Meglio investire in buoni fruttiferi postali o conti deposito?

Ecco cosa scegliere tra i buoni fruttiferi postali e i conti deposito valutando la sicurezza, il rendimento, la durata dell'investimento e la tassazione nel 2025

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Alessandra Di Bartolomeo

Giornalista di economia

Giornalista esperta di risparmio, ha maturato una vasta esperienza nella divulgazione di questioni economiche.

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L’inflazione sempre alta e i tassi di interesse ballerini stanno spingendo sempre più risparmiatori a cercare delle soluzioni per non lasciare i propri soldi parcheggiati sul conto corrente in quanto quest’ultimo offre spesso rendimenti molto bassi. Tra le opzioni più gettonate sulle quali investire ci sono i buoni fruttiferi postali e i conti deposito perché considerati prodotti a basso rischio. Quale scegliere dei due dunque e perché?

Perché scegliere i buoni fruttiferi postali

I buoni fruttiferi postali sono un prodotto di risparmio e e investimento sicuro perché garantito dallo Stato Italiano. È emesso da Cassa Depositi e Prestiti e collocato sul mercato da Poste Italiane.

Tali titoli piacciono molto perché sono privi di spese per l’acquisto e per il rimborso, inoltre sono ideali per chi desidera investire a medio-lungo termine. Tra i migliori buoni fruttiferi postali ci sono i 3×4 che come si evince dal nome durano 12 anni e offrono un tasso di rendimento annuo lordo del 3%.

Sono inoltre perfetti per chi:

  • cerca un prodotto sicuro in quanto, come detto, sono garantiti dallo Stato Italiano;
  • desidera una tassazione agevolata che è del 12,5% sugli interessi.

Non bisogna poi dimenticare che dal 3 aprile, insieme ai libretti di risparmio e ai titoli di Stato sono esclusi dall’Isee per un importo massimo di 50.000 euro a nucleo familiare.

I buoni postali sono quindi una forma di investimento ideale per chi è paziente e desidera conservare il valore del proprio patrimonio nel tempo come:

  • i nonni e genitori che desiderano accantonare delle somme per nipoti o figli;
  • per i lavoratori o i pensionati che non hanno fretta di liquidare il denaro e desiderano un investimento affidabile.

Perché scegliere i conti deposito

I conti deposito, così come i bfp, sono dei prodotti di risparmio e investimento molto amati. Essi sono offerti dalle banche e grazie ad essi è possibile accantonare i propri risparmi in cambio di un tasso di interesse più alto rispetto a quello del conto corrente tradizionale.

Sono ideali per chi desidera ottenere un rendimento sicuro sul proprio denaro senza correre rischi. Le cifre fino a 100 mila euro a depositante e a banca, infatti, sono coperte dal Fitd che è il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.

Tali prodotti possono essere liberi o vincolati. Nel primo caso, è possibile prelevare il denaro in qualsiasi momento ma il rendimento è più basso mentre nel secondo caso, il capitale è bloccato per un determinato periodo per cui si ha un tasso di interesse più alto.

Tra i migliori conti deposito del momento c’è ad esempio quello vincolato per i clienti premium Illimity che offre un rendimento lordo del 3%.

Essi sono consigliati per chi:

  • desidera ottenere interessi più alti nel breve periodo;
  • desidera un prodotto sicuro;
  • può accettare una tassazione più alta, esattamente del 26%, e approfittare di rendimenti leggermente superiori;
  • desidera una maggiore flessibilità.

Potrebbero essere quindi il prodotto ideale per:

  • i giovani risparmiatori che desiderano ottenere liquidità in tempi brevi;
  • i lavoratori che non vogliono tenere bloccati per troppo tempo i loro soldi;
  • le famiglie per accumulare un piccolo gruzzoletto da tenere per le spese improvvise.

Cosa scegliere e perché?

Non è semplice decidere se optare per i buoni postali o per i conti deposito perché entrambi sono prodotti sicuri e offrono rendimenti non elevati. In ogni caso, potrebbe orientarsi per i primi chi cerca:

  • sicurezza;
  • stabilità;
  • benefici fiscali;
  • un investimento a lungo termine.

Coloro che invece puntano a massimizzare il rendimento nel breve periodo dovrebbe scegliere i conti deposito anche se la tassazione è più elevata. La scelta, quindi, dipende soprattutto dall’orizzonte temporale e dalla necessità di poter disporre del capitale in tempi più o meno brevi.