La Fed lascia invariati i tassi: l’ombra dei dazi su crescita e inflazione Usa

"Non dobbiamo avere fretta di modificare la nostra posizione di politica monetaria e siamo ben posizionati per attendere una maggiore chiarezza", ha affermato il presidente della Fed, Jerome Powell

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Redazione

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Pubblicato: 20 Marzo 2025 07:47

Nessuna sorpresa dalla Federal Reserve che ha lasciato i tassi di interesse fermi all’intervallo 4,25-4,50% , affermando che l’attività economica ha continuato ad espandersi a un ritmo sostenuto, il tasso di disoccupazione si è stabilizzato a un livello basso negli ultimi mesi e le condizioni del mercato del lavoro rimangono solide, mentre la riduzione rimane “piuttosto elevata”.

“L’ incertezza sulle prospettive economiche è aumentata – si legge nelle dichiarazioni rilasciate al termine della riunione – Il Comitato è attento ai rischi per entrambe le parti del suo doppio mandato”.

Fed, tassi invariati

“Non dobbiamo avere fretta di modificare la nostra posizione di politica monetaria e siamo ben posizionati per attendere una maggiore chiarezza”, ha affermato il presidente della Fed, Jerome Powell, nella conferenza stampa che ha seguito la decisione di lasciare i tassi invariati e di rallentare il ritmo del quantitative tightening a partire da aprile.

“I partecipanti (al FOMC, ndr) hanno espresso le loro valutazioni individuali di un percorso appropriato per il tasso in base a ciò che ogni partecipante ritiene essere lo scenario più probabile per il futuro – ha raccontato – E, lo ammetto, è un esercizio impegnativo in questo momento. Alla luce di una notevole incertezza, il partecipante mediano prevede che il livello appropriato del tasso sarà del 3,9 percento alla fine di quest’anno e del 3,4 percento alla fine dell’anno prossimo, invariati rispetto a dicembre. Mentre queste previsioni individuali sono sempre soggette a incertezza, l’incertezza oggi è insolitamente elevata”.

“Elevata incertezza”

“Come previsto, la Fed ha adottato un tono cauto nella riunione di questo mese, rimanendo in attesa di chiarimenti sulle prospettive di crescita e sulle modifiche alla politica commerciale. Le revisioni delle proiezioni dei membri del FOMC lasciano in qualche misura la sensazione di un’atmosfera da “stagflazione”, con previsioni di crescita e inflazione che si muovono in direzioni opposte. Per il momento la Fed è in modalità “wait and see”, per verificare se il recente rallentamento della crescita si trasformerà in qualcosa di più serio”, questo il commento di Whitney Watson, global co-head and co-chief investment officer of Fixed Income and Liquidity Solutions di Goldman Sachs Asset Management.

La Fed mantiene i tassi invariati, così come le aspettative sul percorso futuro, nonostante la parola chiave di questo meeting dovrebbe essere “incertezza”: è il commento di Bret Kenwell, US Investment analyst di eToro,

I commenti

Gli investitori – prosegue l’analista – potrebbero chiedersi perché la Fed preveda ancora due tagli dei tassi nel 2025, anche se le ultime previsioni economiche includono una riduzione della crescita del PIL e un aumento delle aspettative di inflazione per il 2025, fattore su cui, per ammissione della Fed stessa, le tariffe hanno un ruolo centrale. In questo senso, i potenziali dazi del 2 aprile si profilano come una minaccia.

Per il momento, “le azioni sono in rialzo sulla base di questa notizia, poiché i titoli continuano a riprendersi da una condizione di evidente ipervenduto. Nei giorni e nelle settimane a venire, gli investitori dovrebbero tenere d’occhio i rendimenti dei Treasury a 10 anni. Se i rendimenti dei Treasury continueranno a scendere, potremmo assistere a un ulteriore rally dei titoli a dividendo, delle utility e di altri asset sensibili ai rendimenti. Inoltre, se il settore tecnologico continuerà a rimbalzare – anche se si tratta solo di un rimbalzo a breve termine – potrebbe alimentare un più ampio rimbalzo generale dei titoli statunitensi, visto il calo sproporzionato che abbiamo registrato in questo gruppo”.