Private Equity, continuerà a over-performare rispetto al mercato azionario

Secondo una indagine condotta in Italia da Deloitte su 32 società del settore Private Equity, il 75% degli operatori ritiene che il Private Equity continuerà a generare "alpha" per l'intero ciclo di investimento anche in futuro

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Redazione

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Pubblicato: 21 Luglio 2024 10:18

Negli ultimi anni, il settore del Private Equity in Europa e in Italia ha dimostrato una notevole capacità di generare extra-rendimenti. Il settore ha infatti registrato una over-performance (“alpha”) rispetto all’indice FTSE IT Small Cap del 10%, come risulta da un’analisi rischio/rendimento su 400 fondi europei di Private Equity nel periodo Q4 2014 – Q3 2021. Nel corso del 2023, il mercato italiano del private equity e venture capital ha registrato investimenti per un controvalore pari a 8.162 milioni di euro, in calo del -12% rispetto al boom dell’anno precedente. Tuttavia, 8 operatori di Private Equity su 10 in Italia ritengono che il settore abbia over-performato il mercato azionario nel corso dell’ultimo decennio prevalentemente grazie a operazioni di M&A (64%) e crescita organica (33%) basata su internalizzazione, lo sviluppo di nuovi prodotti e l’individuazione di nuovi segmenti di mercato.

La situazione in Europa

In Europa, i fondi di Private Equity disponevano nel 2023 di 338 miliardi di euro di “dry powder“, capitale non ancora investito, che rappresenta una risorsa significativa per nuove opportunità di investimento. A livello globale, secondo alcune previsioni, è possibile per il settore raggiungere l’ambiziosa soglia di 26.000 miliardi di dollari di AUM entro il 2026 (fonte Preqin).

Lo scenario italiano: transizione green e digitale fattori chiave per la crescita delle aziende investite

Secondo una indagine condotta in Italia da Deloitte su 32 società del settore Private Equity, il 75% degli operatori ritiene che il Private Equity continuerà a generare “alpha” per l’intero ciclo di investimento anche in futuro. In Italia, secondo gli intervistati, i rischi principali che possano ostacolare generazione di over-performance del comparto sono l’escalation delle tensioni geopolitiche a livello globale (44%), protezionismo e interruzioni della supply chain (31%), il costo del denaro e l’andamento dei tassi di interesse (17%), trend demografici (6%). Negli ultimi dieci anni, i settori che hanno maggiormente attratto l’interesse degli operatori di Private Equity italiani sono stati il Manufacturing (36%), Telco (22%), Fashion, Food e arredamento (22%), servizi tra cui Education, salute e servizi finanziari (14%), Energy (6%).

Un decalogo per guidare la creazione di valore sostenibile

Il report di Deloitte identifica dieci strategie chiave per gestire attivamente le aziende del portafoglio investito, focalizzandosi su un approccio che vada oltre la semplice creazione di valore finanziario. Anzitutto, una strategia focalizzata sulla reale crescita della produttività a medio-lungo termine, rispetto alle tradizionali strategie orientate al miglioramento a breve termine dell’EBITDA; poi un utilizzo più spiccato di nuove tecnologie digitali, inclusa l’integrazione dell’AI in modo etico ed efficace, utilizzando al meglio le capacità umane in sinergia con le tecnologie avanzate.