezzatura e manualità per intervenire.

Ciò comporta due scelte: prolungata assistenza a pagamento con il produttore e riparazione extra garanzia tramite privati. Quest’ultima soluzione è la più in voga in Italia, che vanta però dei costi di manodopera ben differenti a seconda delle regioni.

In passato si poteva aprire un telefono e sostituire la componente rotta. Il tutto al costo di una manciata d’euro (display a parte) e circa 10-20 minuti di “lavoro”. Oggi il discorso è ben diverso. Tempi allungati e rischi maggiori, anche se non tutti i professionisti li fanno rientrare nel prezzo (un riparatore che genera crepe nel display, in fase di rimozione della scocca, potrebbe richiedere denaro per sostituirlo).

Quanto vale il mercato delle riparazioni

Riparare e non sostituire, procedendo con un nuovo acquisto, è una sana abitudine. Operando in questo modo, risparmieremmo e genereremmo minore spazzatura tecnologica.

Al di là della questione ambientale, però, la maggior parte dei soggetti che optano per la riparazione si preoccupano unicamente della spesa necessaria per un nuovo modello. In alcuni casi, invece, il danno è avvenuto poco dopo i due anni (di garanzia). Lo smartphone è ancora “nuovo” e dunque meritevole di una seconda chance.

Una ricerca di WeFix ha sottolineato come le riparazioni extra garanzia rappresentino un mercato in crescita. Nel solo 2023 è stata superata quota 250 milioni di euro in Italia. L’intera industria ha invece superato quota 63 miliardi di dollari.

Una cifra globale che tiene però conto non soltanto delle riparazioni dei singoli soggetti, tutt’altro. A incrementare notevolmente il settore è infatti la grande diffusione di prodotti ricondizionati. Si ripara ciò che si può, restituendogli nuova vita. Prodotti rimessi “a nuovo”, sullo scaffale a prezzi decisamente scontati. Un discorso che vale per gli smartphone e non solo. Compresi anche computer, laptop, tablet ed elettrodomestici.

Oltre il 10% degli smartphone in circolo in Europa sono oggi ricondizionati. Dati forniti dall’European Refurbishment Association, che tiene conto dei 27 Paesi Ue.

Quanto costa riparare lo smartphone in Italia

Il costo medio per una riparazione smartphone extra garanzia in Italia è di 80 euro. I dati di WeFix sono molto specifici e, oltre a guardare alle differenze in termini di Regioni, si soffermano anche sui marchi più o meno costosi.

Riparare i modelli Samsung richiede il maggior esborso. Il costo medio si aggira intorno ai 107 euro, a differenza dei modelli Huawei, che vantano un costo di riparazione generale di 64 euro. Ciò non vuol dire che siano i più economici in assoluto, ma lo sono nella fascia dei prodotti più venduti.

Schermi e batterie sono in cima alla lista delle parti sostituite con maggior frequenza. Uno smartphone Apple richiede un costo di 48 euro medio ma, per questo marchio e per altri, molto cambia a seconda della Regione.

I prezzi più bassi sono al Sud, con Campania, Calabria e Sicilia in testa. Al Nord, soprattutto in Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta, si paga generalmente più per queste riparazioni.

Si fa un esempio pratico, quello di una batteria di un iPhone 12. Sostituzione dal costo medio di 54 euro in Trentino e di 39 euro in Campania. Lo schermo di un Samsung S21 vede invece una differenza di 20 euro, tra i 204 del Nord e i 184 del Sud. Una discrepanza non gigantesca ma considerevole, se si tiene in conto del mercato nel suo toto.

Il costo dei ricambi non muta, come spiega Joseph Caruso, responsabile del dipartimento statistico di WeFix. A pesare sono dei fattori esterni, come il costo medio della vita, la densità di popolazione e la concorrenza dei centri di assistenza per numeri di cittadini.