Domenica due donne sono state uccise in due attacchi da parte di uno squalo al largo delle coste egiziane. Si tratta di una turista austriaca e l’altra rumena. La conferma, che ha dell’incredibile ma che purtroppo non rappresenta un caso così isolato, è arrivata dal Ministero dell’ambiente egiziano e dai rispettivi ministeri degli esteri di Austria e Romania.
Le due donne sono state attaccate dallo squalo mentre nuotavano nell’area di Sahl Hasheesh a sud di Hurghada sul Mar Rosso. Lo ha chiarito il ministero egiziano su Facebook, riferendo che entrambe sono morte.
Due turiste uccise da uno squalo
L’agenzia di stampa austriaca APA ha detto che una delle donne era una 68enne della regione del Tirolo che si trovava in vacanza in Egitto. Il ministero degli Esteri austriaco ha confermato “la morte di un cittadino austriaco in Egitto”, senza tuttavia fornire ulteriori dettagli.
Citando le informazioni ricevute dalle autorità egiziane, anche il ministero degli Esteri rumeno ha confermato la morte di un cittadino rumeno causata da un attacco di uno squalo.
Non è chiaro se le due donne siano state attaccate dallo stesso squalo. Una task force sta lavorando per identificare le cause scientifiche e le circostanze dell’attacco e determinare le ragioni dietro il comportamento dello squalo che ha provocato l’incidente.
A un altro turista, anch’egli austriaco, due giorni prima era stato strappato il braccio sinistro, motivo per cui già venerdì il governatore del Mar Rosso Amr Hanafi aveva ordinato la chiusura di tutte le spiagge della zona per tre giorni.
Sui social venerdì ha iniziato a girare un video che mostrava una nuotatrice che lottava immersa in una pozza di sangue intorno a lei, facendo pensare appunto all’attacco di uno squalo. Tuttavia l’autenticità, la data e il luogo dell’accaduto non hanno potuto essere verificati dai media.
Attacchi di squali aumentati in tutto il mondo
Gli attacchi di squali sono aumentati in tutto il mondo nel 2021 dopo tre anni consecutivi di declino, secondo un rapporto pubblicato a gennaio.
L’Egitto in questo momento sta attraversando una fase delicatissima per superare l’inflazione crescente e la debolezza della moneta. Ulteriore motivo per cui il governo fa molto affidamento sulle entrate turistiche del Mar Rosso, dove i turisti rappresentano circa il 65% del totale che visita il Paese. Tantissimi gli italiani che scelgono il Mar Rosso per le loro vacanze.
Ciò che stupisce è che il Mar Rosso è una frequentatissima destinazione turistica dove gli squali sono comuni ma raramente attaccano le persone che nuotano entro i limiti autorizzati.
Purtroppo però i casi di persone attaccate da squali mentre si trovano in acqua sono tutt’altro che isolati. Nel 2010, una serie di cinque attacchi in cinque giorni, insolitamente vicino alla costa di Sharm el-Sheikh, ha ucciso un tedesco e ferito altri quattro turisti stranieri.
Nel 2018, un turista ceco è stato ucciso da uno squalo al largo di una spiaggia del Mar Rosso. Un attacco simile ha ucciso un turista tedesco nel 2015. Nel 2020 un giovane ragazzo ucraino ha perso un braccio e una guida turistica egiziana una gamba sempre a causa dell’attacco di uno squalo.