Manovra: su Pos Governo fa retromarcia, Meloni cede a Bruxelles

L''esecutivo studia il piano b: ecco cosa ha detto il Ministro dell'Economia Giorgetti. Reddito di cittadinanza ridotto, le novità.

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Redazione

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Pubblicato: 19 Dicembre 2022 08:11

Salta la norma sul Pos con il Governo costretto a cedere al pressing di Bruxelles:  Nell’emendamento che presenterà il governo è prevista l’eliminazione della normativa relativa al Pos. Argomento che rimettiamo alla valutazione della commissione per quanto riguarda eventuali forme, che noi caldeggiamo, di ristoro o risarcimento per gli operatori che si dovranno trovare di fronte ad un maggiore onere per le commissioni applicate su queste transazioni”. Lo ha detto il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti intervenendo in commissione Bilancio alla Camera sulla manovra.

Pos, Meloni si arrende a Bruxelles

Poco prima, proprio sul Pos la premier Meloni ha affermato: ‘Se non ci sono i margini ci inventeremo un altro modo per non fare pagare agli esercenti le commissioni bancarie sui piccoli pagamenti”. In particolare Giorgetti ha spiegato che “sul pos e Opzione donna il governo ha le proprie opinioni, che si scontrano con dati e circostanze di fatto e anche – nel caso di Opzione donna – con un’onerosità sul livello pluriennale significativa. Si tratta di trovare soluzioni compatibili con le raccomandazioni e le normative di riferimento anche in sede europea”,

Passa da 20 a 25 mila” il tetto del reddito per il taglio del cuneo di un ulteriore punto percentuale, ha spiegato il ministro aggiungendo che negli emendamenti del governo alla manovra c’è “l’innalzamento a 600 euro delle pensioni minime per tutti quelli che hanno 75 anni” ha sottolineato e sempre sulle pensioni ha aggiunto: “Abbiamo previsto la revisione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni per gli anni 2023 e 2024, è stata elevata la percentuale della fascia di pensioni da 4 a 5 volte la minima e ridotte conseguentemente quelle a salire per quanto riguarda i redditi”. Sul cuneo “abbiamo fatto uno sforzo per andare da 20 a 25mila”: “sono 500 più di milioni, quindi più della metà dell’intero emendamento è andata a questa unica misura cui teniamo tantissimo”.

“È stata ripristinata la vecchia norma del 2012 che permette per i contratti di mutuo ipotecario di tornare dal tasso variabile al fisso” ha annunciato anche Giorgetti

Reddito ridotto a 7 mesi

Riguardo al reddito di cittadinanza “le mensilità sono state ridotte da 8 a 7”. Negli emendamenti del governo, inoltre, “è recepita quella che è una volontà emersa in commissione al Senato sul dl quater e recepita qui per motivi di tempo: la possibilità di presentare la cilas per i condomini entro il 31 dicembre 2022 per mantenere il regime di maggior favore al 110%”.

“Si è aumentato da seimila e ottomila euro la soglia massima per l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a favore di datori di lavoro che assumono dal primo gennaio al 31 dicembre con contratto a tempo indeterminato i beneficiari del Reddito di cittadinanza” ha sempre detto il ministro dell’Economia in commissione Bilancio alla Camera. “Permette di coprire di fatto l’intera platea dei nuovi assunti perché – aggiunge – copre raggiunge dei livelli significativi”.

Nodo coperture

Il titolare del Mef ha spiegato anche che il ritardo per la presentazione del maxiemendamento, che peraltro in parte è stato presentato adesso, è dovuta al fatto che gli uffici del Mef erano pronti questo pomeriggio con il maxiemendamento ma la presidenza della Camera ha chiesto di evitare, dopo aver manifestato l’indisponibilità a considerare ammissibile il maxiemendamento se non spacchettato per omogeneità di matreria. E noi abbiamo ceduto ad un lavoro molto complicato di spacchettamento del maxi per comporre e ricomporre le coperture”.