Incaricato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per formare un nuovo governo istituzionale, l’ex presidente della Bce Mario Draghi ha accettato con riserva il mandato e avvierà le consultazioni con i partiti per verificare la possibilità di una maggioranza che possa sostenere il suo esecutivo.
Se dovesse trovarla, per lui si aprirebbero le porte di Palazzo Chigi e l’inizio di una carriera politica. Ma quanto guadagnerebbe Draghi diventando Presidente del Consiglio? Le cifre sarebbero molto differenti rispetto al suo precedente ruolo in Europa?
Quanto guadagna Mario Draghi: lo stipendio alla Bce
Nel 2019, suo ultimo anno alla Banca centrale europea, la retribuzione dell’economista è stata di 339.950 euro fino al 31 ottobre, quando ha lasciato il suo incarico a capo dell’istituto favore dell’attuale presidente Christine Lagarde, per un importo di 33.995 euro mensili. Nel 2018 il suo stipendio ha invece raggiunto quota 401.400 euro, per un ammontare di 33.450 euro nei 12 mesi. La media del suo compenso negli anni precedenti si aggira attorno a queste cifre.
Come componente del Comitato esecutivo, così come per i membri del Consiglio di Vigilanza dipendenti della Bce, Draghi riceveva inoltre un’indennità di residenza e rappresentanza. In quanto presidente invece di beneficiare di un’indennità specifica, usufruiva di una residenza.
Secondo le condizioni di impiego del personale della Banca centrale europea, i membri dei due organi percepiscono in più degli assegni familiari, assegni per i figli a carico e indennità scolastiche a seconda dei casi individuali.
Gli stipendi dei dipendenti dell’istituto europeo sono soggetti all’imposta sugli emolumenti prevista dall’Ue, oltre a deduzioni a titolo di contributi per il piano pensionistico, per l’assicurazione contro malattie e infortuni e per l’assistenza a lungo termine.
Quanto guadagna Mario Draghi: lo stipendio da Presidente del Consiglio
Se dovesse riuscire a formare il governo per il quale è stato incaricato e diventare primo ministro italiano lo stipendio di Mario Draghi verrebbe però ridimensionato significativamente. Per lui sarebbe prevista infatti una retribuzione di 80mila euro annui netti, pari a 6.700 euro mensili.
Il suo predecessore alla presidenza del Consiglio, il dimissionario professor Giuseppe Conte, che proprio in queste ore sta lasciando l’incarico, per la stessa posizione al governo riceveva un assegno di pari entità.
Si tratta di un compenso inferiore rispetto ad altri capi di Stato come, ad esempio, la cancelliera tedesca Angela Merkel che fino al 2018 guadagnava circa 369mila dollari l’anno, ma più basso anche dello stesso Sergio Mattarella che ha una retribuzione di 239mila euro annui.