Batterie, dal 18 febbraio in vigore nuovo regolamento Ue: tutte le novità

Il nuovo Regolamento UE pone le basi per un futuro sempre più green, per promuovere la sostenibilità e la gestione delle batterie. Introdotto anche il cosiddetto "Passaporto della Batteria"

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

A partire dal 18 febbraio 2024 sono cambiate le regole per l’Unione Europea con l’entrata in vigore del nuovo regolamento relativo alle batterie e ai rifiuti delle batterie. Questo insieme di leggi, il cui iter di approvazione è stato completato l’anno scorso, è progettato per rivoluzionare l’intero ciclo di vita delle batterie, dalla produzione al riutilizzo e al riciclo, ponendo l’accento sulla sicurezza, la sostenibilità e la competitività. Il fine è quello di provare a inquinare sempre meno e avviare procedure che siano il più green possibile.

Le disposizioni previste creeranno importanti opportunità economiche, promuovendo sinergie tra l’economia circolare e le politiche energetiche, climatiche, dei trasporti e industriali. Inoltre, contribuiranno a proteggere l’ambiente e a ridurre le emissioni di gas serra.

Il Regolamento UE

Il nuovo Regolamento UE 2023/1542, rappresenta un pilastro fondamentale per lo sviluppo sostenibile, la mobilità verde e l’energia pulita. Con l’aumento previsto della domanda di batterie nei prossimi anni, in particolare nel settore dei veicoli elettrici, il regolamento mira a garantire che l’Unione Europea sia all’avanguardia nella gestione sostenibile di queste risorse.

L’obiettivo principale del nuovo regolamento è quello di creare un quadro normativo armonizzato per gestire l’intero ciclo di vita delle batterie, dal momento della produzione fino al loro smaltimento. Ciò include norme sulla sostenibilità, sulle prestazioni, sulla sicurezza, sulla raccolta, sul riciclo e sulla seconda vita delle batterie, nonché sull’informazione per gli utilizzatori finali e gli operatori economici.

La norma si applica a tutte le categorie di batterie, non solo a quelle destinate ai veicoli elettrici, e riguarda sia le batterie prodotte internamente nell’Unione Europea che quelle importate. Questo amplio spettro di regolamentazione è fondamentale per garantire una gestione uniforme e sostenibile delle batterie sul mercato europeo.

Cosa cambia

Tra le disposizioni chiave del nuovo regolamento, vi è l’introduzione di obblighi e obiettivi di raccolta dei rifiuti di batterie, il recupero dei materiali, nonché l’adozione di misure per garantire la responsabilità estesa del produttore. Inoltre, il regolamento stabilisce criteri rigidi di prestazione, durabilità e sicurezza, nonché restrizioni sulle sostanze pericolose utilizzate nelle batterie.

Tra le principali novità, vi è l’obbligo di dichiarare l’impronta di carbonio per le batterie utilizzate nei veicoli elettrici, nei mezzi di trasporto leggeri e nelle batterie industriali con capacità superiore a 2 kWh. Inoltre, è prevista una nuova etichettatura delle batterie, che fornisce informazioni dettagliate sulla presenza di sostanze pericolose e sui materiali grezzi critici.

Un aspetto innovativo del regolamento è l’introduzione del “Passaporto della Batteria“, un’etichetta contenente informazioni dettagliate sulle batterie, come il fabbricante, il luogo e la data di fabbricazione, il peso, la capacità, la composizione chimica e le sostanze pericolose presenti. Questo passaporto sarà fondamentale per tracciare il ciclo di vita delle batterie e garantire una corretta gestione dei rifiuti.

Viene richiesta una politica di due diligence per gli operatori con un fatturato superiore a 40 milioni di euro, mentre sono introdotti criteri sul contenuto minimo di materiali riciclati in alcune categorie di batterie. Inoltre, sono stabiliti obiettivi ambiziosi per la raccolta dei rifiuti e il recupero dei materiali dalle batterie dismesse, al fine di promuovere un’economia circolare e ridurre l’impatto ambientale delle batterie esauste.

Inoltre, il regolamento stabilisce obiettivi ambiziosi per il recupero dei materiali dalle batterie, con percentuali minime da raggiungere entro specifici anni. Questi obiettivi mirano a promuovere l’economia circolare e ridurre l’impatto ambientale delle batterie esauste.

Quali sono le batterie coinvolte

Il Regolamento riguarda le batterie portatili e per usi generici, quelle utilizzate per avviamento, illuminazione o accensione di autoveicoli, le batterie destinate ai mezzi di trasporto leggeri, le batterie progettate per veicoli elettrici, le batterie industriali e quelle incorporate o progettate per essere integrate in altri prodotti, come le batterie per smartphone.

Tuttavia, non si applica alle apparecchiature destinate all’interesse degli Stati membri in materia di sicurezza e difesa, alle apparecchiature spaziali e a quelle specificamente progettate per la sicurezza degli impianti nucleari.