Berlusconi, mettono in vendita Villa Certosa: vale 500 milioni, da quanto parte la trattativa

La villa-gioiello di Porto Rotondo è in vendita, con gli eredi Berlusconi pronti a fare cassa: la richiesta di partenza per la cessione dell'unità immobiliare

Foto di Luca Bucceri

Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Villa Certosa di Porto Rotondo, in Sardegna, è stata messa in vendita dagli eredi di Silvio Berlusconi. L’immensa abitazione, che vanta oltre 68 vani e quasi 400 metri quadrati tra autorimessa e posti auto, è uno dei gioielli lasciati dal Cavaliere alla sua morte ai cinque figli che ora, consapevoli del costo esorbitante dell’immobile, hanno deciso di dare mandato di vendita riservato a dei consulenti immobiliari di prestigio. E il prezzo di partenza della trattativa non è di certo basso, perché nel 2021 la villa aveva un valore di quasi 260 milioni, stando a una perizia di fiducia redatta per Berlusconi.

Villa Certosa in vendita

Gli eredi Berlusconi, a otto mesi dalla morte del leader di Forza Italia, cominciano a muovere i primi passi sul patrimonio immobiliare lasciato dal padre. Il Cavaliere, infatti, aveva ville e appartamenti su tutto il territorio nazionale, e non solo, con Marina, Barbara, Piersilvio, Eleonora e Luigi che ne hanno ereditato le quote o, chi, invece, intere unità immobiliari.

Tra proprietà ancora da dividere altre già divise, la situazione di Villa Certosa è una di quelle più spinose, con i figli Berlusconi che hanno deciso di metterla in vendita. Si tratta del trophy asset del portafoglio, una villa che si trova in Sardegna a Porto Rotondo e che per anni è stata una “sede alternativa” per il Silvio Berlusconi premier.

Parliamo di una villa in cui sono passati ospiti illustri come Putin e Bush, un’unità immobiliare mozzafiato a strapiombo sul mare sardo che vanta 68 vani, 181 metri quadrati di autorimessa e altri 174 di posti auto, 4 bungalow, un teatro, una torre fronte teatro, una serra, una palestra, la talassoterapia e 297 metri quadrati di orto medicinale. Senza contare poi il parco da 580.477 metri quadri in cui è immersa.

Insomma, un vero e proprio gioiello davvero difficile da dividere tra gli eredi per la sua grandezza. E in passato era finito anche sulla lista della spesa di arabi e spagnoli, senza però che Berlusconi avesse ceduto alla corte dei milioni pronti ad arrivare nelle sue tasche per la splendida villa di Porto Rotondo.

La base d’avvio della trattativa

Gli eredi Berlusconi hanno dato mandato di vendita alla Dils, uno studio di consulenza immobiliare di Milano che ha ricevuto direttive chiare su come portare avanti le operazioni per la cessione dell’unità immobiliare. Le contrattazioni, infatti, saranno riservate e la base di partenza per le trattative ancora non sarebber chiara..

La villa, infatti, ha dalla sua una perizia firmata da Francesco Magnano, geometra di fiducia del Cavaliere, che la valutava nel 2021 259.373.950 euro, dunque difficilmente i Berlusconi si accontenteranno di una cifra al di sotto dei 260 milioni.

La richiesta, secondo quanto riferisce il Financial Times, è di almeno 500 milioni, ma non è escluso che la base di partenza richiesta per la trattativa sia attorno ai 280-300 milioni con la speranza di vedere il valore crescere.

In passato, infatti, come detto gli arabi avrebbero offerto a Silvio Berlusconi 450 milioni di dollari, mentre un imprenditore iberico aveva proposto 400 milioni. Nel 2015 fu Berlusconi a tentare la vendita al figlio del re d’Arabia, chiedendo 500 milioni per la vendita.