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La Borsa del 7 novembre, Piazza Affari apre in rialzo grazie ai titoli bancari, vola Bper
La Fed dovrebbe ridurre i tassi di interesse di ulteriori 25 punti base e poi forse fermarsi nel meeting del 18 dicembre
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Cosa aspettarsi da questa settimana
Le Borse europee si muovono quindi in territorio positivo, mettendo da parte le elezioni statunitensi che hanno sancito la vittoria di Donald Trump. L’attenzione si sposta ora sull’attesa decisione sui tassi della Federal Reserve, prevista come uno degli eventi chiave della settimana e dell’anno, e su quella della Banca d’Inghilterra, che la precederà. Entrambi gli istituti sono attesi allentare la politica monetaria: la Bank of England dovrebbe ridurre il tasso di riferimento dal 5% al 4,75%, attualmente il più alto tra i Paesi del G7.
Per quanto riguarda la Fed, Carl Weinberg, capo economista di High Frequency Economics, afferma che "le elezioni non influenzeranno l’aggiustamento di politica monetaria", con un previsto abbassamento del tasso sui Fed funds tra il 4,25% e il 4,5%, riducendolo di un quarto di punto. Nella precedente riunione di settembre, la Fed aveva avviato il ciclo di tagli ai tassi dopo averli mantenuti al livello più alto in oltre vent'anni, raggiunto a luglio 2023.
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I rialzi e ribassi di oggi
È il settore bancario quello che si mette più in mostra a Piazza Affari; come Banco BPM, che guida il listino con un incremento dell'8,33% a 6,838 euro dopo aver presentato i dati del terzo trimestre del 2024 con un utile netto consolidato ordinario pari a 1,11 miliardi circa, in crescita del 2,2%. Segue poi la Banca Popolare di Sondrio in aumento del 2,82% a 7,30 euro.
Anche Bper Banca e Diasorin mostrano buone performance, con rispettivi aumenti del 2,81% a 5,864 euro e del 2,52% a 109,80 euro. Finecobank e Banca Monte Paschi Siena guadagnano rispettivamente il 2,44% (14,71 euro) e il 2,43% (5,098 euro). Unipol sale del 2,40% a 11,93 euro, Interpump Group del 2,15% a 41,80 euro, Azimut del 2,09% a 22,96 euro e Iveco chiude la lista con un rialzo del 2,28% a 13,445 euro.
Pochi e contenuti i cali finora: l'unico inferiore al punto percentuale è Prysman, a -1,77%, mentre Enel è a -0,65%.
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Borse europee positive
Le principali borse europee hanno aperto la seduta odierna con variazioni contenute. A Francoforte, l'indice segna un aumento dello 0,62%, mentre Londra avvia gli scambi con un rialzo dello 0,24%. Parigi registra un andamento laterale, con un leggero incremento dello 0,05%, e Milano parte stabile sui livelli precedenti, segnando un +0,93%.
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Spread a 131 punti
Lo spread tra BTp e Bund apre in leggero calo dopo la rielezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. All'inizio della seduta, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il Bund di pari durata si attesta a 131 punti base, rispetto ai 132 di ieri. Il rendimento del BTp decennale benchmark continua invece a salire, aprendo gli scambi al 3,73%, rispetto al 3,71% della chiusura precedente.
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Titoli sotto la lente a Piazza Affari, Bper Banca e Snam
Sulla Borsa di Milano, focus su Bper, che ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile netto consolidato ordinario di circa 1,11 miliardi di euro, in aumento del 2,2%. L’utile netto attribuibile alla capogruppo è salito a quasi 1,14 miliardi (+4,6%), nonostante i 109,6 milioni versati ai fondi sistemici nel primo semestre. La banca ha rivisto al rialzo la propria guidance per il Cet1 ratio nel 2024, ora stimato intorno al 15%, rispetto alla previsione di oltre il 14,5% del piano industriale.
Anche Iveco Group ha confermato le stime per l’anno, pur registrando una flessione nei ricavi e nella redditività del terzo trimestre. Migliori prezzi di vendita e un’attenta gestione dei costi hanno compensato il calo dei volumi in alcuni settori. I ricavi consolidati sono scesi a 3,446 miliardi di euro rispetto ai 3,710 miliardi dello stesso periodo del 2023, mentre i ricavi netti delle attività industriali sono diminuiti a 3,355 miliardi da 3,623 miliardi. L’utile netto adjusted è salito di 10 milioni, raggiungendo i 106 milioni di euro.
Snam ha chiuso i primi nove mesi con un ebitda adjusted di 2,09 miliardi (+12,2%), trainato dall’aumento dei ricavi regolati, compensato solo in parte dal minor apporto dei business legati alla transizione energetica. L’utile netto adjusted è aumentato a 996 milioni (+5,7%), mentre i ricavi sono scesi a 2,65 miliardi (-7,4%).
Infine, Tenaris ha registrato un calo dell’utile netto nel terzo trimestre, a 459 milioni di dollari (-16%) rispetto ai 547 milioni dello stesso periodo del 2023. Anche le vendite sono diminuite del 10%, a 2,9 miliardi, influenzate dal calo dei prezzi nelle Americhe e dalla minore domanda negli Stati Uniti, in Messico, in Arabia Saudita e dall’andamento delle spedizioni di tubi in Argentina.
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Europa attesa in rialzo post Trump e nel giorno della Fed
Le borse europee sono previste in rialzo all'apertura della seduta (+0,46% il future sull'Eurostoxx50) in seguito alla vittoria di Donald Trump, ora ufficialmente 47° presidente degli Stati Uniti.
La Fed dovrebbe poi ridurre i tassi di interesse di ulteriori 25 punti base nella riunione odierna, per poi probabilmente sospendere ulteriori tagli nel meeting del 18 dicembre. Il verdetto è atteso per le 20 (ora italiana), seguito dalla conferenza stampa del presidente Jerome Powell alle 20:30. Con il ritorno di Trump alla Casa Bianca, è probabile che la banca centrale adotti un approccio più prudente sui tagli dei tassi, poiché le politiche annunciate dal nuovo presidente repubblicano potrebbero arrestare, o addirittura invertire, il rallentamento dell'inflazione.