Aria artica sull’Italia con pioggia, vento e neve: i giorni peggiori per uscire di casa

Una settimana di inverno violento e con temperature al di sotto delle medie stagionali: ecco cosa ci attende nei prossimi giorni

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Generalmente, considerando il cambiamento climatico, si parla di temperature sopra la media. Una sorta di nuova norma, purtroppo. Gennaio 2024 però volge lo sguardo in tutt’altra direzione, garantendo un’ondata di gelo sul nostro Paese. Vediamo nel dettaglio le previsioni meteo dei prossimi giorni e quando sarebbe il caso di restarsene al caldo in casa, potendo.

L’ultimo caldo prima del gelo

Al di là di alcune eccezioni, non si può dire che tra fine dicembre e inizio gennaio il clima sia stato rispettoso del periodo. Le temperature sono state superiori alla media, in termini generali. Nelle prossime ore, però, il quadro climatico cambierà in maniera notevole. Accadrà tutto rapidamente ed ecco come.

Faremo i conti con un’aria gelida proveniente dal nord est. Ne sarà interessata gran parte del territorio italiano, portando nevicate su svariate regioni. Nella giornata di martedì 9 gennaio, però, si percepiranno ancora gli effetti del vortice ciclonico di domenica 7 e lunedì 8, almeno sul meridione. Lentamente però svanirà, lasciando il posto a ben altri scenari al nord.

Nevicate sulle Alpi occidentali e, guardando al centro-sud, su quote tra 800 e 1200 metri. Debole neve anche in Piemonte, in area collinare, mentre in Sicilia e in Calabria anche sotto i 1000 metri.

Una settimana artica

Quadro più complesso, a partire da mercoledì 10 gennaio. L’Italia sarà nella morsa di correnti fredde. Queste affluiranno dai Balcani, intensificandosi sempre più. Tempo nuvoloso a nord-ovest, con precipitazioni deboli in Piemonte, che si tramuteranno in nevischio superata quota 500-600 metri. Da aspettarsi un’imbiancata anche in Marche, Umbria e Abruzzo.

A partire da giovedì 11 gennaio, invece, la quota neve sarà in rialzo, con le punte interessate oltre i 1000 metri in Campania, Lazio e Sardegna. L’aria fredda avrà ormai raggiunto, per allora, l’estremo ovest d’Europa. Le temperature caleranno, soprattutto al nord e sul medio versante adriatico. I valori scenderanno sotto la norma, mentre si aggireranno intorno alla media nel resto del Paese.

Parlando di temperature, si registreranno gelate diffuse al settentrione, con minime fino a -2/-4°C, con chance di ulteriori diminuzioni sui fondivalle alpini. Qualche gelata attesa anche al centro, con punte di -9/-12°C dai 1800-2000 metri sulle Alpi. A bassa quota dovranno attendersi un po’ di fiocchi nel basso Piemonte e in Liguria. Una condizione che potrebbe perdurare anche nella giornata di venerdì 12 gennaio.

Da qui a tutto il fine settimana, le zone occidentali, soprattutto isole maggiori e fascia tirrenica, saranno ancora condizionate dal maltempo. Una settimana artica e poco più, però. È pur sempre gennaio, certo, ma tra sabato e domenica vedremo la depressione allontanarsi verso Ionio prima e Mediterraneo orientale poi.

Alle sue spalle si staglia una rimonta di alta pressione, che dovrebbe garantire una generale stabilità atmosferica nelle regioni settentrionali e, in aggiunta, un cielo maggiormente soleggiato, al centro-sud. Ciò vuol dire che anche le temperature torneranno a salire, soprattutto per quanto riguarda le regioni di ponente. Una parentesi invernale molto dura ma, in fondo, breve, con metà settimana da trascorrere al caldo in casa, per chi ha modo di lavorare in smart working, o chi si svolge mansioni casalinghe.