Alluvione Emilia Romagna, primi assegni ai privati, Figliuolo: “I fondi ci sono”

Il generale Figliuolo ha garantito che i primi assegni sono arrivati ai privati vittime dell'alluvione in Emilia Romagna

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Le vittime dell’alluvione in Emilia Romagna stanno ricevendo i primi assegni per i rimborsi dei danni subiti. Lo ha dichiarato il commissario a cui è stata affidata la gestione della ricostruzione, il generale Figliuolo, che già aveva coordinato la vaccinazione di massa durante la pandemia da Covid-19.

Il militare ha confermato che i fondi sono stati messi a disposizione e i primi rimborsi dovrebbero già essere arrivati ai privati che ne hanno fatto richiesta. Le stime del costo economico delle disastrose inondazioni di nove mesi fa arrivano a circa 10 miliardi di euro, dei quali soltanto il 6% risultava coperto da garanzie assicurative.

Le dichiarazioni del commissario Figliuolo

Il commissario per la ricostruzione post alluvione, il generale Francesco Paolo Figliuolo, ha parlato a margine dell’inaugurazione del ponta Janson a Faenza, della situazione dei rimborsi ai privati per i danni subiti durante l’alluvione di Emilia Romagna e Marche avvenuta 9 mesi fa, tra il 2 e il 17 maggio 2023 e che ha causato allagamenti, straripamenti di fiumi e torrenti e frane su buona parte del territorio romagnolo e nelle Marche settentrionali.

“Ho già firmato un po’ di erogazioni di fondi per i privati e sono proprio contento: la macchina funziona, i fondi ci sono e andiamo avanti ad erogare. Abbiamo 630 milioni, ho rimborsato il 50% di quanto riconosciuto, con la prossima ordinanza arriveremo anche al 100% e toglieremo i limiti sull’edilizia libera. Dopo nove mesi dalla mia nomina devo dire grazie a tutti, alla mia struttura: ci sono delle persone che hanno l’assegno in mano” ha detto Figliuolo.

Il generale Figliuolo è stato nominato dal Governo di Giorgia Meloni commissario straordinario per gestire le conseguenze dell’alluvione nel giugno del 2023. Durante le inondazioni morirono 17 persone e più di 20mila furono costrette a lasciare le proprie case per via dei danni causati dall’acqua.

I danni dell’alluvione in Emilia Romagna

Secondo quanto ricostruito dalle autorità e da diverse istituzioni private, quella in Emilia Romagna e Marche è stata una delle catastrofi naturali più costose dei tempi recenti in Italia. La società assicurativa Swiss Re ha analizzato quanto accaduto e ha calcolato in 10 miliardi di euro l’ammontare dei danni accumulatisi nelle circa due settimane di piogge e inondazioni dell’inizio di maggio del 2023.

Difficilmente in Italia si è verificato un episodio meteorologico così dannoso per l’economia e le infrastrutture locali di un’area. I problemi però non sono stati causati soltanto dall’intensità delle piogge e dalla gravità delle inondazioni, ma anche dalla mancanza di strumenti preventivi a livello assicurativo. Soltanto il 6% delle strutture danneggiate infatti aveva una garanzia contro eventi atmosferici estremi.

Questa circostanza ha rivelato una tendenza di imprenditori e semplici cittadini italiani a considerare le assicurazioni come di importanza secondaria rispetto ad altre spese. In un Paese come il nostro in cui una parte significativa del territorio è ad alto rischio idrogeologico, questa convinzione può avere effetti molto negativi sull’economia. Oltre ai grandi eventi distruttivi come quello di Emilia Romagna e Marche, in Italia si verificano anche molteplici piccoli eventi che creano comunque danni significativi. Dal 1944 si stima che il territorio abbia subito oltre 358 miliardi di euro in danni da dissesto idrogeologico secondo il rapporto Ance-Cresme 2023.