Quella che si è appena conclusa è stata una settimana poco brillante per i mercati, con il FTSE MIB che mostra un andamento poco sotto la parità su base settimanale. L’attenzione degli investitori è stata sui tanti dati macroeconomici pubblicati (venerdì è emerso l’inflazione armonizzata in Italia ha segnato una variazione di +1,9% su anno da +2% precedente, mentre l’incremento dell’indice nazionale si è attestato a +1,7% da +1,9%), che hanno preparato il terreno per la riunione della Banca centrale europea della settimana prossima, da cui tuttavia non ci aspettano grandi sorprese.
La seduta odierna
Tra le principali Borse europee resistente Francoforte, che segna un piccolo aumento dello 0,27%, Londra avanza dello 0,64%, e tentenna Parigi, che cede lo 0,36%.
Seduta in lieve rialzo per Piazza Affari, con il FTSE MIB, che termina a 40.087 punti (+0,26%); sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share avanza in maniera frazionale, arrivando a 42.570 punti. Sui livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (+0,05%); sulla stessa tendenza, consolida i livelli della vigilia il FTSE Italia Star.
Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, bilancio decisamente positivo per Italgas, che vanta un progresso del 2,63%. Buona performance per Recordati, che cresce del 2,23%. Si muove in modesto rialzo Inwit, evidenziando un incremento dell’1,47%. Bilancio positivo per Hera, che vanta un progresso dell’1,34%. Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su STMicroelectronics, che ha terminato le contrattazioni a -1,93%. Telecom Italia scende dell’1,70%. Sostanzialmente debole Buzzi, che registra una flessione dell’1,48%. Si muove sotto la parità Prysmian, evidenziando un decremento dell’1,43%.
La battaglia legale sui dazi
Le tensioni commerciali sono tornate a pesare sul sentiment nell’ultima seduta della settimana, con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha dichiarato che la Cina ha violato un accordo sui dazi. “La Cina, forse non sorprendentemente per alcuni, HA TOTALMENTE VIOLATO IL SUO ACCORDO CON NOI”, ha scritto Trump in un post sulla sua piattaforma Truth Social. I colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina sono “un po’ in stallo” e per raggiungere un accordo sarà probabilmente necessario il coinvolgimento diretto del presidente Donald Trump e del presidente cinese Xi Jinping, aveva dichiarato giovedì a Fox News il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent.
Nei giorni precedenti, si era accesa la battaglia legale. L’Ufficio del Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti aveva stabilito che Trump aveva ecceduto la sua autorità in merito ai dazi giustificati dal National Emergency Measures Act (IEEPA). Solo un giorno dopo, la Corte d’Appello ha consentito che i dazi rimanessero in vigore fino a nuovo avviso. È probabile che la Corte Suprema fornisca un chiarimento definitivo solo più avanti in estate.
La riunione della BCE
L’attenzione degli investitori, soprattutto in Europa, sarà la settimana prossima sulla BCE, che continuerà a tagliare i tassi di interesse seguendo un percorso consueto: gli analisti prevedono Francoforte taglierà il costo del denaro di 25 punti base giovedì prossimo, portando il tasso sui depositi al 2,00%. Il mercato ha quasi completamente scontato la mossa in anticipo. La BCE ha iniziato a tagliare i tassi di interesse un anno fa, a giugno, e ha continuato a tagliare i tassi a un ritmo costante a ogni riunione da settembre.
Non ci si aspetta una comunicazione forte da parte della presidente Christine Lagarde la prossima settimana a causa dell’incertezza sui dazi. La BCE pubblicherà anche le sue previsioni aggiornate sulla crescita economica in concomitanza con la riunione e la previsione è di una moderata revisione al ribasso delle previsioni di inflazione.