Effetto lipstick, perché aumentano le vendite di cosmetici

Col potere d'acquisto al ribasso, si è notato un aumento della spesa in cosmetici che gli esperti chiamano "lipstick effect" e consiste nel fenomeno per il quale le persone tendono a spendere di più su piccoli lussi come i cosmetici

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Il risparmio e le crisi vanno di pari passo con la compravendita dei rossetti. Secondo un recente report dell’Ocse, in Europa, la Svizzera spicca come campione di risparmio familiare, con un tasso medio del 19%. Questo supera di gran lunga la media dell’Ue, attestata intorno al 6%. Francia e Germania si collocano sopra la media con circa l’11%, mentre Italia e Regno Unito si posizionano al di sotto, intorno al 2%.

Il tasso di risparmio familiare rappresenta il risparmio totale come percentuale del reddito disponibile netto, riflettendo la crescita della ricchezza finanziaria. Gli italiani rimangono il fanalino di coda, che come ha già sottolineato l’Istat, non riescono più a risparmiare. Ed è proprio nei momenti più bui, dove c’è poco potere d’acquisto, che si manifesta l’effetto lipstick.

Il “Lipstick Effect”: come il rossetto riflette le crisi economiche

Il fenomeno noto come lipstick effect ha catturato l’attenzione degli analisti economici, poiché sembra essere un indicatore di crisi finanziarie imminenti. L’aumento delle vendite di prodotti cosmetici, come rossetti, smalti e creme, è visto come un segno preoccupante per gli economisti.

Secondo il Tagesspiegel, il boom delle vendite di cosmetici durante i periodi di crisi economica può essere attribuito al desiderio di concedersi un piccolo lusso nella vita quotidiana. Mentre alcune persone potrebbero non essere in grado di permettersi grandi acquisti, come auto o case, trovano conforto nel trattarsi con prodotti di bellezza.

Nel 2022, un anno segnato dalla guerra, dall’incertezza economica e dalle crisi internazionali, la vendita di cosmetici in Germania ha registrato un aumento significativo del 16%. Questo aumento ha portato le vendite di rossetti a raggiungere otto milioni di unità, rispetto ai sei milioni dell’anno precedente.

Questo non è un fenomeno nuovo: anche durante la grande crisi finanziaria del 2009 e dopo gli attentati alle Torri Gemelle nel 2001, si è verificato lo stesso aumento delle vendite di rossetti. Alcuni esperti attribuiscono i numeri record del 2022 anche alla fine delle restrizioni legate alla pandemia di covid-19 e al fatto che non era più obbligatorio indossare la mascherina.

Yvonne Wutzler, capo del marketing dei cosmetici Cosnova, ha sottolineato che l’eliminazione dell’obbligo di indossare la mascherina ha giocato un ruolo significativo nell’aumento delle vendite di rossetti. Per due anni, l’uso della mascherina ha reso il rossetto un vezzo quasi inutile, ma con il suo allentamento, le persone hanno ricominciato a interessarsi ai prodotti per il trucco, contribuendo al boom delle vendite.

La bellezza resiste anche alla crisi economica

Un chiaro beneficiario di questo trend è Sephora, il gigante dei cosmetici di proprietà di Lvmh. Nel 2023, Sephora ha registrato un aumento delle vendite del 16%.

Il Ceo, Guillaume Motte, ha espresso ottimismo riguardo al futuro dell’azienda, prevedendo che le vendite potrebbero raggiungere i 20 miliardi di euro. Motte attribuisce il successo di Sephora alla sua capacità di offrire prodotti di bellezza accessibili che portano felicità alle persone, anche in tempi difficili.

Non è solo Sephora a godere di questo trend. Ulta Beauty, una rivale americana dell’azienda, ha registrato un aumento delle vendite fino al 2023, dimostrando che anche in situazioni economiche difficili, le persone sono disposte a spendere per i prodotti di bellezza che amano.

La cosmetica italiana ha fatturato quasi 15 miliardi nel 2023

L’industria cosmetica italiana sta vivendo un periodo di crescita e solidità, come evidenziato dai dati della congiunturale dei primi sei mesi del 2023 di Cosmetica Italia. Il settore ha dimostrato una capacità straordinaria nel creare valore per l’economia italiana, con stime di chiusura del 2023 che indicano un fatturato delle imprese cosmetiche vicino ai 14,8 miliardi di euro, in aumento del 10,9% rispetto al 2022.

Questi numeri proiettano l’Italia come il terzo paese europeo per fatturato nel settore cosmetico, dopo Germania e Francia. Anche sul fronte dell’export, l’industria cosmetica italiana mostra un trend positivo, con una crescita prevista del 15% nel 2023 e un valore record di 6,7 miliardi di euro.

Canali come l’e-commerce e la profumeria stanno registrando le dinamiche di crescita più significative, confermando l’importanza della digitalizzazione nel settore.

Perché proprio il rossetto diventa una zona di comfort

Ma cosa rende il rossetto così attraente durante le crisi economiche? Gli esperti suggeriscono che l’acquisto di prodotti di bellezza può essere un modo per migliorare il proprio umore anche quando si è a corto di soldi. Inoltre, la bellezza è un settore in cui le persone possono concedersi piccoli lussi, anche quando non possono permettersi acquisti più grandi.

Anche se l’effetto lipstick può sembrare controintuitivo, specialmente durante periodi di difficoltà finanziarie, la sua persistenza nel tempo dimostra che la bellezza è un settore resistente che continua a prosperare nonostante le sfide economiche.