Le assegnazioni dell’asta delle bollette, come scoprire il fornitore della tua città

L'ufficialità della suddivisione dei lotti in Italia tra i vari fornitori dovrebbe confermare quanto già stabilito a inizio gennaio: ecco la situazione

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Molti italiani sono in preda a una generale confusione quando si parla di mercato libero dell’energia. Per quanto sia stato un discorso affrontato con molto anticipo, sono numerosi i cittadini totalmente impreparati.

Per questo motivo miriamo a fornire quante più informazioni possibile, al fine di gettare luce in questa generale ombra informativa. Di seguito uno sguardo approfondito, regione per regione e città per città.

Cambio fornitore per i clienti in tutela

Abbiamo già avuto modo di spiegare cosa sia l’asta delle bollette, quindi non ci dilungheremo in merito. Il focus è in questo caso l’assegnazione generale sul territorio italiano che, in attesa dell’esito definitivo, risulta provvisoria.

In linea di massima, però, si prevede una conferma dello schema regionale già indicato con l’ufficializzazione dell’Acquirente Unico. L’asta fa riferimento unicamente ai clienti non vulnerabili, che passeranno dal sistema di maggior tutela al mercato delle tutele graduali.

Statisticamente parlando, saranno coinvolti 4,5 milioni di soggetti, che dovranno lasciare il proprio operatore per l’energia elettrica. Ciò non accadrà immediatamente, bensì dal 1° luglio. Il nuovo fornitore è di fatto già stato deciso a inizio gennaio, data l’aggiudicazione di “pacchetti di clienti” all’asta.

L’Italia è risultata divisa in 26 lotti, se ciò può rendere più semplice la comprensione del processo. Questi sono stati oggetti di una gara, alla quale hanno preso parte sette operatori. Di seguito riportiamo un quadro generale di quella che sarà la situazione tra qualche mese.

Cambio fornitore e tariffe

È statisticamente improbabile che un cliente rientrante nella maggior tutela non debba cambiare fornitore, stando all’esito dell’assegnazione dei lotti. Ciò non impedisce ovviamente di agire in maniera autonoma e passare al libero mercato. Il numero di clienti aggiudicati per le tutele graduali potrebbe dunque non essere fisso, anzi. Nel corso dei mesi potrebbe ridursi.

Previsti tre anni di tutele graduali ma, come detto, il numero dei soggetti potrà cambiare. Per tale ragione lo sconto che tali clienti riceveranno sarà calcolato soltanto a fine giugno. Ciò al fine di avere un’idea più chiara della platea.

Sarà applicato uno sconto medio ponderato, che terrà conto di differenti fattori. Attenzione rivolta in particolare ai ribassi garantiti dai vari operatori. Avrà inoltre un peso anche il numero di clienti presenti nei vari lotti. Stando a calcoli approssimativi (non potrebbe essere altrimenti in questa fase), si ipotizza uno sconto pari a 7 euro al mese, il che corrisponderebbe a poco più di 80 euro annuali.

Il fornitore della tua città

Cambiate le prospettive regionali per Enel, che ha ceduto circa 4 milioni di clienti in tutela. Una ricca porzione di questi risiede al Sud. In seguito alla suddivisione dei lotti, ne ha guadagnati 1,4 milioni, appartenenti alle tutele graduali che, statisticamente, vivono principalmente al Nord (soprattutto in Piemonte, Aosta, Biella, Verbania, Vercelli e Torino provincia). Ecco un quadro un po’ più dettagliato dei “clienti presi”. Questi sono sparsi in sette lotti, che è il massimo aggiudicabile in fase d’asta secondo i limiti imposti dall’Antitrust:

  • Brescia;
  • Milano comune;
  • Milano provincia;
  • Parma;
  • Piacenza;
  • Mantova;
  • Modena;
  • Reggio Emilia;
  • Verona;
  • Vicenza;
  • Belluno;
  • Treviso;
  • Gorizia;
  • Pordenone;
  • Trieste;
  • Bolzano;
  • Trento;
  • Roma

Hera è di fatto il fornitore dell’Emilia Romagna, ma qui ha ceduto clienti a Enel, come detto. Anche in questo caso il numero di lotti ottenuto è quello massimo: 7. Il confronto tra persi e guadagnati è considerevolmente positivo, con 40mila clienti andati, circa, e 1,375 milioni ottenuti. Di seguito le città di riferimento:

  • Alessandria;
  • Asti;
  • Cuneo;
  • Sondrio;
  • Novara;
  • Bergamo;
  • Cremona;
  • Lodi;
  • Pavia;
  • Udine;
  • Padova;
  • Venezia;
  • Rovigo;
  • Ancora;
  • Pesaro Urbino;
  • Ascoli Piceno;
  • Fermo;
  • Macerata;
  • Bologna;
  • Ferrara;
  • Rimini;
  • Forlì-Cesena;
  • Ravenna;
  • Chieti;
  • L’Aquilia;
  • Pescara;
  • Viterbo;
  • Arezzo;
  • Rieti;
  • Terni;
  • Perugia;
  • Caserta

Edison si è invece aggiudicata 4 lotti e le città coinvolte sono Bari, Frosinone, Latina, Catanzaro, Crotone, Lecce, Reggio Calabria, Vibo Valentia, Catania, Enna, Siracusa, Messina, Ragusa, Avellino, Benevento, Grosseto, Livorno, Pisa, Pistoia, Prato e Siena.

Tre lotti per Illumia, che ha ottenuto nuovi clienti a Torino, Varese, Como, Firenze, Nuoro Sassari e le province di Roma e Napoli. A24 si è ben ancorata nelle zone del Centro Sud, ottenendo 285mila clienti tra Cagliari, Napoli città, Oristano e l’are ameridionale della Sardegna, Agrigento, Caltanissetta, Palermo e Trapani.

2 lotti per Iren, che ha guadagnato 340mila clienti soprattutto a Brindisi, Matera, Potenza, Salerno, Taranto, Barletta Andria Trani, Campobasso, Cosenza, Foggia e Isernia. Eon, infine, ha avuto 1 lotto al Nord, con Imperia, Lecco, Monza Brianza e Savona.